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100 Lire del 1996
14.6.2015
parz. zigrinata
100 lire
4,53g
21,9±0,2mm
6h
no ferro
fig. 1
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Duisburg, 3.8.2015
Egregio Lettore, 
di seguito riporto gli elementi significativi pertinenti alla moneta di figura:

100 L1, zecca di Roma, 19962, W-ITL/17-2, KM# 159, rarità "C".

Descrizione sommaria:
D. Italia turrita a sinistra. Intorno REPVBBLICA - ITALIANA.3 In basso, sotto il collo, due stelle e
L CRETARA.4
R. Entro un cerchio, al centro, a lettere grandi, 100; sotto LIRE/1996, a sinistra, ad ore 7, segno di zecca R.5 Intorno, lungo il bordo, in alto gabbiano, in basso delfino, a sinistra ramo d'ulivo, a destra spiga di grano.6
Taglio: godronatura discontinua.

La ricerca nel web di monete di tipologia simile a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:

  1. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ITL/17 Dritto: testa muliebre turrita; dal velo fuoriescono ciocche di capelli intrecciate a modo di DNA, simbolo dell'origine e della storia degli italiani. In basso due stelle a cinque punte e indicazione dell'autrice (L. CRETARA). Lungo il bordo REPVBBLICA ITALIANA. Rovescio: nel campo all'interno di un cerchio, indicazione del valore (100), sotto LIRE e il millesimo su due righe in caratteri di piccole dimensioni. Intorno, lungo il bordo: un gabbiano (in alto) e un delfino (in basso), simboli della libertà del cielo e dell'acqua; un ramo d'olivo (a sinistra) e una spiga di grano (a destra), simboli di pace e di libertà. Allegorie del cielo, del mare e delle terre dell'Italia. Contorno: rigato in maniera discontinua. Nominale: 100 Lire. Materiale: cupronichelio. Diametro: 22 mm  Peso: 4,5 g  Assi: alla francese. Tiratura 210 milioni di pezzi.
  2. http://www.hobbyandgolf.it/ita/menu.asp?IdS=17631 ITR£418 1996 - 100 £ Italia Turrita FDC Italia - tiratura 210.000.000 1,40€.
  3. http://www.numismaticavaresina.it/monete-italiane/repubblica-italiana/100-lire/c2/s12/t35.html 6464 Repubblica Italiana (dal 1946): 100 lire 1996 "Italia Turrita", 2° tipo (Gigante#133)  FDC nickel 1,00.
Per quanto concerne il valore venale, la moneta, in condizioni BB, vale meno di un Euro.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) La serie "Italia Turrita" comprende il taglio da 100 Lire emesso negli anni 1993-2001 (gli ultimi due solo in confezioni di zecca) e il taglio da 50 Lire emesso negli anni 1996-2001 (gli ultimi due anni c. s.). La serie è battuta su tondello in lega cupronichel non ferromagnetica (Cu 81% e Nickel 19%, v. link) in grado di conferire colore argenteo e un'ottima resistenza alla corrosione e meccanica. La serie da 100 Lire ha una storia particolare raccontata dal sito http://www.attracco.it/monete.html: "durante la lavorazione il conio si ruppe e si dovette sostituirlo con uno nuovo, che presenta delle piccole differenze sicché per il 1993 sono state in circolazione entrambe le tipologie. Avendone una in f.d.c. del primo tipo (dritto con leggenda distanziata dal bordo e testa piccola), si potrebbe ottenere dalla vendita anche 100 euro. Il secondo tipo (più comune, dritto con leggenda attaccata al bordo e testa normale) sempre in f.d.c., non vale più 1 euro". Per apprezzare meglio le differenze tra i due conȋ v. link. Per il nominale da 100 Lire è previsto un diametro di 22mm, un peso di 4,5g e un asse di conio ad ore 6 (o alla francese).
(2) L'emissione del 1996 ebbe una tiratura di 210.000.000 di pezzi (v.
link) ed è perciò da considerasi comune (C).
(3) La donna turrita sul dritto della moneta è l'allegoria dell'Italia e del suo popolo, per questo è presente in molti documenti ufficiali dello Stato Italiano, come nella prima pagina del passaporto, nella carta d'identità, nel timbro apposto sulla tessera elettorale. Nel passato ha trovato posto in numerose serie di francobolli, in cartoline postali e commemorative e, prima dell’avvento dell’Euro, sul dritto delle monete da 50 e 100 lire e, da ultimo, sul dritto della moneta da 1000 lire. Si tratta di un’icona di antichissime e nobili origini che rimanda alla dea anatolica Cibele, considerata dai Romani divinità salutaris, cioè protettrice della fondazione e conservazione di Roma (v. link). Si ricorderà a questo proposito (v. link) un episodio celebre della storia romana: nella città di Pessino in Asia Minore si venerava una pietra nera, simulacro della dea Cibele e nel 205 a. C., quattordicesimo anno della seconda guerra punica, i Romani, allarmati da certi presagi che circolavano tra la gente, consultarono i Libri Sibillini e vi trovarono dei versi che presagivano che se un piede straniero avesse calcato il suolo dell'Italia, l'unico modo per ricacciarlo indietro era di portare a Roma la pietra nera di Pessino. E così fu fatto, la pietra nera fu portata a Roma e trovò posto alla fine nel tempio della Gran Madre degli dei, Cibele, sul Palatino e Roma fu salva.
(4) Laura CRETARA, figlia d'arte, completò la sua formazione frequentando prima il Liceo Artistico e poi l’Accademia di Belle Arti di Roma. In seguito frequentò la Scuola dell’Arte della Medaglia della Zecca di Stato, nel 1961 fu assunta come incisore alla Zecca di Roma e fu la prima donna in Italia a firmare una moneta (per approfondimenti v. link).
(5) La R identifica la zecca di Roma.
(6) Il gabbiano e il delfino sono simboli della libertà del cielo e dell'acqua, il ramo d'olivo e la spiga di grano sono simboli di pace e di libertà, allegorie quindi del cielo, del mare e delle terre d'Italia.

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