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Elagabalo e Annia Faustina Augusta
25.9.2012
Egr. Dott. De Florio sono un appassionato (di sicuro non un esperto) collezionista autodidatta di monete moderne (essenzialmente Lira e monete dei Regni d’Italia).
Possiedo però una moneta (metto il ? perché non sono sicuro che lo sia) che sicuramente non appartiene a quest’epoca rappresentando effigi e scritte di epoca romana (la prima).
Ho fatto qualche ricerca su Internet ma con scarsi risultati. Poi ho trovato il suo sito e ho letto molte delle sue note (tutte estremamente interessanti) ma non sono riuscito a trovare qualcosa di paragonabile.
Per questo mi sono deciso a scriverLe in merito. Le invio pertanto le foto e alcune delle informazioni che sono riuscito a definire:
• Scritta sul dritto: IMP CAES M AVR ANTONINUS PIUS AVG
• Scritta sul rovescio: ANNIA FAUSTINA AUGUSTA (seguito da un punto)
• Peso: 37g
• Diametro: poco meno di 33 mm
• Materiale: non sono in grado di definirlo (non è magnetico comunque)
• Spessore del bordo: circa 3mm
• Asse di conio (grazie della spiegazione chiara! Ho imparato qualcosa di nuovo in maniera semplice): 11h
• Entrambi i busti, cosi come le scritte, sono in rilievo.
Dalle ricerche che ho fatto dovrebbe trattarsi dell’Imperatore Elabagalo (218- 222 d.C.) e della sua terza moglie Annia Faustina (nel rovescio). Ma non sono riuscito a trovare altro.
Come richiesto Le autorizzo l’utilizzo delle foto che le mando.
Nel ringraziarla Le invio i miei più cordiali saluti.
fig. 1
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Roma, 29.9.2015
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi che ho potuto raccogliere sulla moneta di figura:

AE331, 221 d. C., RIC IV/II 206 var. (pag. 45), BMC V 263* var. (pag. 570), Cohen IV 1 var. (pag. 374)2

Descrizione sommaria:
D. IMP CAES M AVR ANTONINVS PIVS AVG3. Elagabalo, busto laureato, paludato e corazzato a destra.
R. ANNIA FAVSTINA AVGVSTA4. Annia Faustina, busto drappeggiato a destra. Dietro la testa una stella.5

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura non ha prodotto risultati.

Veniamo alle conclusioni. La moneta in esame è una realizzazione moderna che dal punto di vista tipologico si rifà ad un aureo descritto in letteratura ma la cui effettiva esistenza non è provata. L'aspetto generale della moneta
di figura non ha nulla di antico. Non è stato possibile reperire nel web altri esempi di questa tipologia.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:
(1) L'indicazione AE33 è generica; AE (dal latino Aes) sta per bronzo/rame, mentre 33 è il diametro della moneta indicato dal lettore. Col suo peso di 37g, la moneta sarebbe un sesterzio, per altro molto pesante se si considera che, secondo BMC, il peso medio dei sesterzi di Elagabalo è calcolato in 22,16g (media di 71 esemplari).
(2) La moneta di figura ha in comune con quelle classificate RIC 206, BMC 263*, Cohen 1 solo il tipo del dritto e quello del rovescio ma niente di più. Infatti, mentre la moneta in esame è in lega di rame, quelle classificate come dianzi indicato sono aurei con leggenda del dritto diversa (IMP ANTONINVS PIVS AVG). Riferisce il Cohen che lo studioso francese Mionnet pone in dubbio l'esistenza stessa di aurei catalogati come sopra indicato ("cette médaille est regardée comme suspecte par Mionnet"). Insomma in letteratura non si conoscono sesterzi della tipologia in esame e addirittura non c'è prova che, sotto Elagabalo, siano state battute monete che rechino al dritto l'immagine di Elagabalo e al rovescio quella di Annia Faustina. Ma c'è di più, in BMC V, pag. lviii, si legge che, tra i forgeries (i falsi) di Elagabalo, si annovera un sesterzio della tipologia di figura "cast, tooled, very odd style" (fuso, bulinato, di stile assai strano) del quale putroppo non è disponibile l'immagine.
(3) IMPerator CAESar Marcus AVRelius ANTONINVS PIVS AVGustus. Elagabalo nacque ad Emesa in Siria nel 204 da Sesto Vario Marcello e Giulia Soemia, figlia di Giulia Mesa, sorella di Giulia Domna, moglie di Settimio Severo (v. albero genealogico). Grazie agli intrighi della madre e della nonna, Elagabalo fu fatto passare per figlio naturale di Caracalla (di qui il suo nome Marco Aurelio Antonino), quindi proclamato imperatore nel 218 dalla legione romana di Emesa. Il nomignolo Elagabalus lo si deve al fatto che, essendo sacerdote di Elagabalos, la divinità più importante di Emesa, nel 219 ne importò il culto a Roma dove volle che fosse eretto sul Palatino un tempio dedicato al Deus invictus Sol Elagabalus. In questo tempio trasferì da Emesa la pietra rappresentativa del dio. A Roma ebbe vita dissoluta e lasciò il governo dello stato nelle mani della nonna Giulia Mesa. Quando costei comprese che la sua «creatura» era assolutamente incorreggibile e che non solo sarebbe stata incapace di consolidare la dinastia, ma al contrario l'avrebbe inevitabilmente rovinata, convinse il nipote ad adottare il cugino Alessandro, figlio di Mamea (la più giovane delle sue figlie), e a proclamarlo Cesare. Poco dopo Elagabalo, allora diciottenne, insieme alla madre Giulia Soemia e a tutta la loro cricca (inizio del 222) furono eliminati dai pretoriani.
(4) ANNIA FAVSTINA AVGVSTA. Annia Faustina discendeva da famiglia aristocratica, sia il padre che il nonno erano stati consoli, suoi bisnonni, sia in linea paterna che materna, erano Marco Aurelio e Faustina II. Annia era dunque un membro, forse l'ultimo, della dinastia di Antonino Pio. Faustina era sposata con Pomponio Basso, console nel 211. L'imperatore Elagabalo era sposato in seconde nozze con Aquilia Severa, che era stata una vergine vestale: questo matrimonio, che andava contro la tradizione romana, non aveva dato figli, così l'imperatore aveva divorziato da Aquilia e, allo scopo di dare maggiore legittimità  al suo potere consolidando il legame con la dinastia antonina, fece uccidere Basso e sposò Annia Faustina nel luglio 221 conferendole il rango di Augusta e proibendole di rispettare il lutto. Il matrimonio durò poco, perché non venendo figli, verso la fine dell'anno Elagabalo divorziò da Faustina, per risposare Aquilia Severa. La monetazione in bronzo di Annia Faustina è rarissima e comprende un solo sesterzio (Ric 399, pag. 60, v. link) che reca al dritto il busto di Faustina e al rovescio i due augusti sposi stanti che si stringono la mano con la leggenda CONCORDIA ad esplicitare la scena.
(5) La stella è il simbolo del dio solare di Elagabalo del quale l'imperatore altrove si dice sacerdote (INVICTVS SACERDOS AVG, SACERD DEI SOLIS ELAGAB, SVMMVS SACERDOS AVG).

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