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Cizico, Diocleziano e il Genio del Popolo Romano
26.7.2018
Gent.mo dott. de Florio, vorrei un suo parere circa l'autenticità e il possibile valore di questo follis di Diocleziano:
metallo: bronzo
diametro: 26/28mm
peso: 9,7g
asse: circa ore 6
periodo: 297/299d.C.
La ringrazio e la saluto cordialmente.

fig. 1
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Roma, 29.7.2018
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Follis1, zecca di Cizico, 295-296 d. C., RIC VI 10a (pag. 580)2, indice di rarità "c"

Descrizione sommaria:
D. IMP C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG3. Diocleziano, testa laureata a destra.
R. GENIO POPV - LI ROMANI4. Il Genio del Popolo Romano, stante a sinistra, moggio sulla testa, nudo tranne che per un clamys sulla spalla sinistra, sacrifica con una patera nella mano destra e sorregge una cornucopia con la sinistra56, in esergo.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. muenzen-ritter Roman Imperial Coins, Diocletian, Follis 295-296, nearly xf Römische Kaiserzeit, Diocletianus, Follis 295-296, $127.88 Incl. 19% tax, Excl. shipping. Diocletian 284-305. AE-Follis 28 mm 295-296 Cyzicus. Laureate head right IMP C C VAL DIOCLETIANVS PF AVG / GENIO POPVLI ROMANI Genius standing left, holding patera and cornucopiae; mintmark KG. RIC 10a; nearly extremely fine. sandpatina. Additional Information: Category 1     Roman Imperial Coins. Ruler Diocletian. Reign 284-305. Denomination Follis. Material AE. Condition nearly extremely fine. Catalogue RIC 10a. Weight 8.90g. Diameter 28mm. Item Number 64250.
  2. vcoins 110.00€ Rates for: 07/27/18 Obverse: IMP CC VAL DIOCLETIANVS PF AVG. Laureate head to right. Reverse: GENIO POPVLI ROMANI. Genius standing left, modius on head, naked except for chlamys over left shoulder, holding patera from which liquid flows and cornucopiae. Mintmark KG in exergue. Excelent coin, conserving full details in both sides, a strong relief and the original silvering preserved at 80%. EF- condition. RIC VI 10a Cyzicus.  Cyzicus mint, A.D. 295-296. 9,1g - 26,5mm.
  3. coinarchives1 Roma Numismatics Ltd > E-Sale 44 Auction date: 3 March 2018. Lot number: 770 Price realized: 50GBP (Approx. 69USD / 56EUR) Lot description: Diocletian Silvered Ӕ Nummus. Cyzicus, AD 295/6. IMP CC VAL DIOCLETIANVS P F AVG, laureate head right / GENIO POPVLI ROMANI, Genius standing left, with modius on head and naked but for chlamys over left shoulder, holding patera from which liquid flows and cornucopiae; KΓ in exergue. RIC 10a. 10.11g, 27mm, 1h. Very Fine.
  4. coinarchives2 Münzzentrum Rheinland > Auction 174 Auction date: 2 September 2015 Lot number: 493 Price realized: 90€ Lot description: RÖMER RÖMISCHES KAISERREICH Bi-Follis 29/28mm (295/296) 10,02g, Cyzikus, 3. Off. (Schmaler) Kopf m. Lkr. n.r. IMP C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG / GENIO POPV-LI ROMANI Genius steht n.l.; unten KG. RIC 10a. dunkelgrüne Silbersudpatina, vz 169712 Estimate: 80€.
  5. coinarchives3 Davissons, Ltd. > E-Auction 2 Auction date: 1 August 2013 Lot number: 43 Price realized: Unsold. Lot description: Diocletian. A.D. 284-305. Æ follis. 10.54gm. 28mm. Cyzicus mint, 3rd officina. Struck circa 295-296. His laureate head right; IMP C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG / Genius standing facing, head left, holding patera and cornucopia; GENIO POPV-LI ROMANI around, KΓ in exergue. RIC VI 10a. Good Very Fine; lightly silvered green and brown patina; even light porosity, some stable green patination. Bold portrait; broad flan. Estimate: 100USD.
  6. https://mrbcoins.com/cgi-bin/lotinfo.pl?id=28740 aEF/aEF Diocletian Æ Follis / Genius $87.00. Attribution: RIC VI 10a Cyzicus Date: 295-296 AD. Obverse: IMP C G VAL DIOCLETIANVS P F AVG, Laureate head right. Reverse: GENIO POPV-LI ROMANI, Genius standing facing, head left, pouring liquor from patera in right hand and holding cornucopia in left, K Γ in exergue. Size: 27.33mm. Weight: 9.79grams. Rarity: 5 Description: A nice large follis.
  7. https://s.ecrater.com/stores/345339/5af27b43c0a17_345339b.jpg 284-305AD Roman Imperial Diocletian AE Follis Coin - Cyzicus Mint - RIC-10a. Price: $89.99 284-305AD Roman Imperial Diocletian AE Follis Coin - Cyzicus Mint - RIC-10a. You Grade. The coin pictured is the one you will receive. Item Shipped in 2x2 Coinflip. Diocletian. Æ Follis (10.6g), AD 284-305. Cyzicus, AD 295/6. IMP C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG, laureate head of Diocletian right. Reverse: GENIO POPV-LI ROMANI, Genius standing facing, head left, holding patera and cornucopiae; KG. RIC 10a. about 28mm RIC 10a Lot # 9327-K Combined shipping offered: Additional items ship free!
  8. http://images.goldbergauctions.com/php/lot_auc.php?site=1&sale=103&lot=2212 Lot 2212 Diocletian. Æ Follis (10.39 g), AD 284-305. Cyzicus, AD 295/6. IMP C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG, laureate head of Diocletian right. Reverse: GENIO POPV-LI ROMANI, Genius standing facing, head left, holding patera and cornucopiae; KΓ. RIC 10a. Fully silvered. Nearly Mint State. Estimate Value $100 - 120. Realized $59.
  9. https://www.acsearch.info/search.html?id=447640 Jean Elsen & ses Fils S.A. http://www.elsen.eu/ Auction 95 240 15.03.2008 Beschreibung: DIOCLETIEN (284-305), AE follis, 295-296, Cyzique. Droit : IMP C C VAL DIOCLETIANVS PF AVG Tête l. à droite. Revers : GENIO POPV-LI ROMANI/ KΓ Genius debout à gauche, coiffé d'un modius, tenant une patère et une corne d'abondance. Ref.: RIC 10a. 12,05g. Superbe. EF. Estimate: 100€.
  10. https://www.acsearch.info/search.html?id=33585 Classical Numismatic Group, Inc. http://www.cngcoins.com/ Beschreibung: 156930. Sold For $135. DIOCLETIAN. 286-305 AD. Æ Follis (27mm, 9.70 gm, 1h). Cyzicus mint, 3rd officina. Struck 295-296 AD. IMP C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG, laureate head right / GENIO POPV-LI ROMANI, Genius standing left, holding patera and cornucopiae; KΓ. RIC VI 10a. Near EF, dark brown patina.
Concludo osservando che, per quanto consentito da una valutazione a distanza, le caratteristiche fisiche, generali e di stile della moneta appaiono comparabili con quelle dei conî autentici d'epoca. Nel presente stato di conservazione, la moneta potrebbe valere circa 40€, come si evince dal confronto con le monete dello stesso tipo reperite nel web.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) Follis. Secondo il RIC, il peso norma dei follis della tipologia in esame è di 9,25÷10,5g mentre l'asse di conio si colloca ad ore 12 o ad ore 6. Di seguito riporto le caratteristiche fisiche dei follis della tipologia di figura tratte dai link di cui sopra:

Riferimenti Peso (g.) Diametro (mm) Asse di conio (ore)
Link1 8,90 28 -
Link2 9,1 26,5 -
Link3 10,11 27 1
Link4 10,02 28-29 -
Link5 10,54 28 -
Link6 9,79 27,33 -
Link7 10,6 28 -
Link8 10,39 - -
Link9 12,05 - -
Link10 9,70 27 1
Dalla tabella si evince che le caratteristiche fisiche del follis di figura (9,7g, 26-28mm, 6h) si presentano non difformi da quelle dei conî d'epoca di pari tipologia.
(2) L'emissione del 295-296 a cui ho ritenuto di associare la moneta in esame (categorico Ric 10a) fu seguita nel 297-299 da un'altra che lasciò immutato il tema del dritto e del rovescio (categorico Ric 12a). La distinzione tra le due emissioni, quando l'officina monetale è B, Γ, Δ, ε, è labile, essendo affidata a criteri soggettivi: secondo il Ric, infatti, nelle monete della prima emissione la testa dell'imperatore è piccola, con rilievo alto e tondello piccolo mentre nelle monete dell'emissione successiva la testa è più grande, il rilievo minore e il tondello più largo.
(3) IMPerator Caesar Caius VALerius DIOCLETIANVS Pius Felix AVGustus. Diocleziano è il "fondatore" della tetrarchia. Egli era stato acclamato imperatore il 17 novembre del 284 d.C. dalle truppe di stanza a Nicomedia, dopo l'assassinio dell'imperatore Caro, seguito, ad appena un mese di distanza da quello del figlio Numeriano, ucciso su istigazione del prefetto del pretorio Apro. Nell'occasione Diocleziano aveva prima smascherato il mandante dei due delitti e poi lo aveva ucciso con le proprie mani. Inevitabile lo scontro con Carino, figlio di Caro, imperatore legittimo per successione e nomina paterna . Nella battaglia, avvenuta nella Mesia (area danubiana), Carino fu ucciso da un ufficiale della propria guardia personale e Diocleziano, rimase unico sovrano dell'impero. Memore delle esperienze trascorse, si propose di dare un nuovo assetto allo stato romano che garantisse maggiore sicurezza e tempestività di intervento nella difesa dei traballanti confini, desse maggiore stabilità all'economia, evitasse le lotte di  successione. Perciò pensò bene di dividere il potere con un generale fidato, Marco Valerio Massimiano, che fece Cesare nel 285 e Augusto nel 286, conferendogli il governo dell'Occidente e riservando invece a sé il controllo della parte più ricca e progredita del mondo romano, l'Oriente. La neonata diarchia (governo di due) fu innanzi tutto funzionale a contrastare la minaccia delle invasioni dal nord e dalle regioni orientali. La capitale dell'Occidente fu spostata a Milano, città più prossima alle zone di frontiera e quella d'Oriente a Nicomedia (l'odierna Izmit, sul Mar di Marmara, nel versante asiatico). Ogni diarca possedeva un proprio esercito, riorganizzato come forza di intervento rapido in grado di spostarsi velocemente in tutte le zone di crisi, se necessario anche in quelle di non diretta pertinenza. Allo scopo di fornire una base ideologica a questa nuova struttura dello stato, Diocleziano stabilì una gerarchia di comando che traeva spunto dalla gerarchia celeste: Massimiano diventava pari grado di Diocleziano e suo "frater" (fratello e quindi membro della gens Valeriana cui Diocleziano apparteneva - RIC VI pag. 9) ma la sua anzianità era inferiore a quella di Diocleziano perché, mentre Diocleziano assumeva il titolo di "Iovius", cioè figlio di Giove, Massimiano quello di "Herculius", figlio di Ercole, quindi più lontano da Giove per discendenza. Nel 293, sotto la pressione degli eventi militari alle frontiere, Diocleziano decise di estendere ulteriormente il progetto di decentramento dell'impero, affiancando, ai due Augusti, due Cesari, con l'incarico di presidiare rispettivamente i confini settentrionali (Britannia e Gallia) e quelli danubiani. L'impero risultò così diviso in quattro parti (in grassetto i nomi con cui i tetrarchi vengono di solito richiamati nei manuali storici):

Caio Aurelio Valerio Diocleziano, Augusto senior, ebbe il governo diretto della Tracia, Asia ed Egitto;
Caio Galerio Valerio Massimiano fu nominato Cesare dei Balcani, Tracia esclusa e quindi subordinato a Diocleziano;
Marco Aurelio Valerio Massimiano, in qualità di Augusto junior, ebbe il governo dell'Italia, Spagna e Africa;
Flavio Valerio Costanzo (noto anche come Costanzo Cloro), fu nominato Cesare della Gallia e della Britannia e quindi subordinato a Massimiano.

Allo scopo di garantire una linea naturale di successione, Diocleziano decise che ogni Augusto, dopo 20 anni di governo, avrebbe ceduto il potere al proprio Cesare, il quale, divenuto Augusto, avrebbe a sua volta nominato un Cesare di fiducia. Questa dunque sinteticamente era, negli intenti di colui che l'aveva concepita, la tetrarchia (governo di quattro), un'organizzazione fortemente decentrata dello stato, ma non priva di unità di comando, in cui l'Augusto senior dettava il disegno politico e gli altri, Augusto junior e Cesari, provvedevano all'esecuzione, in autonomia di gestione. Con il passaggio dalla diarchia alla tetrarchia, l'ideologia del sistema si adeguò: come Diocleziano e Massimiano Erculio erano rispettivamente figli di Giove e di Ercole, così Galerio, attraverso l'istituto dell'affiliazione, lo divenne di Diocleziano  con l'appellativo di "Giovio" e Costanzo di Massimiano, con l'appellativo di "Erculio". All'uno e all'altro fu conferito il titolo di "nobilissimus Caesar", entrambi entrarono a far parte della "gens Valeriana", tutti furono vicendevolmente vincolati dalla "pietas", l'etica della gratitudine agli dei e dell'affetto per i consanguinei.
(4) GENIO POPVLI ROMANI (Al Genio del Popolo Romano). La tipologia monetale del Genio del Popolo Romano, per l'ampia diffusione in tutto l'impero, fu utilizzata da Diocleziano per sottolineare la visione ecumenica della romanità. Agli occhi della gente comune, civili e militari, il follis, la moneta di tutti i giorni della prima Tetrarchia (in contrasto con gli antoniniani coniati precedentemente con tipologia continuamente mutevole), era associata all'idea della singolarità dell'essere romani e della solidità della valuta (un po' come il dollaro ai giorni nostri).
(5) La stessa tipologia di figura fu battuta dalla zecca di Cizico nel nome di tutti e quattro i Tetrarchi in carica nel 295-296 d. C.:
  • I IMP C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG/GENIO POPVLI ROMANI
  • IMP C M A MAXIMIANVS P F AVG/GENIO POPVLI ROMANI (RIC VI 10.b, v. link)
  • FL VAL CONSTANTIVS NOB CAES/GENIO AVGG ET CAESARVM NN (RIC VI 9a, v. link)
  • GAL VAL MAXIMIANVS NOB CAES/GENIO AVGG ET CAESARVM NN.ì (RIC VI 9b, v. link).
(6) Il segno di zecca KΓ si compone di due parti:
* la lettera K (la città sede della zecca aveva il nome di Κύζικος in greco antico, vedi mappa sottostante, di qui il nominativo di zecca K);
* la lettera Γ, corrispondente al numero greco 3, ad identificare la terza delle quattro officine al tempo attive nella zecca.

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