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 Teodosio e Costantinopoli
23.2.2005
Buongiorno, ho trovato il suo sito su di un motore di ricerca, mentre cercavo qualche informazione sulle monete antiche romane, mi permetto di scriverle per chiederle cortesemente se può capire l 'originalità della moneta in allegato, chi è l' imperatore e la sua valutazione, inviandole le sue caratteristiche: peso: circa 4 grammi; diametro : 2,10 cm; asse di conio 180°; metallo : sembrerebbe oro; colore : oro/giallo. In allegato le immagini delle due facce delle monete.
Ringraziandola in anticipo  le porgo i miei saluti.
 fig. 1
Duisburg, 6.3.2005
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi pertinenti alla moneta in esame:

Solidus1, zecca di Costantinopoli, 19 gennaio del 379 ÷ 25/8 del 383 d. C. 2, RIC IX 44(c), indice di rarità R1.

D. D N THEODO-SIVS PF AVG3 . Teodosio, testa diademata di rosette, busto paludato e corazzato a destra.
R. CONCOR - DIA AVGGG4. CONOB5 in esergo. Costantinopoli, elmata, testa a destra, assisa di fronte su un trono adorno di teste di leone, sorregge uno scettro e un globo; piede destro appoggiato su una prua.

La ricerca nel web di monete simili ha prodotto i seguenti risultati:
  1. http://www.acsearch.info/record.html?id=297098 Source Leu Numismatik AG Auction 86 (05.05.2003) Lot 1035  ( «  |  » ) Price 1050 CHF (~787 USD) Description THE EARLY ROMAN EMPIRE Theodosius I, 379-395 Estimate: CHF 1'250.00 Solidus (Gold, 4.43 g 6), Constantinople, 380-381. D N THEODOSIVS P F AVG Diademed, draped and cuirassed bust of Theodosius to right. Rev. CONCORDIA AVGGG / CONOB Helmeted figure of Constantinopolis seated facing on throne, her head turned to right and her right foot on prow, holding globe in her right hand and short scepter in her left. C. 8. Dep. 32/3. RIC 44c. Good extremely fine.
  2. http://numismatics.org/collection/1958.38.6 Obverse Legend: D N THEODOSIVS P F AVG Obverse Type: Bust pearl-diademed dr. cuir. r. Reverse Legend: CONCORDIA AVGGG Reverse Type: Constantinopolis std. facing, on throne holding sceptre, globe. Foot on prow AV Solidus, Constantinople, AD 379-AD 383. 1958.38.6 Axis: 12 Denomination: solidus Material: AV Reverse Symbol: \:CONOB  Weight: 4.34 grams RIC.44c Person: Theodosius I Mint: Constantinople.
Concludo osservando che le caratteristiche fisiche della moneta di figura andrebbero meglio circostanziate con l'indicazione esatta del peso, almeno al decimo di grammo . In assenza di ciò e sopra tutto non potendo osservare la moneta da vicino, posso solo aggiungere che le sue caratteristiche di stile non sembrano a prima vista incompatibili con il solido d'epoca. Il lettore, che conosce esattamente le circostanze attraverso le quali è entrato in possesso della moneta, dovrebbe essere in grado di valutare meglio la situazione.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note
(1) Secondo RIC, il peso standard del solido nel periodo era di 4,54g. La moneta presentava gli assi indifferentemente orientati nello stesso verso (ore 0) o invertiti (ore 6) ed era costituita da oro, quasi allo stato puro.
(2) Il 17 novembre del 375 moriva improvvisamente, durante una campagna contro i Quadi, Valentiniano, Augusto senior e imperatore romano d'occidente. Era allora Augusto junior e imperatore d'oriente il fratellastro Valente, impegnato in operazioni militari contro i Goti. La successione in Occidente era garantita da Graziano, figlio di primo letto di Valentiniano, sedicenne alla morte del padre, che lo aveva destinato alla successione già dall'Agosto del 367 avendogli conferito il titolo di Augusto. Alla morte di Valentiniano le truppe acclamarono comunque imperatore anche l'altro membro della casa di Valentiniano, il figlio di secondo letto del defunto, che portava lo stesso nome del padre e che gli storici moderni distinguono chiamandolo Valentiniano II. Quest'ultimo, data la tenerissima età (aveva appena quattro anni alla morte del padre) rimarrà un personaggio minore nelle vicende politiche del periodo. La successiva morte di Valente per mano dei Goti, il 9 agosto del 378, sotto le mura di Adrianopoli, determinò una svolta politica eccezionale: Graziano non poté accorrere con un esercito in Oriente, impegnato com'era nella guerra contro gli Alemanni che avevano invaso la Germania Superiore, e quindi non gli rimase altro che affidare le sorti dell'Oriente al suo più valente generale, Teodosio, che all'uopo elevò alla porpora il 19 gennaio del 379 designandolo Augusto d'Oriente. Teodosio partì immediatamente per Costantinopoli, riuscì con molta difficoltà a reclutare un nuovo esercito, contrastò la minaccia dei Goti e poi, con un'abile politica, ne integrò una parte nel suo esercito. Nel 382 le relazioni interne tra gli Augusti di Oriente e di Occidente si inasprirono progressivamente, in quanto Teodosio reclamava una sempre maggiore autonomia politica da Graziano. Ciò si evidenzia sopra tutto attraverso alcuni particolari della monetazione in bronzo del periodo, monetazione che, svolgendo un ruolo primario nelle transazioni commerciali giornaliere, maggiormente si prestava ad un ruolo di propaganda e da cassa di risonanza dei rapporti di forza tra gli Augusti. Un altro segnale dello stato dei rapporti all'interno dell'impero fu dato dalla nomina, da parte di Teodosio, del proprio successore, non concordata preliminarmente con Graziano. Il 19 gennaio del 383 infatti Teodosio elevò alla porpora il proprio figlio Arcadio di appena sei anni. Nello stesso anno una rivolta militare in Bretagna portò all'elevazione di un usurpatore, Massimo, il quale, attraversata la Manica, mosse contro Graziano. Quest'ultimo, abbandonato dai propri soldati, il 25 agosto del 383, venne ucciso a Lugdunum. Massimo non venne mai riconosciuto da Teodosio, il quale occupò temporaneamente l'Illyricum, in quel tempo amministrato da Valentiniano II, per dare un segnale forte all'usurpatore. E dunque, con la morte di Graziano, sulla scena politica del momento rimasero, oltre all'usurpatore non riconosciuto, come si è detto, da Teodosio, Arcadio e Valentiniano II, entrambi in posizione politicamente subordinata rispetto a Teodosio (anche se in virtù della discendenza da Valentiniano I, Valentiniano II era l'Augusto senior).
(3) Dominus Noster THEODOSIVS Pius Felix AVGustus. Piccoli segnali, come l'interruzione della leggenda del dritto, vengono interpretati come segno del ruolo politicamente non subordinato di un personaggio politico del momento. Tuttavia, per quanto concerne questa moneta, non consentono di circoscrivere meglio il momento in cui fu battuta prima della morte di Graziano.
(4) CONCORDIA AVGGG; la leggenda Concordia Augustorum, con la sovrabbondanza di G, sta indicare che Teodosio, nel nome del quale la moneta fu battuta, voleva rimarcare la particolare determinazione a svolgere un'azione politica di collaborazione, almeno sul piano formale, con gli altri Augusti e questo segnale è l'unico che ci consente di datare la moneta. Essa non potè essere battuta prima dell'elevazione di Teodosio, il 19 gennaio del 379 e non dopo la morte di Graziano il 25 agosto del 383. Dopo quella data infatti Teodosio era imperatore unico d'Oriente e d'Occidente e non aveva alcun bisogno di concordare nulla con nessuno, poiché Valentiniano II era sotto la sua tutela e Massimo non era stato riconosciuto.
(5) CONOB è il segno della zecca di Costantinopoli, formato dall'unione di "CON" (che sta per CONstantinopolis) e di "OB" che per le monete auree indicava l'elevata presenza di fine nella lega metallica (OB starebbe infatti per "obryzum", oro puro - v. http://www.forumancientcoins.com/numiswiki/view.asp?key=CONOB).
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