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Settimio Severo e la Concordia
24.11.2011
2,18g
19,22-20,44mm
6h
fig. 1
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Roma, 17.5.2012
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi pertinenti alla moneta di figura che mi è stato possibile raccogliere:

AR Denario1, zecca di Roma, 208 d. C.2, RIC IV/I 218 (pag. 119), BMC V 562 (pag. 268), Cohen IV 514 (pag. 54), indice di rarità "C".

Descrizione sommaria:
D. SEVERVS - PIVS AVG.3 Settimio Severo, testa laureata e barbata a destra.
R. P M TR P XVI - COS III P P.4 La Concordia assisa a sinistra su un trono sorregge con la mano destra una patera e con la sinistra uno scettro verticale.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha prodotto i seguenti risultati:

  1. http://www.acsearch.info/record.html?id=144559 Source Numismatik Lanz München Auction 135 (21.05.2007) Lot 789  ( «  |  » ) Price 120 EUR (~162 USD) Description RöMISCHE MüNZEN KAISERREICH SEPTIMIUS SEVERUS (193 - 211) No.: 789 Schätzpreis-Estimate: EUR 100 d=20 mm Denar, 201-210, Rom. SEVERVS PIVS AVG. Portraitbüste mit Lorbeerkranz nach rechts. Perlkreis; Rs: P M TR P XVI COS III P P. Concordia thronend nach links, in der linken Hand Szepter, in der rechten Hand Patera über girlandengeschmückten Altar haltend. Perlkreis. RIC 218; Hunter 64. 3,36g. St. 12. Vorzüglich.
  2. http://www.acsearch.info/record.html?id=213296 Source FORVM ANCIENT COINS Description Septimius Severus, 9 April 193 - 4 February 211 A.D. 2333. Silver denarius, RIC IV 218, RSC III 514, SRCV II 6344, VF, Rome mint, 3.31g, 19.7mm, 180°, 208 A.D.; obverse SEVERVS PIVS AVG, laureate head right; reverse P M TR P XVI COS III P P, Concordia enthroned left, patera in right hand, long scepter vertically in left; SOLD.
  3. http://www.acsearch.info/record.html?id=415238 Source Auktionshaus H. D. Rauch GmbH Summer Auction 2010 (13.09.2010) Lot 823  ( «  |  » ) Price 54 EUR (~69 USD) Description RÖMISCHE KAISERZEIT Septimius Severus 193-211 (D) Denarius (3,86g), Roma 208 n.Chr. Av.: SEVERVS - PIVS AVG, Kopf mit Lorbeerkranz n.r. Rv.: P M TR P XVI - COS III P P, Concordia mit Patera und Szepter auf Thron n.l. -- Minimale Prägeschwäche. RIC 218, RSC 514. Zart getönt. f.vzgl.
  4. http://www.wildwinds.com/coins/sear5/s6344.html#RIC_0218 Coin sold at 09/04/2005 GBP 10.61 USD 20.00 *AAH* Septimius Severus Den "Con XVI" *FTN Septimius Severus AD 193-211 Silver Denarius Obv: SEVERVS PIVS AVG - Laureate head right. Rev: P M TR P XVI COS III P P - Concordia seated left, holding patera and scepter. Rome mint: AD 208 = RIC IVi, 218, page 119 - Cohen 514 - SEAR RCV II (2002), #6344, page 464 (VF $32 - XF $100)/ 2.25 g.
  5. http://www.wildwinds.com/coins/ric/septimius_severus/RIC_0218.4.jpg 4867 Item Sold At Auction #23 Lot Number: 61735 Estimate: $100.00 Final Sale Price: $69.30 Denomination: Denarius Grade: EF Reference: RIC IV 218; BMCRE 562; RSC 514 Septimius Severus. 193-211 AD. AR Denarius (3.39 gm). Struck 208 AD. SEVERVS PIVS AVG, laureate head right / P M TR P XVI COS III P P, Concordia seated left on throne, holding patera and sceptre. RIC IV 218; BMCRE 562; RSC 514. EF, small flan crack at 11 o'clock, minor porosity. Estimate $100.
  6. http://www.wildwinds.com/coins/ric/septimius_severus/RIC_0218.5.jpg Coin sold at 10/02/2005 GBP 4.33 USD 8.05 *AAH* Septimius Severus Den "Con XVI" Septimius Severus AD 193-211 Silver Denarius Obv: SEVERVS PIVS AVG - Laureate head right. Rev: P M TR P XVI COS III P P - Concordia seated left, holding patera and scepter. Rome mint: AD 208 = RIC IVi, 218, page 119 - Cohen 514 - SEAR RCV II (2002), #6344, page 464 (VF $32 - XF $100)/ 2.74 g.
  7. http://www.wildwinds.com/coins/ric/septimius_severus/RIC_0218.6.jpg Coin sold at 04/03/2005 GBP 7.08 USD 13.50 *AAH* Septimius Severus Den "Con XVI" Septimius Severus AD 193-211 Silver Denarius Obv: SEVERVS PIVS AVG - Laureate head right. Rev: P M TR P XVI COS III P P - Concordia seated left, holding patera and scepter. Rome mint: AD 208 = RIC IVi, 218, page 119 - Cohen 514 - SEAR RCV II (2002), #6344, page 464 (VF $32 - XF $100)./ 2.30g.
Concludo osservando che le caratteristiche fisiche, generali e di stile della moneta di figura sono comparabili con quelle dei conî d'epoca.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) Denario (argento). Di seguito riporto le caratteristiche fisiche dei denari della tipologia di figura tratte dai link di cui sopra:

Riferimenti Peso (g.) Diametro (mm) Asse di conio (ore)
Link1 3,36 20  -
Link2 3,31 19,7  6
Link3 3,86 - -
Link4 2,25 - -
Link5 3,39 - 11
Link6 2,74 - -
Link7 2,30 - -
Dalla tabella si evince che le caratteristiche fisiche del denario di figura comunicate dal lettore (2,18g, c.19-20,44mm, 6h) non si discostano da quelle dei conî autentici del periodo.
(2) La moneta risulta esattamente datata sulla base della potestà tribunizia (TR P XVI = 208 d. C.).
(3) SEVERVS PIVS AVG. Traduco liberamente dal sito http://biography.jrank.org/pages/5336/Lucius-Septimius-Severus-emperor.html le note di Anthony R. Birley sulla vita di Settimio Severo:
"I Settimi erano d'origine punica mentre la famiglia materna era di discendenza italica. Il nonno di Severo, di classe equestre, era stato un personaggio di primo piano a Leptis Magna sotto Traiano; il padre non aveva rivestito alcuna carica ma due Settimi erano già senatori al tempo della nascita di Settimio nel 145. Uno dei due ottenne per lui da Marco Aurelio il conferimento del rango senatorio. Sia Settimio che il fratello condussero una normale carriera sotto Marco Aurelio e Commodo. Console nel 190, a quel tempo unito in seconde nozze con Giulia Domna e padre di due figli, Settimio nel 191 divenne governatore della Pannonia Superiore (più o meno corrispondente oggi alla Slovenia). Dodici giorni dopo l'assassinio, ad opera della guardia pretoriana, di Pertinace (marzo del 193), Settimio fu acclamato imperatore dalle truppe a Carnuntum con lo scopo dichiarato di vendicare Pertinace. Con l'avvallo di tutte e sedici le legioni di stanza sul Reno e sul Danubio, assicuratosi l'appoggio di Clodio Settimio Albino, governatore della Britannia, a cui promise l'elevazione al rango di Cesare, Settimio marciò su Roma. Il primo giugno del 193 un sicario inviato dal Senato soppresse Didio Giuliano, l'Augusto allora in carica, ed elevò al rango di Augusto Settimio Severo che era ormai giunto a 60 miglia a nord di Roma. La guardia pretoriana fu sciolta, ne fu formata una nuova, due volte più numerosa, con elementi prelevati dalle legioni danubiane. Furono costituite tre nuove legioni, la I e la III Partica, e la II Partica di stanza ad Alba Longa. Tenuto conto dell'incremento nel numero dei vigili e delle coorti urbane, la guarnigione a presidio della città subì un radicale ampliamento. Le paghe dell'esercito furono aumentate (per la prima volta dall'84) e il personale militare ottenne nuovi privilegi, come il diritto a contrarre matrimonio e portare la moglie al seguito (contubernium). Poi Severo mosse contro Pescennio Nigro che nel mese di aprile era stato acclamato imperatore dalle truppe di stanza in Siria. Nigro fu battuto, catturato (nella battaglia di Issus, oggi Dörtyol, nella Turchia marittima, in prossimità del confine con la Siria) e ucciso. A questo punto Severo condusse con successo una prima spedizione punitiva contro i vassalli partici che avevano sostenuto Nigro. Nel 195 Severo si autoproclamò figlio adottivo del deificato Marco Aurelio e fratello di Commodo, il figlio di Marco anch'egli deificato; poi mutò il nome del proprio figlio primogenito (Caracalla), chiamandolo Marco Aurelio Antonino ed elevandolo al rango di Cesare, mentre attribuì alla propria moglie Giulia Domna il titolo di “mater castrorum”. Le scelte menzionate, di stampo chiaramente dinastico, indussero Clodio Albino, che due anni prima aveva ricevuto l'investitura come Cesare, a ribellarsi e a scendere in Gallia dove però fu battuto a Lugdunum da Settimio prontamente accorso (197).
Seguirono rappresaglie contro i sostenitori di Clodio Albino, nel corso delle quali trovarono la morte 29 senatori e numerosi personaggi di spicco in Gallia, Spagna e Africa. Nell'estate del 197 Severo saldò i conti in via definitiva anche con i Parti conquistandone (28 gennaio del 198) la capitale Ctesifonte, posta sulla riva sinistra del Tigri (nell'attuale Irak). Nello stesso giorno Settimio si autoproclamò Parthicus Maximus, elevò Caracalla al rango di Augusto ed il secondogenito, Settimio Geta, a quello di Cesare. A presidio della nuova provincia mesopotamica furono trasferite due delle legioni partiche di nuova costituzione (la I e la III) e fu nominato, come governatore, un prefetto di rango equestre. Dopo circa un anno di permanenza in Siria, la corte imperiale passò in Egitto dove sostò un anno. La provincia fu riorganizzata e ad Alessandria e ad altre città importanti fu concesso il consiglio cittadino. Alla fine del 200 Severo tornò in Siria per un altro anno e ad Antiochia assunse il terzo consolato, avendo Caracalla come secondo console (1.1.202). Nella prima estate, tornato a Roma, celebrò con grandi giochi il primo decennale di regno, rinunciando al trionfo che il Senato aveva già votato per lui. Seguì il matrimonio di Caracalla con Fulvia Plautilla, la figlia dell'onnipotente prefetto del pretorio Gaio Fulvio Plauziano. Nell'autunno del 202 Severo si trasferì in Africa con la famiglia e lì concesse alla nativa Lepcis (oggi più nota come Leptis), a Cartagine e ad Utica lo ius italicum (uguaglianza  legale e di privilegi con le città italiche). Sconfisse quindi le tribù del deserto dislocate oltre la Tripolitania. Dal 203 al 208 soggiornò in Italia ove organizzò nel 204 i giochi secolari. Il 22 febbraio 205 il prefetto Plauziano,accusato di complotto contro l'imperatore e percepito come pericoloso da Caracalla e dalla sua influente madre Giulia Domna, fu giustiziato. Lo sostituì nella carica Papiliano che, insieme a due colleghi giuristi, Ulpiano e Paolo, rese quella severiana l'epoca d'oro del diritto romano. Nel 208 disordini secondari in Bretagna indussero Severo a trasferirsi ad Eburacum (l'odierna York) in prossimità del vallo che l'imperatore Adriano aveva fatto costruire con l'intento di sottomettere il resto della Britannia. A questo fine Settimio costituì una base avanzata a Carpow sul Tay e nel 210 annunciò l'avvenuta vittoria che gli consentì di aggiungere l'appellativo Britannicus alla titolatura propria e a quella dei suoi figli. Nel 209 Geta fu elevato al rango di Augusto al fine di predisporre una successione congiunta e pacifica. Il 4 febbraio del 211, malato di gotta, Severo si spense a York non senza aver prima raccomandato nel letto di morte ai figli: "non litigate, coprite d'oro i soldati e ignorate tutto il resto" (dalla Storia di Roma di Cassio Dione libro 77, para. 15/2 - "ὁμονοεῖτε, τούς στρατιώτας πλουτίζετε, τῶν ἄλλων πάντων καταφρονεῖτε").
(4) Pontifex Maximus TRibunicia Potestate XVI COnSul III Pater Patriae. La moneta in esame, emessa in coincidenza con l'avvio della campagna di Britannia, enfatizza, attraverso la rappresentazione della Concordia, l'armonia all'interno della famiglia imperiale, unita nell'affrontare i rischi della guerra (v. BMC pag. clx).
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