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Arcadio, la Vittoria e la salvezza della Repubblica
1.2.2009
Ho trovato delle altre monete romane...  le invio una moneta attribuibile ad Arcadio; mi può aiutare nella catalogazione?  L'esemplare, come nello stato in cui si trova, ha quasi le dimensioni di un minimo...
CARATTERISTICHE FISICHE DELLA MONETA:
ARCADIO
Peso: g. 1
Diametro: mm 12-13
Asse di conio: a ore 6 
reazione alla calamita: no
fig. 1
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Roma, 5.2.2009
Egregio Lettore,
di seguito riporto i dati significativi pertinenti alla sua moneta: 

AE41, zecca di Aquileia, 28.8.388 - primavera 393 d. C.2, RIC IX 58(c) (pag. 106), indice di rarità "c".

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. D N ARCADI-VS P F AVG.3 Arcadio, testa diademata di perle, busto paludato e corazzato a destra.
R. SALVS REI- PVBLICAE.4 La Vittoria avanza a sinistra, sorreggendo con la mano destra sulla spalla un trofeo mentre con la sinistra trascina un prigioniero. A sinistra nel campo .5 In esergo segno di zecca, AQP.6

La ricerca nel web ha portato ai seguenti risultati:

  1. http://www.acsearch.info/record.html?id=57968 Source Jean Elsen & ses Fils S.A. Auction 89 (09.09.2006) Lot 1074  ( «  |  » ) Price 65 EUR (~82 USD) Description ARCADIUS (383-408), AE 4, 388-393, Aquilée. Droit : DN ARCADIVS P F AVG B. diad., drapé, cuirassé à droite. Revers : SALVS REI- PVBLICAE/ [..]-/ AQP Victoire avançant à gauche, portant un trophée et traînant un captif. Ref.: RIC 58c. 1,40g. Patine vert foncé. presque Superbe a. EF Estimate: EUR 60.
  2. http://vessels-of-time.com/vessels%20of%20time%20pictures/559.jpg
    http://vessels-of-time.com/vessels%20of%20time%20pictures/559b.jpg AE 13mm, 1.3 Grams, AQUILEIA Mint AQP in ex. Item Name: Arcadius Item Number: IM 559 Price: $30.
  3. http://numismatics.org/collection/1944.100.25448 AE AE4, Aquileia, AD 388-AD 393. 1944.100.25448 Obverse:Bust pearl-diademed dr. cuir. r.: D N ARCADIVS P F AVG Reverse:Victory advancing l., holding trophy and dragging captive, Chi Ro in field l.: SALVS REIPVBLICAE Weight: 1.12 grams Category: roman--imperial Department: Roman Reference(s): RIC.58c.1.
  4. http://numismatics.org/collection/1944.100.25449 Obverse Legend: D N ARCADIVS P F AVG. Obverse Type: Bust pearl-diademed dr. cuir. r. Reverse Legend: SALVS REIPVBLICAE Reverse Type: Victory advancing l., holding trophy and dragging captive, Chi Ro in field l. AE AE4, Aquileia, AD 388-AD 393. 1944.100.25449.Date: AD 388-AD 393 Object Type: Coin Axis: 6 Denomination: ae4 Material: AE Reverse Symbol: \:AQP Weight: 1.1 grams Department: Roman References RIC.58c.1 Person: Arcadius Deity: Victory Mint: Aquileia Category: Roman--Imperial Series: RIC.9.
Concludo osservando che la moneta presenta caratteristiche fisiche, generali e di stile non difformi dalle monete autentiche del periodo. Nello stato in cui si trova il suo valore venale non dovrebbe superare i 10,00€. 

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
 

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(1) AE4 (bronzo). Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche degli AE4 di Arcadio presenti nei link di cui sopra e nel data base dell' ANS (American Numismatic Society):

Riferimenti Peso (g.)  Asse di conio (ore) Diametro (mm)
Link1 1,40 - -
Link2 1,30 - 13
Link3 1,12 - -
Link4 1,10 - -
Si evince dalla tabella che le caratteristiche fisiche della moneta di figura (1g, 12-13mm, 6h) non si discostano sostanzialmente da quelle dei conî d'epoca e da quanto indicato dal RIC IX (c. 12-13mm).
(2) La moneta fu battuta nell'arco temporale compreso tra il 28 agosto del 388 (esecuzione dell'usurpatore Massimo) e la primavera del 393 (invasione dell'Italia da parte dell'usurpatore Eugenio).
Cercherò di riassumere per sommi capi (notizie tratte da varie fonti, tra cui il RICIX e l'enciclopedia Treccani - v. link) la complicata situazione politica del tempo partendo dalla morte di Graziano, imperatore d'Occidente (
25.8.383), abbandonato a Lugdunum dai suoi soldati nell'incombenza della rivolta di Massimo, comandante delle truppe in Britannia: 
Era allora imperatore d'Oriente Teodosio, generale di alto profilo, elevato alla porpora da Graziano per riempire il vuoto lasciato dalla scomparsa dell'imperatore d'Oriente Valente, sconfitto ed ucciso dai Goti nella battaglia di Adrianopoli (9.8.378). Il defunto imperatore aveva un fratello più giovane, Valentiniano II che anni prima
(il 22.11.375), era stato acclamato dall'esercito ed elevato al rango di Augusto all'età di soli 4 anni, non appena si era diffusa notizia della morte del padre, Valentiniano I. Il giovane Valentiniano II, posto sotto la tutela materna, aveva il controllo formale di una regione cuscinetto, l'Illirico (v. mappa), a cavallo tra i due imperi d'Oriente e di Occidente. Per completare il quadro bisogna aggiungere che Graziano, un paio di mesi prima della morte, aveva dovuto subire l'elevazione ad Augusto di Arcadio, figlio di soli sei anni di Teodosio, che lo aveva nominato coreggente per l'impero d'Oriente. Alla morte di Graziano, Teodosio non riconobbe in Massimo il legittimo successore di Graziano e, a scopo intimidatorio, occupò l'Illirico; tuttavia l'anno successivo stipulò un accordo con Massimo, in base al quale quest'ultimo ebbe il controllo della Britannia, Gallia e Spagna mentre Teodosio si ritirò dall'Illirico restituendolo a Valentiniano II insieme alla parte residua dell'impero d'Occidente. Nel maggio del 387 Massimo, atteggiatosi a difensore dell'ortodossia cristiana, ruppe gli accordi, muovendo contro Valentiniano II e invadendo l'Italia. Valentiniano II si rifugiò allora a Tessalonica sotto la protezione di Teodosio il quale ne approfittò sposandone la sorella Galla (388) e creando così la continuità dinastica con la casata di Valentiniano I. Teodosio mosse quindi contro Massimo, lo sconfisse ad Aquileia e lo fece giustiziare il 28.8.388. A questo punto (388) il quadro politico si era semplificato, con Teodosio, dominus del mondo romano, con Arcadio coreggente per l'Oriente e la Gallia formalmente assegnata a Valentiniano II ma posta di fatto sotto il controllo di Arbogaste, braccio destro di Teodosio nel conflitto contro Massimo e nell'eliminazione del di lui figlio Vittore. Dopo la vittoria Teodosio rimase in Italia sino al 391 facendo di Milano la sua capitale, poi nel luglio del 391 tornò a Costantinopoli. Valentiniano II, il 15.5.392, insofferente dello stato di sudditanza in cui versava, si suicidò (oppure fu "suicidato") e Arbogaste, divenuto arbitro della situazione, fece acclamare dall'esercito, come imperatore, un suo uomo, Eugenio (392).Teodosio non riconobbe l'usurpatore, anzi mosse contro di lui e lo sconfisse presso il fiume Frigido, sulla frontiera delle alpi orientali. Eugenio fu catturato e ucciso, mentre Arbogaste dapprima fuggì, poi si suicidò (394). Il 22.1.393 Teodosio elevò al rango di Augusto Onorio, il figlio di nove anni avuto nel primo matrimonio con Elia Flaccilla (morta nel 386) e destinato ad ereditare nel 395 l'Impero d'Occidente, mentre quello d'Oriente sarebbe andato al fratello Arcadio.
In questo quadro molto schematico ho tralasciato completamente la questione religiosa, che pure ebbe un ruolo importante; citerò, ad esempio, quanto scrive al riguardo lo storico Guido Clemente nella sua Guida alla storia romana: "dal 388 al 391 [dopo la sconfitta di Massimo; n.d.r.] l'imperatore [Teodosio] affrontò una situazione drammatica, stretto tra un paganesimo retrivo e non recuperabile, d'altronde praticato da una classe senatoria cui non poteva essere disconosciuto un ruolo politico a Roma, e un cristianesimo aggressivo come quello di Ambrogio. Nel 390 un episodio apparentemente modesto diede la misura del cammino percorso nella mentalità religiosa a seguito dell'applicazione di una legge di Teodosio che condannava i vizi contro natura [per approfondimenti v. link]. Tessalonica si ribellò e l'imperatore ordinò un massacro come punizione esemplare. Ambrogio, a nome della chiesa, intervenne condannando l'atto di violenza e il primo vero conflitto tra stato e chiesa si risolse a favore del vescovo; Teodosio, colpito dall'esclusione dai sacramenti, nel Natale del 390, fece pubblica penitenza. Subito dopo intensificò l'azione antipagana proibendo ogni atto di culto pagano, sacrifici, cerimonie nei templi e simili." 
Ciò tuttavia non impedì il successivo sostegno che l'aristocrazia romana fornì alla rivolta di Eugenio.
(3) Nel periodo 28.8.388 - primavera 393 d. C. la moneta in esame fu emessa nel nome di Valentiniano II, Teodosio, Arcadio e Onorio:
  • DN VALENTINI-ANVS PF AVG fino alla morte, il 15.5.392 (v., ad es. link1, riferito  ad una moneta battuta dalla zecca di Cizico);
  • DN THEODO-SIVS PF AVG per tutto il periodo (v., ad es. link2, riferita ad una moneta battuta dalla zecca di Cizico);
  • DN ARCADI-VS PF AVG per tutto il periodo;
  • DN HONORI-VS PF AVG a partire dal 22.1.393 (v., ad es. link3, riferita ad una moneta battuta dalla zecca di Costantinopoli);
La leggenda spezzata indica che formalmente i quattro personaggi di cui sopra si presentavano allo stesso livello di dignità e, battendo la stessa moneta, si davano reciproco riconoscimento.
(4) SALVS REIPVBLICAE. Il messaggio molto esplicito della moneta lega la salvezza della repubblica e la tutela dei cittadini alla forza dell'esercito, sotto il controllo degli Augusti

(5) Il cristogramma, nella vulgata popolare è il premonitore della vittoria di Costantino su Massenzio. Esso appartiene in realtà ad una tradizione successiva agli eventi a cui viene comunemente riferito, successiva quindi alla battaglia di ponte Milvio. Per approfondimenti si veda il sito: http://it.wikipedia.org/wiki/Monogramma_di_Cristo.
(6) Il segno di zecca in esergo si compone di due parti, "AQ", indicativo della zecca di Aquileia e "P" (=prima), contrassegno della prima delle due officine attive nel periodo.
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