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Asse(?) Filippo I e la Vittoria
18.6.2018
..da Monete Imperiali Romane di Michele Monti.
Che valore può avere?
fig. 1
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Roma, 7.7.2018
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta in esame:

Asse1, zecca di Roma, 244 d. C.2, RIC IV/III 191b (pag. 92), Cohen V 229 (pag. 117), indice di rarità "c".

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque illeggibili):
D. IMP M IVL PHILIPPVS AVG3. Filippo I l'Arabo, busto laureato a destra.
R. VICTORIA AVG. La Vittoria, gradiente a destra, porge con la mano destra una corona e sorregge con la sinistra una palma4. S C5 a sinistra e a destra nel campo.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. https://www.acsearch.info/search.html?id=2261378 Editions V. Gadoury http://www.gadoury.com/ Auction 2014 236 06.12.2014 Description: Philippus I 244-249 As, Rome, 244-245, AE 9.9g. Avers: IMP M IVL PHILIPPVS AVG buste laurée, drapé et cuirassé à droite. Revers: VICTORIA AVG Victoire marchant à droite, tenant une palme de la main gauche et une couronne de la main droite. Ref: C 229, RIC 191b. Ex NAC, Auction 72, lot 715. Conservation: SUP. Très rare. Belle patine marron-vert.
  2. https://www.acsearch.info/search.html?id=4347670 Bertolami Fine Arts http://www.bertolamifinearts.com/ E-Auction 44 661 10.09.2017 Description: The Roman Empire Philip I (244-249). Æ As (24mm, 9.83g, 1h). Rome, Ad 244. Laureate, draped and cuirassed bust r. R/ Victory advancing r., holding wreath and palm frond. RIC IV 191b var. (Sestertius). Very Rare, green patina, Good Fine.
  3. https://navilleauction.auctionserver.net/view-auctions/catalog/id/99/lot/9311/?url=%2Fview-auctions%2Fcatalog%2Fid%2F99%2F%3Fpage%3D66%26items%3D10 Lot 653 Philip I, 244-249 As 244-249 (Starting Bid £ 130*) Winning bids are subject to a 19,5% buyer's fee. Philip I, 244-249 As 244-249, Æ 25mm., 11.78g. IMP M IVL PHILIPPVS AVG Laureate, draped and cuirassed bust r. Rev. VICTORI – AVG S – C Victory running r., holding wreath and palm branch.  229. RIC 191b (misdescribed). Very rare. Attractive green patina. Good Very Fine/About Extremely Fine.
Concludo osservando che, per quanto si può desumere da una valutazione a distanza esperita in assenza di elementi sulle caratteristiche fisiche, il valore commerciale della moneta è difficilmente stimabile. D'altra parte, la foto poco dettagliata, il colore argento, privo di patina e la superficie del tondello cosparsa di bollicine non depongono in favore dell'autenticità.

Giulio De Florio

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Note:
(1) Asse (bronzo). Non avendo il possessore comunicato le caratteristiche fisiche del campione in esame (peso, diametro, reazione alla calamita), l'ipotesi di lavoro, che la moneta in esame sia un asse piuttosto che un sesterzio, è basata unicamente sulla lunghezza della falange intermedia del proprietario che dalla foto sembrerebbe non più lunga di 25mm (un sesterzio ha di solito un diametro intorno ai 30mm). Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche degli assi della tipologia di figura tratte dai link di cui sopra:

Riferimenti Peso (g.)  Asse di conio (h) Diametro (mm)
Link1 9,90 - -
Link2 9,83 1 24
Link3 11,78 - 25
In assenza delle caratteristiche fisiche del campione in esame non sarà possibile svolgere un esame comparativo con le monete autentiche del periodo.
(2) La moneta è priva di riferimenti cronologici diretti e pertanto, secondo il RIC, può essere ascritta genericamente al lasso temporale compreso tra l'ascesa di Filippo I e quella del figlio Filippo II. Devo aggiungere però che, secondo studi più recenti (v. Tableau des émissions monétaires de l’atelier de Rome di Jérôme Mairat della Compagnie Generale de Bourse), la moneta sarebbe stata battuta nel 244 dalla sesta delle sei officine della zecca di Roma, seconda emissione del regno di Filippo.
(3) IMPerator Marcus IVLius PHILIPPVS AVGustus (agosto/settembre 244 - fine settembre 249). Marco Giunio Filippo, noto come l'Arabo perché nato nella colonia araba di Bostra (città dell'attuale alta Giordania, nei pressi del confine con la Siria e Israele), aveva intrapreso la carriera militare e svolgeva il suo servizio in Oriente al tempo in cui, a causa della minaccia persiana, il giovane sovrano regnante Gordiano III (diciannovenne all'epoca dei fatti) accorreva in Oriente insieme al proprio suocero-tutore e prefetto del pretorio, Timesiteo, per la difesa del confine orientale. Durante il viaggio verso il teatro delle operazioni Timesiteo era morto misteriosamente e Marco Giunio Filippo ne aveva preso il posto nell'incarico di prefetto del pretorio. Ma l'ambizioso Filippo, non contento di governare attraverso e per conto di Gordiano, creò difficoltà tra le truppe e il sovrano e gradualmente ne discreditò l'autorità sino a farlo assassinare per farsi poi acclamare imperatore. A dispetto del modo violento con cui era salito al potere, egli mostrò successivamente saggezza e moderazione nell'azione di governo. Conclusa in fretta (alcuni sostengono troppo in fretta) la pace con i Persiani, si spostò immediatamente a Roma. Conscio del pericolo che su di lui incombeva se privo di un successore, egli si mosse immediatamente per creare una dinastia, conferendo alla propria moglie Otacilia Severa il titolo di Augusta ed elevando il figlio Filippo, prima al rango di Cesare e poi a quello di Augusto (Filippo II, anno 247). Inoltre attribuì incarichi importanti ai propri familiari nella speranza di creare intorno a sé una fascia di protezione contro possibili congiure. Tuttavia non seppe prevedere che l'incapacità delle persone che lo circondavano avrebbe suscitato rancori invece che promuovere concordia. Nel 248 Filippo riuscì a bloccare la minaccia dell'invasione dei Quadi e dei Carpi che avevano invaso la Dacia, ma subito scoppiò la rivolta di Pacatiano nella Mesia Superiore (al confine danubiano). Decio, un abile generale, comandante delle truppe in Pannonia, inviato a reprimere la rivolta, riuscì nell'intento ma, a sua volta, si ribellò e mosse alla volta dell'Italia contro il suo sovrano. I due eserciti si scontrarono a Verona nel 249 in una battaglia nella quale Filippo fu sconfitto e ucciso insieme al figlio. Per altre notizie sulla vita di Filippo I è possibile consultare l'Enciclopedia Treccani nella versione on line (v. link).
(4) VICTORIA AVGusti (la Vittoria di Augusto). Accettando la cronologia di Jérôme Mairat della Compagnie Generale de Bourse, la moneta sarebbe stata battuta all'inizio del regno di Filippo per celebrare l'avvento del nuovo sovrano.
(5) S. C. (Senatus Consulto, "per decreto del Senato") era la consueta sigla apposta sui nominali in bronzo romani (sesterzi, dupondi e assi) ad indicare la competenza esclusiva del Senato Romano nelle decisioni attinenti alle emissioni di quelle monete (la monetazione in oro e in argento, che non riporta quella sigla, rientrava invece nelle competenze dirette dell'imperatore).
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