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Roma, denario, Macrino e Giove Protettore
10.2.2020
Egregio Sig. De Florio,
vorrei sottoporle una moneta da valutare:
peso: 3.2g;
diametro: 18mm;
asse di conio: 6h;
colore: ARGENTO;
materiale: non ferroso;
dovrebbe trattarsi di Macrino. Il riflesso rosso dipende dalla stoffa di velluto rosso sotto la moneta. Autorizzo l'uso incondizionato delle foto inviate.
La ringrazio e la saluto sentitamente.
fig. 1
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Roma, 11.2.2020
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Denario1, zecca di Roma, 217-218 d. C., RIC IV/II 76 (pag. 10), BMC V 20 (pag. 498), Cohen IV 37 (pag. 293), indice di rarità "C".

Descrizione sommaria:
D. IMP C M OPEL SEV MACRINVS AVG2. Macrino, busto laureato e corazzato a destra.
R. IOVI CONSERVATORI3. Giove, nudo, stante a sinistra con drappeggio sopra il braccio sinistro, sorregge con la mano sinistra uno scettro e con la destra un fulmine. Alla sua destra, Macrino piccolo.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. https://www.ma-shops.com/an/item.php?id=8&lang=it Conservazione: EF / EF- Obverse: IMP C M OPEL SEV MACRINVS AVG. Laureate and cuirassed bust right. Reverse: IOVI CONSERVATORI. Jupiter standing left, holding sceptre and thunderbolt; small figure of Macrinus standing to left. Precious denarius of this scarce emperor, in EF/EF- condition, conserving absolutely full details in both sides, including an excellent portrait of Macrinus. For demanding collectors. RIC IV-2 76. Rome mint, A.D. 217. 2,56g - 20mm. Prezzo 255,00€.
  2. catawiki Paese: Italia. Metalli preziosi: Argento. Condizioni: SPL (Splendido). 036- Roman Imperial - Macrinus - AR Denarius, 217 AD - Rome mint - RIC.76. IMP C M OPEL SEV MACRINVS AVG, laureate, cuirassed bust right / IOVI CONSERVATORI, Jupiter standing left with thunderbolt & sceptre; before him small figure of Macrinus. Composition: Silver, weight: 2.71g. diameter: 20mm. Excellent coin. Offerta vincente: 280€.
  3. vcoins Macrinus, Denarius, Rome, 217 AD, , Silver, RIC:76 laureate, cuirassed bust right. Jupiter standing left with thunderbolt & sceptre; before him small figure of Macrinus. IMP C M OPEL SEV MACRINVS AVG. IOVI CONSERVATORI. Superb quality, silver, denarius 19mm RIC 76. 280.00€.
  4. https://www.deamoneta.com/auctions/view/433/345 Macrinus (217-218). AR Denarius. Obv. IMP C M OPEL SEV MACRINVS AVG. Laureate and cuirassed bust right. Rev. IOVI CONSERVATORI. Jupiter, nude with drapery on left arm, standing left, holding thunderbolt and sceptre; before him stands small figure of Macrinus. RIC 76. C. 37. AR. 3.23g. 19.00mm. About EF. Prezzo di partenza: 150€. Numero di offerte:. Lotto chiuso. Non venduto.
  5. https://www.deamoneta.com/auctions/view/392/255 Macrinus (217-218). AR Denarius, 217 AD. Obv. IMP C M OPEL SEV MACRINVS AVG. Laureate and cuirassed bust right. Rev. IOVI CONSERVATORI. Jupiter standing facing, head left, holding thunderbolt and sceptre; cloack over both arms; on left, small figure of Macrinus standing right. RIC 76. AR. 3.22g. 19.30mm. EF. Prezzo di partenza: 150€ . Osservato da: 4. Numero di offerte: 2. Lotto chiuso. Prezzo di vendita: 160€.
  6. https://www.biddr.ch/auctions/numismatiknaumann/browse?a=614&l=630035 Risultato 140€. 4 offerte. Prezzo iniziale 80€. Stima 100€. Descrizione: MACRINUS (217-218). Denarius. Rome. Obv: IMP C M OPEL SEV MACRINVS AVG. Laureate and cuirassed bust right. Rev: IOVI CONSERVATORI. Jupiter standing left, holding thunderbolt and sceptre; to left, small figure of Macrinus standing left. RIC 76 var. (younger features). Condition: Very fine. Weight: 2.22g. Diameter: 20mm.
  7. wannenes 1076. MACRINUS. DENARIUS, 217-218 AD. VF+. Circa 217-218 d.C. Argento, 2,77g. BB+. D: IMP C M OPEL SEV MACRINVS AVG, busto laureato e corazzato a destra. R: IOVI CONSERVATORI, Giove stante a sinistra con fulmine e scettro; davanti piccola figura di Macrino. Estimate € 250 - 350.
  8. Ritter Monete imperiali romane, Macrinus, Denarius, buona vf. Impero romano, Macrinus, Denarius, ss +. $219,38. Macrinus 217-218. Denario 19mm Roma. Busto laureato e corazza a destra IMP CM OPEL SEV MACRINVS AVG / IOVI CONSERVATORI Giove in piedi a sinistra, con fulmine e scettro, accanto a lui piccola figura di Macrinus. RIC 76; bene molto bene. catalogo RIC 76. peso 2,32g.
  9. https://www.ebay.com/itm/333510079689 Starting bid:US $269.99 AD 217-218 NGC AU Macrinus Roman Empire AR Denarius, Short Beard, Jupiter RevUp for sale is an AD 217-218 Macrinus (Short Beard) Roman Empire AR Denarius that is NGC certified AU and has the Jupiter and small figure of emperor on the reverse. It has a Strike of 5/5, a Surface of 3/5 and weighs 3.30g. It is amazing that even after so many centuries, you can still find such nice examples of ancient coins.
Concludo osservando che la moneta in esame presenta caratteristiche fisiche, generali e di stile che non si discostano da quelle dei denari d'epoca. Nello stato in cui si trova, il suo valore venale non dovrebbe, a mio avviso, superare i 50,00€.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) Denario (argento). Il peso del denario di Macrino viene stimato da BMC in 3,13g (media su 44 monete). Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei denari della tipologia di figura presenti nei link sopra indicati:

Riferimenti Peso(g.) Asse di conio (h) Diametro(mm)
Link1 2,56 - 20
Link2 2,71 - 20
Link3 - - 19
Link4 3,23 - 19
Link5 3,22 - 19,30
Link6 2,22 - 20
Link7 2,77 - -
Link8 2,32 - 19
Link9 3,30 - -
Dalla tabella si evince che le caratteristiche fisiche del denario di figura (3,20g, 18mm, 6h) rientrano nei margini di variabilità delle monete d'epoca di pari tipologia.
(2) IMP C M OPEL SEV MACRINVS AVG (IMPerator Caesar Marcus OPELlius SEVerus MACRINVS AVGustus). Traggo dal portale della Treccani (v. link) le seguenti note riguardanti questo imperatore: "Macrino (lat. M. Opellius Macrinus). - Imperatore romano (n. Cesarea, Mauretania, 164 d. C. - m. 218); ... fu nominato nel 213 prefetto del pretorio da Caracalla, di cui nel 217 causò la morte organizzando una congiura in seguito alla quale fu proclamato imperatore dall'esercito e ottenne anche il riconoscimento del senato. Non si recò mai né a Roma né in Italia. Continuò tra il 217 e il 218 la guerra coi Parti, ma dopo la battaglia di Nisibi trattò la pace. La sua politica di economia nell'amministrazione imperiale provocò malcontento nell'esercito: di ciò approfittò Eliogabalo per candidarsi al soglio imperiale. Abbandonato dai soldati, Macrino dovette fuggire da Antiochia, dove risiedeva, ma fu raggiunto e ucciso."
Per inquadrare meglio il contesto storico che vide il passaggio da Caracalla a Elagabalo (o Eliogabalo) mi pare opportuno citare lo storico Guido Clemente (v. Guida alla Storia Romana): "...Ciò che segnò la fine di Caracalla fu la sua megalomania ... Caracalla si impegnò in una guerra ambiziosa contro i Parti .. L'esito fu disastroso, e l'imperatore che doveva il trono ai soldati ne perdette l'appoggio: il suo prefetto del pretorio, Macrino, ne decise l'uccisione a Carre .. Opelio Macrino era però di estrazione equestre ... la sua proclamazione all'impero incontrò le resistenze del Senato, non disposto a cedere una prerogativa così essenziale .. e in definitiva [quelle] dei soldati legati alla dinastia severiana, e sottoposti alla propaganda delle donne siriache della famiglia." Inutile fu il tentativo di Macrino di accreditarsi un titolo dinastico aggiungendo al suo il nome di Severus. Così, nel 218, Giulia Mesa, zia di Caracalla, presentò ai soldati ancora in Oriente il giovanissimo nipote, Elagabalo, il vero continuatore della dinastia, facendolo acclamare all'impero. Macrino fu sconfitto e ucciso insieme al figlio Diadumeniano di appena nove anni che il padre aveva fatto Cesare nell'intento di dare inizio ad una dinastia, e le donne dei Severi si assicurarono il controllo del governo ancora per una generazione, attraverso due ragazzi, Elagabalo stesso e il cugino Severo Alessandro, adottato nel 321, tredicenne a quell'epoca.
(3) IOVI CONSERVATORI. La dedica a Giove protettore non è nuova nella monetazione romana in quanto presente già a partire dalla monetazione di Domiziano per poi proseguire sino al 4° secolo con Costantino e Licinio.
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