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Treviri, follis, la nuova Roma e la Vittoria navale
27.3.2020
Buongiorno. Provo a rimandarle le foto della moneta.
Materiale bronzo privo di materiali ferrosi
Peso 2g circa
Diametro 18mm
Spessore 1,5mm circa
Grazie. Saluti.
fig. 1
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Roma, 27.3.2020

Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Follis1, zecca di Treveri2, 335÷337 d. C., RIC VII 589 (pag. 223), indice di rarità "r5"

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque illeggibili):
D. CONSTANT-INOPOLIS. Costantinopoli, busto elmato e laureato, con mantello imperiale, lungo scettro crucigero poggiato sulla spalla sinistra3.
R. Vittoria, stante a sinistra su prua di nave, sorregge lancia con la mano destra, scudo poggiato a terra trattenuto con la mano sinistra4. •TRP•5.

A titolo puramente esemplificativo riporto i link a monete di tipologia simile reperite nel web:

  1. https://www.acsearch.info/search.html?id=2457501 Heidelberger Münzhandlung Herbert Grün e.K. http://www.hdmhg.de/ Auction 65 162 12.05.2015 Description: Römische Münzen RÖMISCHE KAISERZEIT Constantinus I. Magnus, 307 - 337 Anonymer Follis, Trier. Büste der Constantinopolis / Victoria steht auf Prora. RIC 589 2,65g schwarze Patina, prfr.
  2. https://www.acsearch.info/search.html?id=778354 CGB.fr http://www.cgbfr.com/ MONNAIES 43 854 29.04.2010 Description: CONSTANTINOPOLIS Centenionalis ou nummus, imitation 335-337 Belgique, Trèves R2 copper (14mm, 1,07g, 2h) Obverse: CONSTANT-INOPOLIS Buste casqué, lauré et cuirassé de Constantinople à gauche, vu de trois quarts en avant, avec le sceptre sur l'épaule gauche (E*7) Reverse: Anépigraphe// TRS Victoria (la Victoire) debout de face tournée à gauche sur une proue de navire, les ailes déployées, tenant un sceptre transversal de la main droite et appuyée sur un bouclier de la main gauche. Ref: C.21 LRBC.76 RIC.589. Grade: EF Coments on the condition: Exemplaire sur un petit flan mince et irrégulier, bien centré des deux côtés. Beau portrait, bien venu à la frappe. Joli revers, légèrement stylisé. Belle patine marron foncé. Starting Price: 195.00€ Estimate: 300.00€.
  3. catawiki Offerta vincente: 50€. Good very fine condition. Nice green original patina. RIC. 589. Rated R5 in RIC, very rare! Constantine I (307-337) commemorative issue from the Constantinopolis foundation. Constantinopolis bronze follis from Trier mint, 335-337 A.D. TRP, rare! CONSTANTINOPOLIS, helmeted Constantinople bust to left holding imperial matle and sceptre. 2,35g 17mm. Green original patina. RIC. 589.
  4. Yorkcoins GS6 - Constantinian Commemorative Issue, Dedicated the to foundation of Constantinople (A.D. 335-337), Bronze Follis, 2.37g., 18mm, Treveri mint (Trier, Germany), first officina,  helmeted bust representing Constantinopolis, with reversed spear, helmet with pearl diadem, wearing imperial cloak, CONSTANTINOPOLIS, rev.,  Victory standing left on prow, holding spear and shield, TRP in exergue (RIC 589), practically as struck, traces of silvering, superb! $125 SOLD.
Concludo osservando che, per quanto consentito ad una valutazione a distanza, la moneta in esame presenta caratteristiche fisiche, generali e di stile non difformi da quelle delle monete autentiche reperite nel web. A mio avviso, il valore venale della moneta non dovrebbe superare i 20€.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) Follis. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei follis della tipologia di figura presenti nei link sopra indicati:

Riferimenti Peso(g.) Asse di conio (ore) Diametro(mm)
Link1 2,65 - -
Link2 1,07 2 14
Link3 2,35 0 17
Link4 2,37 - 18
Si evince dalla tabella che le caratteristiche fisiche del campione in esame (c. 2g, 18mm), rientrano nei margini di variabilità delle monete d'epoca di pari tipologia.

(2) Treveri (o Treviri), Trier in tedesco, Augusta Treverorum per i Romani, sorge sulle sponde della Mosella, nel territorio della tribù gallica dei Treveri della Gallia Belgica. (v. mappa). In epoca imperiale la popolazione ammontava a circa 80.000 abitanti, tanto da essere considerata la più grande città a nord delle Alpi.
(3) CONSTANT-INOPOLIS. La leggenda spezzata, così come riportata nella descrizione sommaria, riconduce con certezza la moneta alla zecca di Treviri, pur in assenza del segno di zecca, di qui un accurato esame delle varie possibilità ha consentito l'attribuzione del categorico Ric589.
Le considerazioni che seguono sono riprese da uno studio di Salvatore Calderone, dal titolo Costantinopoli: "la seconda Roma", (v. "Storia di Roma", ed. Giulio Einaudi 1993). Il 25 luglio del 326, al termine di un viaggio in Italia, Costantino I aveva sostato a Roma  per la chiusura dei festeggiamenti relativi al suo ventesimo anno di regno (si ricorderà che Costanzo I, suo padre, sul letto di morte, nello stesso giorno di venti anni prima, alla presenza dei notabili del regno, gli aveva conferito l'imperium). E lì nella capitale, con grave scandalo dei circoli pagani conservatori e grande risentimento del popolo, aveva rifiutato di compiere, insieme con l'esercito, il tradizionale sacrificio nel tempio di Giove Capitolino. Poi aveva voltato le spalle alla città eterna per non farvi più ritorno. L'oltraggio non era stato casuale. Il disegno costantiniano aveva come obiettivo la rinascita religiosa e politica dell'intero mondo romano, la creazione di un ponte tra l'Occidente e un Oriente di recente politicamente unificato dopo la sconfitta di Licinio. Ed il luogo simbolico della rinascita non poteva essere l'Urbe dei senatori ormai decrepita, ma doveva essere una città nuova e grande da costruire ad hoc in posizione baricentrica rispetto ad un impero che si estendeva dall'Oceano Atlantico all'Eufrate, dal Danubio all'Egitto. Ad indicargli il luogo della città ideale era stato, pochi mesi prima, Dio in persona che gli era apparso in sogno e gli aveva indicato Bisanzio, l'antica città greca sul Bosforo. Sicché Costantino, in aderenza al diritto sacrale romano, nelle vesti di magistrato dotato di "imperium", accompagnato dal Pontifex  e dall'Augure (i pagani Praetextatus e Sopratus rispettivamente), con la lancia in pugno, aveva tracciato il perimetro della nuova città, otto volte più grande della vecchia Bisanzio. Le forme del diritto romano non erano per Costantino inconciliabili con quelle della religione cristiana se il segno augurale atteso all'atto della fondazione era rappresentato dalla volontà divina che aveva preceduto e accompagnato l'evento! L'11 maggio del 330 era stato giorno di grandi festeggiamenti per l'inaugurazione ("consecratio") della città che era stata munita di una poderosa cinta di mura e che, già qualche tempo prima, aveva assunto il nome di Costantinopoli, se è vero che da lì, non da Bisanzio, sono datate alcune delle costituzioni che ci sono pervenute. Un paio di anni più tardi, in una data imprecisata tra il 332 e il 333, era stata varata una legge che conferiva alla città lo stato giuridico di "seconda Roma", seconda beninteso solo in senso temporale, ma nuova, rigenerata rispetto alla prima, in grado di dare avvio ad un ciclo storico di rinnovamento, alla rinascita del mondo romano, secondo l'ideologia cristiana assunta al rango di ideologia politica. Il nuovo status della città comportava anche delle conseguenze pratiche, come la distribuzione gratuita del pane ai cittadini (attestata per la prima volta il 18.5.332, come riferisce il Chronicon Paschale), a somiglianza di quanto per secoli era accaduto nell'Urbe, oppure la concessione di privilegi fiscali e civili ai marinai d'Oriente in cambio del trasporto del frumento destinato alla città.
(4) Come la costantiniana leggenda del rovescio, "VRBS ROMA", era associata al tipo della lupa che allatta i gemelli (v. ad es. link), così l'altra, parimenti costantiniana, "CONSTANTINOPOLIS" ovvero "Constantinopoli", era associata al tipo della Vittoria e al dominio sui mari. Secondo il sito http://www.constantinethegreatcoins.com/hist/ (v. anno 324), il tipo della Vittoria alluderebbe in particolare alla vittoria navale ottenuta nel 324 nelle acque del Bosforo dalla flotta di Costantino, comandata da Crispo, contro quella di Licinio.
(5) •TRP• è il segno di zecca che va interpretato così: TR è l'indicativo di zecca, breve per Trier; P, breve per Prima, indica l'officina monetaria; i due globetti sono un segno caratteristico dell'emissione.
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