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Follis, Roma, Delmazio e la Gloria dell'Esercito
15.1.2021
..da Identificazione Monete (numismatica).
Info su queste monete.
fig. 1
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Roma, 22.1.2021
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Follis1, zecca di Roma, 335 - 336 d. C., RIC VII 369 (pag. 341), indice di rarità "r5"

Descrizione (sono indicate in rosso le lettere della leggenda usurate o non più riconoscibili):
D. FL DELMA-TIVS NOB C2. Delmazio Cesare, busto laureato e corazzato a destra.
R. GLOR-IA EXERC-ITVS3. R*Q4 in esergo. Al centro uno stendardo tra due soldati stanti, testa rivolta l'uno verso l'altro, asta rovesciata nella mano esterna, mano interna sul proprio scudo poggiato a terra.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. cngcoins 363, Lot: 339. Closing Nov 11, 2015 at 11:53:00 AM ET. Delmatius. Caesar, AD 335-337. Æ (13mm, 1.74 g, 12h). Rome mint, 4th officina. Struck under Constantine I, AD 335-336. Estimate $100. Sold For $81.
  2. vcoins Attractive and scarce Delmatius AE half follis from Rome mint. FL DELMATIVS NOB C. Cuirassed, drapped and laureated bust right. GLOR-IA.EXERC-ITVS. in reverse, R * Q in exergue. 1,36 grs. 16 mm. diameter. Nice green patina. RIC 369. 50.00€. Rates for: 01/21/21.
Veniamo alle conclusioni: il campione in esame, di grande rarità, si presenta con leggenda non leggibile interamente. La foto messa a disposizione non esalta la qualità della moneta della quale non sono note le caratteristiche fisiche. Nelle presenti condizioni il valore venale della moneta
, se autentica, è stimabile al massimo in 10 euro.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:


(1) Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei follis della tipologia di figura presenti nei link di cui sopra:
Riferimenti Peso(g) Asse di conio (ore) Diametro(mm)
Link01 1,74 12 13
Link02 1,36 - 16
In assenza delle caratteristiche fisiche della moneta in esame, non potrò procedere alla comparazione con i dati in tabella.
(2) FL DELMA-TIVS NOB C (FLavius DELMATIVS NOBilis Caesar). Interessante la storia di Delmazio. Il nonno, l'imperatore Costanzo Cloro, aveva avuto sei figli dalla moglie legittima Teodora, tra questi Delmazio senior e Giulio Costanzo ma, diversi anni prima del matrimonio, aveva avuto un figlio di nome Costantino da Elena, donna di umili origini, con la quale aveva convissuto in regime di concubinato (come si usava allora quando le differenze di ceto sociale non consentivano l'unione legale). Alla morte di Costanzo Cloro nel 306, fu Costantino I, allora ventiquattrenne, ad assumere, per ragione di età e di esperienza (i figli di Teodora erano piccoli), l'eredità paterna. La famiglia di Teodora visse così all'ombra di Costantino. Divenuto imperatore, Costantino divise le responsabilità di governo con i propri tre figli: Costantino Cesare ebbe la Spagna, la Gallia e la Britannia, Costante Cesare l'Italia, l'Illiria e l'Africa e Costanzo Cesare le province asiatiche e l'Egitto, mentre Costantino Augusto mantenne per sé la penisola balcanica e il Ponto. Il 18.9.335 Costantino I elevò al rango di Cesare anche Delmazio jr e al rango di "nobilissimus" Annibaliano, entrambi figli del fratellastro Delmazio senior e conferì per testamento, al primo, la penisola balcanica  e, al secondo, il governo dell'Armenia e della costa del Ponto. Ciò fu causa della loro disgrazia: alla notizia della morte del padre, Costanzo si precipitò infatti a Costantinopoli dove organizzò la strage dei discendenti di Teodora. Due fratellastri di Costantino, Delmazio senior, Giulio Costanzo e sette nipoti, tra cui Delmazio Cesare e Annibaliano furono trucidati (estate del 337).
(3) GLOR-IA EXERC-ITVS (la Gloria dell'esercito). La tipologia monetale della Gloria Exercitus fu introdotta, a partire dal 330, da Costantino I e condivisa da vari membri della sua famiglia e cioè dai figli Costantino, Costanzo e Costante, e dal nipote, Delmazio, tutti suoi legittimi eredi designati. La tipologia, inneggiante alla gloria militare e all'unità politica e militare del mondo romano, mostra due soldati, ciascuno armato di lancia e scudo. Tra di loro, nelle prime emissioni, sono presenti due stendardi, ciascuno formato da un'asta sulla quale sono impilati i medaglioni militari. Come molte monete del periodo, i follis subirono una riduzione di peso durante il periodo della loro emissione. Poco prima della morte, avvenuta nel 337 d. C., Costantino ridusse la dimensione dei follis (detti anche nummi) e sottolineò il cambiamento riducendo il numero degli stendardi da due ad uno solo.
Nell'arco temporale 335-336, la moneta di figura fu battuta sia nel nome di Costantino il Grande che dei suoi eredi:
  • Costantino I - CONSTANTI-NVS MAX AVG - Ric 363;
  • Costantino Cesare - CONSTANTINVS IVN NOB C - Ric 364 e CONSTANTI-NVS IVN N C- Ric 365;
  • Costanzo Cesare - FL IVL CONSTANTIVS NOB C - Ric 366;
  • Costante Cesare - FL CONSTANS NOB CAES - Ric 367;
  • Delmazio Cesare - FL DELMATIVS NOB CAES - Ric 368 e FL DELMA-TIVS NOB C - Ric 369.
Il fatto che la stessa tipologia monetale sia stata battuta contemporaneamente e da tutte le zecche nel nome di Costantino I e dei suoi eredi sottolinea l'unità politica della dinastia sotto Costantino I.
(4) R*Q è il segno di zecca, comprendente:
  • la lettera R, breve per Roma (indicativo di zecca);
  • il simbolo della stella, segno distintivo dell'emissione;
  • la lettera Q, officina monetale che ha battuto la moneta (Q=quarta di cinque al tempo attive nella zecca).
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