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Il re Priamo, la scrofa e i porcellini
29.9.2012

http://www.inasta.com/Aste/AN045/PDF/Varie.pdf
Medaglia a imitazione di fuso greco AE
51,78g
36-37mm
1h
20,00€.
fig. 1
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Roma, 30.9.2012
Ecco di nuovo (v. link) sulla scena una scrofa con i porcellini, memoria mitica dello sbarco di Enea sulla spiaggia di Lavinio, con la variante che al dritto osserviamo questa volta Priamo, re di Troia, invece di Enea e Didone (o supposti tali), come nel link di fig. 2:

Descrizione sommaria:
D. BAΣ-ΙΛΕΥΣ ΠΡΙΑΜΟΣ. Priamo, testa diademata a destra, con
barba e lunghi capelli.
R. Scrofa a sinistra
allatta i porcellini.

Il filone è ancora quello virgiliano dell'Eneide: un sogno profetico preannuncia ad Enea ("..ed ecco Tiberino, il dio del loco veder gli parve"1) che il suo viaggio volge al termine, e che la sua meta è prossima (".. ecco a la riva sei già del fiume, u’ sotto a l’elce accolta sta la candida troia con quei trenta candidi figli a le sue poppe intorno. ."). Al risveglio Enea si accinge ad armare i suoi legni ("..cosí dicendo, de’ suoi legni elegge i due migliori"), quando, puntuale, si avvera la profezia (".. ed ecco d’improvviso .. de la selva uscita una candida scrofa, col suo parto di candor pari, sopra l’erba verde ne la riva accosciata gli si mostra "). Anche il personaggio del dritto ha un sua coerenza con il filone virgiliano nella misura in cui mostra l'immagine di Priamo, re di Troia, la città da cui Enea è nato e fuggito per scampare all'incendio della sua patria. E, visto che Troia è una città greca dell'Asia Minore, perché non completare il quadro indicando in caratteri greci che la moneta è stata battuta nel nome di Priamo?
Chi negli anni a cavallo tra ottocento e novecento sognava tesori antichi emergere dopo secoli dalla terra, poteva vedere in una moneta come questa la realizzazione di un sogno. E noi questo sogno non vogliamo turbarlo dicendo che il povero Priamo morì per mano del crudele Pirro ("... così trascinò lui tremante agli stessi altari e mentre vacillava nel molto sangue del figlio, afferrò la chioma con la sinistra e con la destra alzò la spada scintillante e la conficcò nel fianco fino all'elsa") molto prima che in Asia Minore venisse battuta moneta; la circostanza invece ci è grata per togliere un po' di polvere dal libro dell'Eneide.

Giulio De Florio

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Note:>
(1) I versi dell'Eneide sono ripresi dal link.

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