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Augusto, dupondio di T. Crispino Sulpiciano
12.10.2018
..da S.P.Q.R Coins - Monete Antiche.
Che moneta é?
fig. 1
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Roma, 22.10.2018
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Dupondio1, zecca di Roma, 18 a. C., RIC I 334 (pag. 66), BMC I 184 (pag. 37), Cohen I 505 (pag. 137), indice di rarità "C"

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. AVGVSTVS/TRIBVNIC/POTEST2 su tre righe entro corona di quercia affiancata da due rami d'alloro.
R. S C grande al centro3. T CRISPINVS SVLPICIANVS III VIR AAAFF4, attorno, lungo il bordo. Bordo perlinato.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. http://www.britishmuseum.org/collectionimages/AN00636/AN00636002_001_l.jpg British Museum: 1904,0203.107 Collezione British Museum Asse 11.00 Peso 12.73.
  2. http://davy.potdevin.free.fr/2%20Roman%20coins%20I%20Augustus%20to%20Vitellius/1-augustus/ric334.jpg Æ Dupondius (10.9g, 7h). Rome mint. T. Quinctius Crispinus Sulpicianus, moneyer. Struck 18 BC. AVGVSTVS / TRIBVNIC / POTEST in three lines within oak wreath. Rev. T CRISPINVS SVLPICIANVS III VIR AAAFF around large S C. RIC I 334; BN 254. About EF. British Museum.
  3. https://www.acsearch.info/search.html?id=1724565 Auction 15 5127 22.10.2013 Description: Augusto. Dupondio. 18 d.C. Rev.: T. CRISPINVS SVLPICIANVS III. VIR. A. A. A. F. F. alrededor de S. C. RC-1669. Ae. 7,07gr. MBC-.
  4. https://www.acsearch.info/search.html?id=1716937 Gorny & Mosch Giessener Münzhandlung http://www.gmcoinart.de/ Auction 216 2925 15.10.2013 Description: RÖMER RÖMISCHE KAISERZEIT Augustus, 27 v. Chr. - 14 n. Chr. AE Dupondius (12,18g). 18 v. Chr. Mzst. Rom. Münzmeister T. Quinctius Crispinus Sulpicianus. Vs.: AVGVSTVS / TRIBVNIC / POTEST im Eichenlaubkranz. Rs.: T CRISPINVS SVLPICIANVS IIIVIR AAAFF / SC. RIC 334; RR! Grüne Patina, ss-vz.
  5. britishmuseum Weight: 10.9g. Die-axis: 7 o'clock.
  6. https://www.ma-shops.com/wallinmynt/item.php?id=8038&lang=en 85€ Grade: VF Catalog: RIC 334 Rome. T. Quinctius Crispinus Sulpicianus. Vs.: AVGVSTVS / TRIBVNIC / POTEST im Eichenlaubkranz)(T CRISPINVS SVLPICIANVS IIIVIR AAAFF / S.C . 29mm, 14g. Brown-green toning, some roughness, rare // Braun-gruene Pastina, leicht Korrossion, sehr selten.
  7. https://www.artemideaste.com/auction/view/299/64 Lot 64: Augustus (27 v.Chr.-14 n.Chr.). Dupondius, T. Quinctius Crispinus Sulpicianus, 18 v. Chr. Vs. AVGVSTVS TRIBVNIC POTEST. Kranz. Rs. T CRISPINVS SVLPICIANVS IIIVIR AAAFF.SC. RIC 334. AE. 11g 26mm. s.sch. Base d'asta €90.
  8. http://www.ancientcoins.ca/RIC/RIC1/Augustus/RIC334.jpg AE dupondius - RIC I, 334 Augustus. 27 BC-AD 14. Æ dupondius. Rome mint. Struck 18 BC. T. Quinctius Crispinus Sulpicianus, moneyer. AVGVSTVS/TRIBVNIC/POTEST in three lines within oak wreath / T CRISPINIVS SVLPICIANVS IIIVIR AAAFF, large S • C. R2.
Concludo osservando che, per quanto è dato di osservare dalle immagini pervenute, la moneta sembra presentarsi non difforme per stile dagli esemplari autentici di cui ai link sopra menzionati. Per completezza d'indagine sarebbe stato opportuno disporre di elementi certi sulle caratteristiche fisiche della moneta (peso, diametro, asse di conio) e di foto di migliore qualità e dettaglio. Il valore venale del campione in esame nel presente stato di conservazione è di pochi euro.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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(1) Dupondio. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche delle monete della tipologia di figura  tratte dai link di cui sopra:

Riferimenti Peso(g) Asse di conio(h) Diametro(mm)
Link01 12,73 11 -
Link02 10,9 7 -
Link03 7,07 - -
Link04 12,18 - -
Link05 10,9 7 -
Link06 14 - 29
Link07 11 - 26
In assenza delle caratteristiche fisiche della moneta in esame non sarà possibile svolgere un esame comparativo con le monete autentiche del periodo.
(2) AVGVSTVS TRIBUNICia POTESTate. Il riferimento ai poteri di tribuno nella monetazione fu introdotto da Augusto a partire dal 23 a. C. (v. BMC pag. xcv). La titolatura del dritto è inserita all'interno di una corona di quercia (detta anche corona civica). Riprendo da Augustus - Res Gestae il seguente brano: "In consulatu sexto et septimo, postquam bella civilia exstinxeram, per consensum universorum potitus rerum omnium, rem publicam ex mea potestate in senatus populique Romani arbitrium transtuli. Quo pro merito meo senatus consulto Augustus appellatus sum et laureis postes aedium mearum vestiti publice coronaque civica super ianuam meam fixa est et clupeus aureus in curia Iulia positus, quem mihi senatum populumque Romanum dare virtutis clementiaeque et iustitiae et pietatis caussa testatum est per eius clupei inscriptionem." (Durante il mio sesto e settimo consolato [e dunque, secondo BMC, nel 28-27 a.C.], dopo aver posto fine alle guerre civili, e avere per consenso unanime assunto il potere assoluto, ho passato la cosa pubblica sotto il controllo del Senato e del Popolo Romano. Come riconoscimento di questo mio atto meritorio, per decreto del Senato, sono stato nominato Augusto e, con cerimonia pubblica, le porte della mia casa sono state adornate di allori e una corona civica è stata scolpita sulla mia porta e lo scudo d'oro, che il Senato e il Popolo Romano mi hanno dato in riconoscimento del mio coraggio, clemenza, senso della giustizia e religiosità, è stato posto nella Curia Julia, come testimonia l'iscrizione sullo stesso scudo).
(3) SC. Tra le novità introdotte da Augusto nella monetazione è da ricordare l'attribuzione al Senato della responsabilità delle emissioni monetali in bronzo; ogni emissione ènea riportava perciò sul rovescio la sigla SC (Senatus Consulto, "per decreto del Senato"). La monetazione d'oro e d'argento, che era priva della sigla SC, rientrava nella competenza diretta dell'imperatore. La monetazione in bronzo augustea con SC grande al centro e il nome del monetiere lungo il bordo presenta le seguenti caratteristiche essenziali:
Nominale
Dritto
Rovescio
Lega
Tipologia Leggenda Tipologia Leggenda
Sesterzio (v. link) Corona di quercia tra 2 rami di alloro OB CIVIS SERVATOS su tre righe SC al centro Nome del monetiere lungo il bordo Oricalco
Dupondio (v. link) Corona di quercia tra 2 rami di alloro AVGVSTVS TRIBUNIC POTEST su 3 righe SC al centro Nome del monetiere lungo il bordo, spesso abbreviato Oricalco
Asse (v. link) Testa di Augusto nuda a d. (più di rado a s.) (a) CAESAR AVGVSTVS TRIBVNIC POTEST (b) sul bordo SC al centro Nome del monetiere lungo il bordo, spesso abbreviato  Rame
(a) Gli assi della serie "trionfale" (7 a.C.) costituiscono un caso a sé, con la testa di Augusto a s. e dietro una piccola Vittoria.
(b) Gli assi più tardi del regno allungano la titolatura imperiale che, combinando IMP come prenome con IMPXX come cognome, si estende anche sul rovescio della moneta.
In considerazione delle caratteristiche del dritto e del rovescio della moneta in esame, si può dire con certezza che il nominale in esame appartenga alla categoria dei dupondi.
(4) T CRISPINVS SVLPICIANVS III VIR AAAFF. In una data che alcuni studiosi fanno risalire al 289 a.C., altri al 269 a.C. (v. link), il senato romano creò l’ufficio dei tresviri monetales, il cui titolo per esteso, IIIVIRAAAFF significava "Tresviri, Auro, Argento, Aere, Flando, Feriundo". I tre membri dell'ufficio (detti perciò III viri) avevano il compito di emettere moneta fusa (flando) o coniata (feriundo), ma erano responsabili anche della fusione dei lingotti da cui ricavare i tondelli monetali, oltre che della garanzia sul controllo della lega, del peso delle monete battute e dell’incisione dei coni. I tresviri erano di solito scelti tra i giovani senatori agli inizi della carriera politica e duravano in carica di massima per un anno. Come riporta Elena Baldi (v. link) nella sua tesi in dottorato, "si è a conoscenza del fatto che i magistrati monetali furono aumentati a quattro da Cesare; sotto il dominio di Augusto il collegium dei monetales ristabilì il numero a tre, per essere nuovamente rettificato a quattro a partire dal 5 a.C.. Le ultime monete sulle quali vennero apposti i nomi dei tresviri furono coniate nell’anno 4 a.C. Da allora in poi solo il nome dell'imperatore poté figurare sulle monete. Secondo il Ric, nel 18 a.C. operarono, come magistrati monetali, Q. Aelius Lama, C Marcius Censorinus, T Quinctius Crispinus Sulpicianus, che emisero monete di uguale tipologia ma diversa leggenda del rovescio:
* Q. Aelius Lamia proveniva da Formia, la sua famiglia era di rango senatoriale dal 45 a.C.. Il monetiere potrebbe essere stato amico del poeta Orazio (v. link).
* C(aius) Marcius Censorinus apparteneva alla nobiltà romana ed era figlio di Lucius Marcius Censorinus, console nel 39 a.C. Fu legato di Cesare nella provincia d'Asia Minore nel 13/12 a.C. e console suffetto l'8 a.C. insieme a Gaius Asinius Gallus Saloninus, anch'egli a suo tempo tresviro. La sua elezione fu offuscata da accuse di brogli elettorali sulle quali Augusto si rifiutò di intervenire. Nel 3 a.C. fu proconsole d'Asia dove morì probabilmente nello stesso anno. In Asia fu onorato con l'erezione di una statua ed in suo onore furono organizzati giochi detti Censorineia.
* Titus Quinctius Crispinus Sulpicianus era di Roma e apparteneva ad una famiglia patrizia. Fu console ordinario nel 9 a.C., ebbe come collega nel consolato Nero Claudius Drusus, figlio adottivo di Augusto. Velleio Paterculo si espresse molto negativamente su di lui definendolo inutile e provocatore. La sua carriera si concluse nel 2 a.C. quando fu esiliato e messo a morte probabilmente poiché implicato nello scandalo dell'adulterio di Giulia, la figlia di Augusto.
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