Indice Dietro Avanti
Diocleziano e la Vittoria di Augusto
29.11.2016
.. da SPQR coins.
Buongiorno amici mi aiutate a capirne qualcosa di più su questa moneta? Grazie mille.
fig. 1
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Roma, 29.11.2016
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Antoniniano1, zecca di Ticinum, 285 d. C. , RIC V/II 242 (pag. 244), Cohen VI 470 (pag. 467), indice di rarità "C"

Descrizione sommaria:
D. IMP C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG2. Diocleziano, busto radiato, paludato e corazzato a destra.
R. VICT-ORIA AVG3. La Vittoria, gradiente a sinistra, porge una corona con la mano destra e con la sinistra sorregge una palma. Segno di zecca, PXXIT4.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha prodotto i seguenti risultati:

  1. http://www.wildwinds.com/coins/ric/diocletian/RIC_0242.jpg Coin sold at 28/07/2004 GBP 17.02 USD 31.00 *AAH* Diocletian AE Ant "Victory" Diocletian AD 284-305 AE Antoninianus "Carinus is gone and I'm Victorious" Obv: IMP CC VAL DIOCLETIANVS PF AVG - Radiate bust right, draped and cuirassed. Rev: VICTORIA AVG - Victory advancing left, holding wreath and palm Exe: PXXIT Ticinum mint: AD 285 = RIC Vii, 242, page 244 - Cohen 470 /3.44 g.
  2. https://www.acsearch.info/search.html?id=617503 Classical Numismatic Group, Inc. http://www.cngcoins.com/ Electronic Auction 210 286 13. May 2009 Description: Diocletian. AD 284-305. Antoninianus (23mm, 4.04 g, 12h). Ticinum mint, 1st officina. Struck AD 285. Radiate, draped, and cuirassed bust right / Victory advancing left, holding wreath and palm; PXXIT. RIC V 242. Good VF, brown patina with some golden toned silvering. From the D. Alighieri Collection.
  3. http://www.beastcoins.com/RomanImperial/V-II/Diocletian/Z4192.jpg Diocletian, Antoninianus, 284-305, Ticinum, Officina 1 IMP C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG Radiate, draped, cuirassed bust right. VICT_ORI_A AVG Victory advancing left, wreath in right hand, palm in left. PXXIT in exergue. 21mm x 23mm, 4.05g. RIC V, Part II, 242 (C).
  4. vcoins Attribution: RIC Vii 242 Ticinum Date: 285 AD Obverse: IMP C VAL DIOCLETIANVS P F AVG, Radiate cuirassed bust right Reverse: VICTORIA AVG, Victory advancing left, holding wreath and palm branch, PXXIT in exergue Size: 22.37mm Weight: 3.97grams. Description: A nice example of this scarcer type. €85.00 Rates for: 11/28/16.
  5. https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2754&category=57574&lot=2329246 Roma Numismatics Ltd. E-SALE 27  28 May 2016 Lot 876 Estimate: 50 GBP Starting price: 40£st. Price realized: 75£st Diocletian Ӕ Antoninianus. Siscia, AD 284-296. IMP C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG, radiate, draped and cuirassed bust right / VICTORIA AVG, Victory walking left, holding wreath and palm; PXXIT in exergue. RIC 242. 3.39g, 24mm, 10h. Extremely Fine.
Concludo osservando che, per quanto consentito da una valutazione a distanza, le caratteristiche generali e di stile della moneta riflettono quelle dei conî autentici d'epoca; tuttavia, in assenza di elementi sulle caratteristiche fisiche di cui alla nota1, non sarà possibile esprimere un parere obiettivo sull'autenticità e conseguentemente sul valore venale del campione in esame.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio 

-------------------------------
Note:

(1) Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche degli antoniniani preriforma della tipologia di figura tratte dai link di cui sopra:

Riferimenti Peso (g.)  Asse di conio (ore) Diametro (mm)
Link1 3,44 - -
Link2 4,04 12 23
Link3 4,05 - 21-23
Link4 3,97 - 22,37
Link5 3,39 10 24
Link6 1,98 6 20
Link7 3,49 - 21
Link8 3,77 - 21,5
Non essendo disponibili elementi sulle caratteristiche fisiche del campione in esame (peso, diametro, asse di conio, reazione alla calamita), non sarà possibile svolgere un esame comparativo con le monete autentiche del periodo sopra menzionate.
(2) IMPerator Caesar Caius VALerivs DIOCLETIANVS Pius Felix AVGvstvs. Diocleziano fu acclamato imperatore il 17 novembre del 284 d.C. dalle truppe di stanza a Nicomedia dopo l'assassinio, su istigazione del prefetto del pretorio Apro, dell'imperatore Caro e, dopo un mese, da quello del figlio Numeriano. Nell'occasione Diocleziano aveva prima smascherato il mandante dei due delitti, poi lo aveva ucciso con le proprie mani. Inevitabile lo scontro con Carino, figlio di Caro, imperatore legittimo per successione e nomina paterna. Diocleziano ottenne il potere sulle province centrali e occidentali dopo la battaglia sul fiume Margus nei pressi di Viminacium nella Moesia (primavera del 285) nella quale Carino, pur vittorioso, trovò la morte per mano di un tribuno la cui moglie egli aveva sedotto (v. ric V/II, pag. 204). Memore delle esperienze politiche trascorse, Diocleziano si propose di dare un nuovo assetto allo stato romano che garantisse maggiore sicurezza e tempestività di intervento nella difesa dei traballanti confini, desse maggiore stabilità all'economia, evitasse le lotte di  successione. Perciò pensò bene di dividere il potere con un generale fidato, Marco Valerio Massimiano, che fece Cesare nel 285 e Augusto nel 286, conferendogli il governo dell'Occidente e riservando invece a sé il controllo della parte più ricca e progredita del mondo romano, l'Oriente. La neonata diarchia (governo di due) fu innanzi tutto funzionale a contrastare la minaccia delle invasioni dal nord e dai confini orientali. La capitale dell'Occidente fu spostata a Milano, città più prossima alle zone di frontiera e quella d'Oriente a Nicomedia (l'odierna Izmit, sul Mar di Marmara, nella Turchia asiatica). Ogni diarca possedeva un proprio esercito, riorganizzato come forza di intervento rapido in grado di spostarsi velocemente in tutte le zone di crisi, se necessario anche in quelle di non diretta pertinenza.
(3) VICTORIA AVGusti. La vittoria di Augusto ricordata da questa moneta è quella ottenuta su Carino.
(4) Segno di zecca PXXIT. La zecca di Ticinum (l'odierna Pavia) operava al tempo su 6 officine, contrassegnate dalle lettere latine P, S, T, Q, V, VI. Il segno di zecca PXXIT è composto dalla lettera P (P, breve per Prima), contrassegno della prima officina monetale, dalle lettere XXI, introdotte nel 274 d. C. da Aureliano a indicare la percentuale di fino nelle lega del tondello (1:20), dalla lettera T (T, breve per Ticinum).
Indice Dietro Avanti