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10 cent. di Vittorio Emanuele II Re d'Italia
22.11.2018
30mm 9,47g 6h.
fig. 1
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Roma, 26.11.2018
Egregio Lettore, 
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

AE1, zecca di Birmingham2, 1867, W-VE2/4, rarità "C".

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque illeggibili):
D. Testa del Re a sinistra, intorno VITTORIO EMANUELE II RE D'ITALIA3. Sotto il collo, FERRARIS4.
R. Festone di rami di alloro e di rovere. All'interno, su tre righe,
10/CENTESIMI/18675. H in esergo6.
Taglio liscio.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. https://www.kijiji.it/annunci/collezionismo-e-fai-da-te/reggio-calabria-annunci-taurianova/moneta-argento-francia-1877/123203246 10 centesimi Vittorio Emanuele II 1867 H 10€.
  2. ebay1 10 Centesimi Vittorio Emanuele II° - 1866 in Rame Zecca H - BB -nr 106, 30,00€.
  3. ebay2 Regno Vittorio Emanuele II – 10 centesimi 1867H – Birningham 1,99€.
  4. ebay3 Regno Vittorio Emanuele II – 10 centesimi 1867H – Birningham.
  5. https://www.moneystamps.it/1867-10-centesimi-zecca-birmingham-vittorio-emanuele-ii-bb-vittorio-emanuele-ii-10-cent 1867 - 10 CENTESIMI ZECCA BIRMINGHAM VITTORIO EMANUELE II BB 1867 - 10 Centesimi Zecca Birmingham Vittorio Emanuele II BB. Piccole macchie verdi dovute al metallo, Rame, Diametro: 30mm. Peso: 10 Gr. 8,00€.
Per quanto consentito da una valutazione a distanza la moneta appare autentica. Il suo valore venale nel presente stato di conservazione è stimabile in non oltre 10€.

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Note:
(1) AE Il tondello da 10 centesimi del primo re d'Italia fu battuto con le seguenti caratteristiche fisiche: materiale, lega di rame 960‰ e stagno 40‰; diametro: 30mm; peso: 10g; asse di conio: 6h. Le caratteristiche fisiche della moneta di figura (30mm 9,47g 6h) rientrano pertanto nello standard dell'epoca..
(2) Successivamente all'unificazione dell'Italia, vi fu una necessità impellente di inondare la penisola di monete. Le zecche italiane, impegnate prevalentemente nella produzione di monete d'oro e d'argento, non potevano materialmente soddisfare tutta la domanda, motivo per cui si diede mandato di coniare monete da 10 centesimi, oltre che a Milano, Napoli e Torino, anche ad alcune zecche straniere (Parigi, Birmingham, Strasburgo e Bruxelles). A dispetto delle date indicate sulle monete, Strasburgo operò tra il 1863 e il 1866, Parigi tra il 1866 e il 1868, Bruxelles nel 1868 e Birmingham tra il 1866 e il 1894. La moneta di figura fu battuta dalla zecca di Birmingham nel 1867 ed è considerata comune (C); la tiratura della zecca fu di 50 milioni di pezzi (v. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VE2/4).
(3) Riprendo dal sito http://it.wikipedia.org/wiki/Regno_d'Italia le seguenti note sintetiche relative al Regno d'Italia: "Con la prima convocazione del Parlamento italiano del 18 febbraio 1861 e la successiva proclamazione del 17 marzo, Vittorio Emanuele II è il primo re d'Italia nel periodo 1861-1878. Nel 1866, a seguito della Terza guerra di indipendenza, vengono annessi al regno il Veneto e Mantova sottratti all'Impero Austro-Ungarico. Nel 1870, con la presa di Roma, al regno viene annesso il Lazio, sottraendolo definitivamente allo Stato della Chiesa. Roma diventa ufficialmente capitale d'Italia (prima lo erano state in ordine Torino e Firenze )". La proclamazione del regno d'Italia introduce un'innovazione nella monetazione; a partire dal 1861 (v. in proposito, http://www.ilmarengo.com/italia/regno/vittorioemanuele2c.htm), nelle nuove monete l'immagine di Vittorio Emanuele II si accompagna con la titolatura:

  • VITTORIO EMANUELE II RE D'ITALIA sul dritto, per la monetazione in rame nei tagli da un centesimo prima e poi da 2, 5 e 10 centesimi;
  • VITTORIO EMANUELE II sul dritto e REGNO D'ITALIA sul rovescio, per la monetazione in argento nei tagli da 5 lire, seguita successivamente dai tagli inferiori da 20 e da 50 centesimi e da 1 e 2 lire;
  • VITTORIO EMANUELE II sul dritto e REGNO D'ITALIA sul rovescio, per la monetazione in oro nei tagli da 5, 10, 20 lire. Si noterà che la moneta d'argento da 5 lire pesava 25 g, mentre quella d'oro, dello stesso valore facciale, pesava 1,61g, nel pieno rispetto perciò del rapporto di scambio tra oro e argento, fissato dalla Francia sessanta anni prima in 1:15,5 e mantenuto dallo stato sabaudo dopo la caduta di Napoleone.
Per una biografia di Vittorio Emanuele rimando alla voce relativa del sito http://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Emanuele_II.
(4) Giuseppe Ferraris (poco leggibile nel dritto, sotto il collo), era al tempo l'incisore capo della zecca di Torino (v. http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Ferraris) essendo succeduto ad Amedeo Lavy nell'incarico.
(5) Il nominale da 10 centesimi, detto anche Palancone o Soldone, fu battuto dalle zecche indicate nella nota (2).
(6) La lettera in esergo identifica la zecca di emissione: il segno H è associabile alla zecca di Birmingham, M si riferisce a Milano, T a Torino, N a Napoli, OM a Strasburgo, Parigi è senza segno, il segno di Bruxelles è ignoto.
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