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Nicea, Æ18, Gordiano III e i tre stendardi
15.3.2020
Buongiorno, provo a rimandare le foto. Grazie.
Diametro 18mm
Spessore 2mm
Materiale bronzo
Assente materiale ferroso
Colore bronzo / dorato
Peso 4g
Saluti, buona domenica.
fig. 1
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Roma, 17.3.2020
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Æ181, Nicea di Bitinia2, 222-235 d. C., BMC XIII 123 (pag. 172), WRG III Nicaea 713 (pag. 489)

Descrizione (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o illeggibili):
D. M ANT ΓΟ-ΡΔΙΑΝΟC AV3. Gordiano III, testa radiata a destra, busto paludato e corazzato visto da dietro.
R. N-IK-AI-E//Ω-N4 Tre stendardi verticali, quello centrale sormontato da un'aquila, gli altri due da una corona.

La ricerca nel web di monete di pari tipologia ha prodotto i seguenti risultati:

  1. ebay Approximately US $40.00 Gordian III - Roman Emperor: 238-244 A.D. - Bronze 18mm (2.71g) from the Roman provincial city of Nicaea in the province of Bythinia 238-244 A.D. Reference: SNGCop 526, BMC 114, SGI 3671. M ANT ΓOPΔIANOC AV, radiate, draped bust right. NIKAEΩN, Three legionary standards, centered one tipped with an eagle, the others with laurel wreaths.
  2. http://www.coinproject.com/siteimages/589/589-22895.jpg 44-077 [UNVERIFIED] Roman Provincial Bithynia Nicaea Gordian III 238-244. Bronze AE 18 238-244 18mm 2.36g 1h M ANT ΓOP-ΔIANOC AV Radiate bust right, slight drapery on far shoulder N-IK-AI-Є/ΩN three legionary standards, the two outer surmounted by capricorns, the middle by an eagle Rec Gen 716 Weiser - Agora Auctions, Inc. http://agoraauctions.com VF Agora Auction 44: Lot No. 77.
  3. http://www.forumancientcoins.com/catalog/roman-and-greek-coins.asp?zpg=21446 RP22147. Bronze AE 18, Rec Gen II.3 p. 489, 716; SNG Cop 526; SNGvA 653; SGICV 3671 var. (two eagles and two standards), VF, Nicaea (Iznik, Turkey) mint, weight 2.840g, maximum diameter 18.3mm, die axis 0o, 238 - 244 A.D.; obverse M ANT ΓOP∆IANOC AYΓ, radiate, draped, and cuirassed bust right, from behind; reverse N−IK−AI−E/ΩN, three standards; SOLD.
  4. https://www.ma-shops.com/joel/item.php?id=201&lang=it 37,50€. Conservazione: VF Numero di Catalogo: SNG Copenhagen 526-7. Bithynia, Nicaea, Gordian III (238-244) AE17. Radiate, draped and cuirassed bust r. R/ Three military standards surmounted by wreaths. SNG Copenhagen 526-7. VF, 3g.
  5. https://www.artemideauktionen.at/auction/view/661/533 Lot 533: Gordian III (238-244). AE 18mm, Bithynia, Nicaea mint, 238-244. D/ Bust right, radiate, draped, cuirassed. R/ Three standards. SNG Cop. 526-527. AE. 3.11g. 18.00mm. VF. Start price € 20.
  6. ebay Price: US $58.80 Gordian III - Roman Emperor: 238-244 A.D. Bronze 18mm (2.82g) from the Roman provincial city of Nicaea in the province of Bythinia 238-244 A.D. Reference: SNGCop 526, BMC 114, SGI 3671. M ANT ΓOPΔIANOC AV, radiate, draped bust right. NIKAEΩN, Three legionnary standards, centered one tipped with an eagle, the others with laurel wreaths.
  7. https://www.coincommunity.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=364195 This bronze coin is 2.7 grams and 19mm. The obverse legend is pretty worn. The reverse appears to have three standards with text between.
  8. http://www.forumancientcoins.com/moonmoth/coins/gordian_iii_016.html Coin Type: Bronze AE19 of Gordian III, Caesar 238 CE, Augustus 238-244 CE. Mint and Date: Nicaea in Bithynia, 238-244 CE. Size and Weight: 17mm x 19mm, 2.5g Obverse: M ANT ΓOPΔIANOΣ AY. Radiate, draped bust right. Reverse: NIKAE Three standards. Exergue: ΩN Ref: ? BW Ref: 016 028 038.
  9. http://akropoliscoins.com/GordianIIINicaeaStandards1.jpg 447. Gordian III. 238-244 AD. BITHYNIA, Nicaea. Æ 19mm. Obv: Radiate, draped, and cuirassed bust right. Rev: Vexillum surmounted by eagle between two military standards surmounted by wreaths. Similar to SNG Copenhagen 526-7, except for wreaths surmounted on three standards $40.
  10. http://gordianiiirpc.ancients.info/image/g3_Nic3stdx.jpg Gordian III AE19, 3.83 gms, die axis 12h Sear GIC 3671, BMC 58 Obv: M ANT GORDIANOC AV Radiate draped and curiassed bust right. Rev: N/IK/AI/E/WN in exergue. Three Legionary standards.

Concludo osservando che, per quanto consentito da una valutazione a distanza, la moneta di figura, di modesto valore venale (non più di 10,00€, direi), appare autentica. Il colore rossiccio è tipico del rame al naturale avendo la moneta perso la patina originale.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) Æ18 (cioè bronzo di diametro 18mm). Traggo dai link di cui sopra le caratteristiche fisiche delle monete della tipologia di figura reperite nel web e di seguito tabulate:

Link Peso(g) Asse di conio(ore) Diametro(mm)
1 2,71 - 18
2 2,36 - 18
3 2,840 12 18,3
4 3 - 17
5 3,11 - 18
6 2,82 - 18
7 2,7 - 19
8 2,5 - 17-19
9 - - 19
10 3,83 12 19
11 4,8 - 21
Dalla tabella si evince che la moneta di figura
(4g, 18mm) ha un peso un po' al di sopra dei margini di oscillazione delle monete d'epoca dello stesso tipo. Suggerisco di verificare con un bilancino di precisione il peso del campione in esame.
(2) Nicea (oggi Iznik in Turchia, vedi mappa), famosa città della Bitinia, situata sulla riva orientale del lago Ascania nella regione di Marmara, era originariamente chiamata Antigonea, dal nome del sovrano che la costruì attorno al 300 a. C. Successivamente Lisimaco ne cambiò il nome ribattezzandola Νίκαια in onore della moglie. Fu residenza reale e, sotto la dominazione romana, importante centro dell'Asia Minore. Fu sede del primo concilio ecumenico del mondo cristiano che ebbe inizio il 20 maggio del 325 d. C. Al tempo degli imperatori di Bisanzio costituì base avanzata di Costantinopoli nella lotta contro i Turchi. Nel 1330 fu conquistata dal turco Orchan (notizie tratte da http://www.bible-history.com/maps/romanempire/Nicaea.html).
(3) M ANT ΓΟ-ΡΔΙΑΝΟC AV Μαρκος ANTώνιοc ΓΟΡΔΙΑΝΟC AΥγουστοc (equivalente latino di Marcus Antonius Gordianus Augustus). La tragica storia dei Gordiani si consumò nell'arco di soli sei anni, tra il 238 e il 244 d.C. Il futuro Gordiano I, personaggio di nobile e ricca famiglia, aveva ricevuto dall'imperatore Severo Alessandro l'incarico proconsolare in Africa e ivi si trovava quando, nel 238 d.C., regnante Massimino (Alessandro era stato ucciso nel 235 per mano proprio di Massimino), scoppiò una ribellione dei locali proprietari terrieri, timorosi di vedere i propri beni confiscati dalla politica predatoria del sovrano. I ribelli, dopo aver ucciso il legato imperiale, imposero a Gordiano la scelta tra l'acclamazione ad imperatore o la morte. Gordiano accettò l'incarico condividendolo con il figlio (Gordiano II) e inviò a Roma una legazione con l'incarico palese di perorare presso il Senato la causa dei ribelli e quello segreto di eliminare Vitaliano, capo dei pretoriani e uomo forte del regime di Massimino. La missione riuscì, gli ambasciatori sparsero la voce della morte di Massimino, il popolo si sollevò, il Senato appoggiò gli ammutinati contro i fautori della conservazione e, senza attendere la conferma ufficiale della morte di Massimino, convalidò l'elevazione al trono dei due Gordiani. Il loro regno doveva tuttavia durare meno di un mese. Capelliano, legato della Numidia, che in un primo tempo aveva appoggiato la causa dei Gordiani, gli si rivoltò contro allorché ritenne che le sue aspettative non venissero tenute nella giusta considerazione e poiché aveva al suo comando un esercito forte e bene addestrato, batté agevolmente a Cartagine l'esercito raccogliticcio dei suoi oppositori, sicché Gordiano I si suicidò e Gordiano II finì ucciso in battaglia. Le notizie provenienti dall'Africa circa la morte dei due Augusti crearono il panico nella città di Roma, dove si era sparsa la voce che Massimino, dato per morto, era invece ancora vivo e ben deciso a difendere le sue prerogative. Al Senato, ormai compromesso, non restò che scegliere al proprio interno, come successori, due suoi membri, Pupieno e Balbino, con il compito di preparare la guerra. Ma il popolo non gradì il risorgere del potere senatorio, ne seguirono tumulti e il Senato dovette accettare il compromesso di proclamare Cesare (cioè sovrano in pectore) il tredicenne Marco Antonio Gordiano, il cui nonno materno era stato Gordiano I e il cui zio materno Gordiano II. Poco dopo, una rivolta dei pretoriani pose fine alla vita dei due Augusti regnanti, sicché l'ultimo dei Gordiani, Cesare da pochi mesi, divenne Augusto nel luglio del 238, passando alla storia come Gordiano III. L'anno 238 fu fatale anche per Massimino: la resistenza opposta dall'esercito senatorio ostacolò il suo ritorno a Roma e una rivolta della 2^ Legione Partica ne determinò la morte. Gordiano III, data la giovane età, era docile strumento nelle mani dei pretoriani e del loro capo Timesiteo che lo aveva mantenuto al potere e gli aveva dato in moglie la propria figlia. Ma il suo regno durò quanto la vita di Timesiteo. Quando questi morì, pare avvelenato, durante una campagna militare in Oriente, il nuovo prefetto dei pretoriani, Marco Giulio Filippo, figlio di uno sceicco arabo, passato poi alla storia come Filippo I l'Arabo, lo fece assassinare dai suoi sicari nel 244 facendosi proclamare Augusto al suo posto. Il Senato e le provincie riconobbero subito il nuovo sovrano, favorito delle legioni orientali.
(4) N-IK-AI-E//Ω-N è l'etnico (moneta battuta nel nome dei Niceni). Il tipo, che si trascina da Settimio Severo, a Caracalla, Elagabalo e Severo Alessandro, sembra legato alla volontà di dar luogo ad un formale riconoscimento del valore e del sacrificio dell'esercito nella difesa dei confini orientali.
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