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Un Vittoriato anonimo
28.2.2011
Egr. Sig De Florio,
buon giorno. Vorrei chiederLe l'autenticità e il valore presunto della moneta in allegato.
Presumo si tratti di un Vittoriato oppure di un mezzo Vittoriato dell'epoca romana (Repubblica)
Le scrivo qui sotto i dati:
Diametro da 1,6 a 1,7 cm
Peso: dall'orefice 2 grammi con un margine di errore dello 0,1 anche se sulla bilancia segnava 2 grammi
Asse di conio: Presumo sia 90° se ho seguito bene i suoi passi
Materiale presunto: argento
In allegato fotografie ad alta risoluzione. La moneta non è per niente attratta dalla calamita.
Colore: grigio
Cordiali Saluti
fig. 1
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Roma, 9.3.2010
Egregio Lettore,
di seguito riporto i dati significativi raccolti sulla sua moneta:

AR Vittoriato1, zecca di Roma, dopo il 211 a. C., Crawford 53/1 (pag. 157), Sydenham 83 (pag. 8), indice di rarità  "(2)"2.

Descrizione sommaria:
D. Testa di Giove laureata a destra. Bordo perlinato.
R. Vittoria stante a destra che incorona un trofeo; in esergo ROMA. Bordo lineare.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha prodotto i seguenti risultati:

Elementi tratti dal Crawford
Simbolo Rif. Crawford
Peso g. (Min/Max)
Anno/i Zecca
Assente 44/1 (1, 9) pag. 154
3,05÷3,48 dal 211
Roma
" 53/1 (1, 18) pag. 157
2,63÷3,45 dopo 211
Roma
" 67/1 (1, 3) pag. 167 3,09÷3,25 211÷208 Sicilia
" 70/1 (1, 2) pag. 169 3,23÷3,39 211÷208 Sicilia
" 71/1c (1, 2) pag. 169 3,17÷3,24 211÷208 Sicilia
" 91/1b (1) pag. 181 Non disp. 211÷208 Incerta
"esergo ROMA incuso" 96/1 (1) pag. 183
3,26 211 Spagna
"falce luna" 57/1 (1, 2) pag. 159
1,98÷2,72 207 Roma
"M", "C" 71/1a (1, 7) pag. 169 2,98÷3,36 211÷208 Sicilia
"spiga di grano" 72/1 (1, 3) pag. 170 3,18÷3,31 211÷210 Sicilia
"punta di lancia" 83/1a (1, 2) pag. 175 2,99÷3,18 211÷210 Puglia
"clava" 89/1 (1) pag. 180 3,61 208 Puglia
"CROT" 92/1a
92/1a (1, 3) pag. 182 1,72÷2,59 211÷208 Incerta
"MP" in nesso 93/1a (1, 3) pag. 182 3,09÷3,34 211÷208 Incerta
"N rovesciata nel dritto" 94/1 (1, 3) pag. 182 3,20÷3,33 211÷208 Campania
"VB" in nesso 95/1a (1, 11) pag. 183 2,62÷3,42 211÷208 Incerta
" "
95/1b (1, 3) pag. 183 2,17÷3,27 211÷208 Incerta
" " S a dx nel campo
½ vittoriato
95/2 (1, 2) pag. 183 1,11÷1,45 211÷208 Incerta
"L"  97/1a (1, 3) pag. 183 2,79÷3,47 211÷208 Luceria
" 97/1b (1, 2) pag. 183 3,18÷3,36 211÷208 Luceria
" 97/1c (1, 2) pag. 184 3,06÷3,08 211÷208 Luceria
"T" 98A/1a (1, 3) pag. 188 2,58÷3,07 211÷210 Luceria
"TL" in nesso 98A/1b (1) pag. 188 2,92 211÷210 Luceria
"Q" 102/1 (1, 8) pag. 192 2,36÷3,60 211÷210 Apulia
"MT" in nesso 103/1 (1) pag. 192 2,38 211÷210 Apulia
Pentagram 105/1 (1) pag. 192 2,38 209 Etruria
Bastone e clava
106/1 (1) pag. 194 3,04 208 Etruria
"bastone" sul dritto 112/1 (1) pag. 198 3,41 206÷195 Roma
fulmine 119/1 (1) pag. 202 3,41 206÷195 Roma
"coltello ricurvo" 120/1 (1) pag. 203 2,55 206÷195 Roma
"maiale" 121/1 (1, 2) pag. 204 2,65÷2,69 206÷195 Roma
"cane" 122/1 (1) pag. 205 2,64 206÷195 Roma
"meta" 124/1 (1) pag. 206 2,46 206÷195 Roma
ME in nesso
132/1 (1) pag. 208 2,26 194÷190 Roma
TAMP in nesso
133/1 (1) pag. 209 3,34 194÷190 Roma
Mosca
159/1 (1) pag. 224 3,24 179÷170 Roma
MAT in nesso
162/1a (1) pag. 226 3,44 179÷170 Roma
Anonimo
166/1 (1) pag. 228 2,52 179÷170 Roma
"oggetto decorativo"
attribuz. incerta
3,17 ? ?
Concludo osservando che, da quanto si desume dall'immagine un po' piatta esaminata, la moneta di figura presenta uno stile non difforme dalle monete autentiche del periodo mentre il peso dichiarato dal lettore è un po' scarso per un vittoriato anonimo. Alla vista l'immagine di figura appare priva di rilievo forse perché la moneta ha molto circolato prima del rinvenimento. Decisamente per un giudizio definitivo la moneta andrebbe analizzata da vicino. Se autentica, il suo valore venale, raffrontato con quello delle monete coeve (v. link), non dovrebbe superare i 50$.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:
(1) Già in antico veniva chiamato "vittoriato", in virtù della Vittoria impressa sul rovescio, sempre accompagnata dall'etnico "ROMA". Riprendo dal sito http://sites.google.com/site/lbcoins/home/it/argomenti/vittoriato alcune note sull'argomento: "il vittoriato era coniato in lega argento/rame con l'80% di metallo nobile e dal punto di vista ponderale corrispondeva ad una dramma da 3 scrupoli [n.d.r.; lo scrupolo era un'unità di peso greca, equivalente ad 1,137g e quindi il peso standard del vittoriato risultava di circa 3,41g a fronte dei 4,5g del denario, emesso nello stesso periodo, che di scrupoli ne valeva quattro]. Gordus A.A. e Gorduss J.P (1974) hanno analizzato la composizione di un vittoriato ottenendo i seguenti risultati: Ag: 85.7-83.4%, Cu: 13.8-16.1%, Au: 0.45-0.43%". Sostiene ancora il sito citato che "una moneta in rapporto ponderale esatto con la dramma facilitava indubbiamente il commercio con le regioni ellenistiche dell'Italia meridionale, ma si discute ancora sia sulle reali motivazioni economiche che hanno portato alla introduzione di questo nominale, sia sulla datazione delle prime emissioni, mentre pare certo che la sua coniazione cessò attorno al 170 a.C. alla luce della aumentata capacità di Roma di imporre il denario come propria moneta caratteristica. Dall'analisi della distribuzione dei ritrovamenti di vittoriati appare una decisa prevalenza nelle regioni dell'Italia meridionale, con sporadiche presenze nella Gallia Cisalpina:
Si ritiene perciò che, nei primi anni della sua introduzione il vittoriato circolò prevalentemente nel sud d'Italia, ma ben presto il suo utilizzo si espanse alla Gallia Cisalpina. Alcuni ritrovamenti contemporanei in Emilia di dramme padane e vittoriati confermerebbero il ruolo di "moneta di occupazione" come sostenuto dalla Prof.ssa Cocchi Ercolani".
Come si evince dalla tabella in alto nella pagina, i Vittoriati:

  • sono talora anonimi, e in questo caso si differenziano tra loro, non per il tipo (uguale per tutti i vittoriati) ma per lo stile del dritto e del rovescio (es. la foggia dei capelli di Giove o quella del trofeo);
  • talaltra invece recano, come segno distintivo, un simbolo che può trovare collocazione nel dritto e/o nel rovescio.
Attraverso il sito http://davy.potdevin.free.fr/Site/crawford1.html è possibile apprezzare visivamente la corrispondenza tra le varie tipologie monetali repubblicane (in particolare quelle dei vittoriati) e i categorici e le descrizioni fornite dal Crawford. E' appunto da questa base che è stato possibile partire per determinare il categorico corretto della moneta di figura. Una ricerca nel web ha consentito di individuare 103 vittoriati dei quali in tabella sono riportati gli elementi essenziali e i link alle monete. Il vittoriato in esame è anonimo e si presenta come una copia quasi perfetta della moneta di cui al link http://www.acsearch.info/record.html?id=232346. Da ciò si desume l'attribuzione Crawford 53/1, l'anno di emissione (dopo il 211), la zecca (Roma) e l'indice di frequenza (18 ricorrenze su 103 monete esaminate). Si vorrà osservare che le 18 monete reperite nel web aventi caratteristiche affini al campione in esame presentano un'oscillazione ponderale compresa nell'intervallo 2,63÷3,45g e dunque la moneta di figura si colloca, quanto a peso, abbondantemente al di sotto, sia dello standard della categoria, che di quello di tutti i vittoriati anonimi reperiti nel web. Sempre che il dato comunicato dal lettore sia corretto. Il mezzo vittoriato, ipotizzato dal lettore, era altra cosa e riconoscibilissimo perché recava nel campo il segno del valore, S.
(2) Indipendentemente dall'indice di rarità indicato dal Sydenham, il vittoriato di figura è, tra tutti quelli catalogati, il più comune, come si evince anche dai dati in tabella.
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