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Denario, Elagabalo e la Libertas di Augusto
20.12.2019
Buona sera, le chiederei il suo parere anche per questa moneta.
L'imperatore é Elagabalo.
Il peso é 2,942 e il diametro 1,76.
Grazie.
Buona serata
 fig. 1
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Roma, 22.12.2019

Egregio Lettore,
riporto di seguito gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Denario1, zecca di Roma, 219-222 d. C., RIC IV/II 107 (pag. 35), BMC V 219 (pag. 563), Cohen IV 92 (pag. 333), indice di rarità: "c"

D. IMP ANTONINVS PIVS AVG2. Elagabalo, testa laureata a destra, busto drappeggiato, visto da dietro.
R. LIBERTAS AVG3. La Libertas di Augusto, stante a sinistra, sorregge con la mano destra un pileo e con la sinistra uno scettro. Stella a sinistra in alto nel campo.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati

  1. Colleconline AR Denarius. O/ IMP ANTONINVS PIVS AVG, Bust laureate draped r. R/ LIBERTAS AVG, Libertas standing l., holding pileus and sceptre. Star in field. RIC 107 2.47g.
  2. Vcoins Elagabalus AR Denarius. Rome Mint 218-222 AD. Obverse: IMP ANTONINVS PIVS AVG, laureate, draped and cuirassed bust to right, seen from behind. Reverse: LIBERTAS AVG, Libertas standing left, holding pileus and sceptre; in right field, star. References: RIC 107. Size: 20mm, 3.31g. Numismatic Notes: Good VF with a spectacular portrait of one of Rome's worst emperors!
  3. https://www.ma-shops.com/cdma/item.php?id=33840 90€ Denarius Roma Coin, Elagabalus, Roma, Silver, RIC:107 AU(50-53) Conservazione: AU(50-53) Materiale: argento. Peso: 2.71g. Coin, Elagabalus, Denarius, Roma, AU(50-53), Silver, RIC:107.
  4. ebay Approximately US $72.90 Coin, Elagabalus, Denarius, 218-222, Rome, AU(50-53), Silver, RIC:107 COIN CONDITION AU(50-53). COMPOSITION Silver. DIAMETER 20. MINT NAME Rome. YEAR 218-222. WEIGHT 3.09g.
  5. coinarchives Leu Numismatik AG > Web Auction 10 Auction date: 7 December 2019. Lot number: 1295- Price realized: 40 CHF (Approx. 40 USD / 36 EUR) Lot description: Elagabalus, 218-222. Denarius (Silver, 20mm, 3.10g, 7h), Rome, 220-222. IMP ANTONINVS PIVS AVG Laureate and draped bust of Elagabalus to right, seen from behind. Rev. LIBERTAS AVG Libertas standing front, head to left, holding pileus in her right hand and cornucopiae in her left; in field to left, star. BMC 222. Cohen 92. RIC 107. An attractive example with a charming portrait. Nearly extremely fine. Starting Price: 25 CHF.
  6. coinarchives Classical Numismatic Group > Electronic Auction 457 Auction date: 4 December 2019 Lot number: 334. Price realized: 130 USD  (Approx. 117 EUR) Lot description: Elagabalus. AD 218-222. AR Denarius (19mm, 3.30g, 6h). Rome mint. Struck AD 220-221. Laureate and draped bust right / Libertas standing left, holding pileus and vindicta; star to right. RIC IV 107; Thirion 272; RSC 92. Lightly toned. In NGC encapsulation, 4285665-004, graded MS, Strike: 5/5, Surface: 4/5. Ex Berk BBS 106 (20 January 1999), lot 546. Estimate: 100 USD.
  7. https://assets.catawiki.nl/assets/2019/5/15/9/b/c/9bc5ad34-e1c3-4eda-983e-2d26ef3e2b8e.jpg
    https://assets.catawiki.nl/assets/2019/5/15/8/6/b/86bc97ad-2434-49cd-9594-9ca499cf768c.jpg BB (Bellissimo) Paese: Impero romano Valuta: AR Denarius, Anno / Periodo e Variazione: Elagabalus (AD 218-222) - LIBERTAS AVG. Metalli preziosi: Argento Condizioni: BB (Bellissimo). AR Denarius, Elagabalus (AD 218-222). Obv. IMP ANTONINVS PIVS AVG, Laureate and draped bust right, horned. Rev. LIBERTAS AVG, Libertas standing left, holding pileus and sceptre; RIC IV 107. 2,7g.
  8. comptoir 80.00€ Elagabal (218-222), Denier, Rome, Avers: buste lauré et drapé d'Elagabal à droite, tête barbue, Revers: la Liberté drapée, debout de face, la tête tournée à gauche, tenant le pileus de la main droite et une corne d'abondance de la main gauche, étoile dans le champ à gauche. RIC 107 Mint: Roma Quality: VF. Metal: Silver. Weigth 2.68g.
  9. http://www.numismeo.com/en/roman-empire/466-denier-d-elagabale.html Elagabalus denarius (ref. Numismeo 466) Reference RIC.107 / C 92 / Sear 7523 Elagabalus (218/222) Weight 2.59g Diameter 19.2mm Metal Silver Condition Unc. Date220/221 Price 95,00€ Description Obverse Laureate and draped bust right Obverse legend IMP ANTONINUS PIUS AVG Reverse Libertas standing left, holding piles and rod, star in field. Reverse legend LIBERTAS AVG.
  10. eapuhpbxstyle [#33841] Elagabalus, Denarius, Roma, EF(40-45), Silver, RIC #107, 2.68 Model: TEZ-fnc-195520 Availability: In stock $80.00
Concludo osservando che, per quanto consentito da una valutazione a distanza, le caratteristiche fisiche, generali e di stile della moneta di figura appaiono non difformi da quelle dei conî autentici del periodo. Se autentica, il valore venale della moneta nelle presenti condizioni, potrebbe stimarsi in c. 50€.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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(1) Secondo BMC, il peso del denario d'epoca era di c. 2,98 g. (media su 174 esemplari) mentre l'asse di conio era indifferentemente ad ore 0 o ad ore 6. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei denari della tipologia di figura tratte  dai link sopra citati:

classificazione
peso
(g)
diametro
(mm)
asse di conio
(ore)
link 01 2,47 - -
link 02 3,31 20 -
link 03
2,71 - -
link 04
3,09 20 -
link 05 3,10 20 7
link 06
3,30 19 6
link 07 2,7 - -
link 08
2,68 - -
link 09
2,19 19,2 -
link 10
2,68 - -
Dalla tabella si evince che le caratteristiche fisiche del denario di figura (2,942g, 17,6mm, 0h) rientrano nei margini di variabilità dei denari d'epoca di pari tipologia reperiti nel web.
(2) IMP ANTONINVS PIVS AVG (IMPerator ANTONINVS PIVS AVGvstvs). L'utilizzo di IMP (imperator) come praenomen è inteso ad enfatizzare il fondamento militare del potere del sovrano. Il titolo di "Pius", caratteristico di Antonino Pio, fu mutuato dai suoi successori che prendono perciò il nome di "Antonini". Elagabalo in particolare fu "Pivs" nelle ultime emissioni romane e "Pivs Felix" su alcune di quelle orientali. La particolare leggenda del dritto ascrive la moneta ad un periodo di emissione compreso tra il 220 e il 222 d.C., forse addirittura al 219, quando il sovrano si spostò a  Roma dalla Siria.
Interessante storia quella di Vario Avito Bassiano, detto Elagabalo (o Eliogabalo) dal nome del dio Elagabal (o El_Gabal) di cui era sacerdote. Dovette la sua ascesa alla nonna materna, Giulia Mesa, sorella dell'imperatrice Giulia Domna, moglie dell'imperatore Settimio Severo, della cui vita si è accennato in altra pagina di questo sito (cliccare qui). Si ricorderà che Giulia Domna, dopo l'assassinio del figlio Caracalla ad opera del prefetto pretorio Marco Opellio Macrino, era stata esiliata con tutta la famiglia ad Emesa, sua città natale e, non sopportando la nuova condizione, si era lasciata morire di fame. Dopo la morte di Caracalla, Macrino era stato immediatamente elevato al soglio imperiale ma non aveva saputo soddisfare le aspettative di chi l'aveva appoggiato nell'ascesa, in primo luogo l'esercito. Una sfortunata campagna militare contro i Parti, seguita da una pace comprata a peso d'oro, creò presto un clima di sedizione di cui approfittò Giulia Mesa la quale, vantando dalla sua parte la tradizione di prodigalità dei Severi e di Caracalla e valendosi delle sue immense ricchezze, complottò con gli ambienti militari convincendoli ad appoggiare l'elevazione del nipote Vario Avito Bassiano. Bassiano divenne imperatore assumendo il nome di Marco Aurelio Antonino che era stato anche quello di Caracalla e quello di Commodo prima di lui. Macrino fu sconfitto sotto Antiochia, poi catturato e ucciso mentre fuggiva in occidente. Lasciata Emesa, Elagabalo non abbandonò i doveri sacerdotali. Il senato fu costretto ad accogliere nel pantheon romano «l'invitto dio sole Elagabalo», di cui sommo sacerdote era lo stesso imperatore. Al nuovo dio fu elevato un tempio vicino al palazzo imperiale sul Palatino, dove fu trasferito l'altare della dea Vesta insieme ad altre reliquie sacre dello Stato romano. Questo fatto dimostra non solo la stravaganza dell'imperatore, ma anche la servilità del senato; esso svela pure che in Italia e nelle regioni orientali dell'Impero si erano diffuse in quell'epoca varie credenze e culti orientali che avevano creato una variegata mescolanza religiosa. Questo sincretismo religioso creò la base sulla quale proprio a quel tempo cominciò rapidamente a diffondersi il cristianesimo. Tuttavia la svolta decisiva di apertura verso l'Oriente non poté non determinare la protesta di vasti circoli sociali. L'opposizione alla politica orientale di Elagabalo fu rafforzata dal malcontento determinato dalla condotta del giovane imperatore e della cricca di corte. È vero che, al riguardo, a Roma non rimaneva molto di che meravigliarsi, ma ciò che succedeva alla corte di Elagabalo superava qualsiasi misura di impudenza. Nonostante la giovane età, l'imperatore era estremamente corrotto. Egli era un pervertito sessuale; le scene di dissolutezza che si svolgevano sul Palatino superavano di gran lunga le orge di Caligola, Nerone e Commodo. Le persone più vicine all'imperatore, la madre Semia, il favorito Ierocle, il prefetto di Roma Fulvio, il ministro delle finanze Eubulo e altri dissipavano apertamente il denaro dello Stato e si permettevano inauditi abusi. La nonna di Elagabalo, Giulia Mesa, che all'inizio dirigeva tutti gli affari di Stato, comprese presto che la sua « creatura » era assolutamente incorreggibile e che non solo sarebbe stata incapace di consolidare la dinastia, ma al contrario l'avrebbe inevitabilmente rovinata. Perciò ella convinse Elagabalo ad adottare il cugino Alessandro, figlio di Mamea (la più giovane delle figlie di Giulia Mesa), e a proclamarlo Cesare. Subito dopo Elagabalo, allora diciottenne, insieme a sua madre Giulia Semia e a tutta la loro cricca (inizio del 222) furono uccisi dai pretoriani. Gli elementi biografici sul regno di Elagabalo sono stati tratti dal Kovaliov.
LIBERTAS AVG (LIBERTAS AVGusti) La Libertas di Augusto. La Libertà è spesso rappresentata nelle vesti di una figura femminile stante che sorregge l'asta ed il pileo (pronuncia pìleo). Secondo la tradizione, al momento di venire affrancato, lo schiavo veniva dal padrone toccato con un bastone, denominato "rudis" o "vindicta" e riceveva in dono il pileo, berretto di lana a forma piramidale, simbolo, di libertà (v. link). Il messaggio politico suggerito da questa moneta è che "sono le speciali qualità dell'imperatore rappresentato sul rovescio ad assicurare ai cittadini un regime non dispotico di libertà".
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