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Roma, asse unciale anonimo, valore sopra la prua
26.3.2022
Gent.mo sig. De Florio,
Le trasmetto 2 foto di un asse anonimo della prua della Repubblica romana che ritengo debba integrare la tabella "HOPE" che Lei ha creato per me. Se è corretta questa interpretazione La prego di completare la identificazione con la Sua puntuale "Ricerca nel web" della tipologia di questa mia moneta e attribuendo al link il N. 12.
Di seguito le fornisco i dati della moneta:
Roma, asse anonimo della prua
METALLO: AE senza elementi ferrosi con patina verde generalizzata;
PESO: 28,6;
DIAMETRO: 34,2mm;
SPESSORE: 5,0mm;
ASSE DI CONIO: h 9;
DESCRIZIONE: D/ testa di Giano laureata, sopra I;R/ prua di nave a d. , sopra I; in esergo ROMA (poco leggibile)
Anno: dopo il 211 a. C.
Se tutto è ok, resto in attesa del Suo link completo della identificazione e ringraziando anticipatamente cordialmente La saluto.
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Roma, 26.3.2022
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Asse sestantale1, zecca di Roma, dopo il 211 a. C.2, Crawford 56/2 (pag. 158), Sydenham 143 (pag. 15), numismatica classica R-B7/2, indice di rarità "(3)".

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque illeggibili):
D. Testa di Giano3 laureata, sopra I4.
R. Prua di nave a destra, sopra, I4, sotto ROMA5.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
  1. https://www.deamoneta.com/auctions/view/470/83 Coins 83 Anonymous sextantal series. AE As, after 211 BC. Obv. Laureate head of Janus; above, I. Rev. Prow right; above, I; below, ROMA. Cr. 56/2. AE. 41.67g. 35.20mm. Good VF. Rufpreis: 125€ Observed by: 2 Gebot Anzahl: 9. Verkauft: 200€.
  2. https://www.deamoneta.com/auctions/view/586/153 Coins 153 Anonymous Sextantal series. AE As, after 211 BC. Obv. Laureate head of Janus; above, I. Rev. Prow right; above, I; below, ROMA. Cr. 56/2. AE. 36.40g. 36.00mm. Green-brown patina VF. Rufpreis: 30€ Observed by: 3. Gebot Anzahl: 1. Verkauft: 30€.
  3. http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=76495 Sale: Triton IX, Lot: 1267. Estimate $1000. Closing Date: Monday, 9 January 2006. Sold For $1600.[Early Italian and Roman Issues] ROME. After 211 BC. Æ As (31.31 g, 5h). Rome mint. Laureate head of Janus; I above / Prow of galley right; I above, ROMA below. Crawford 56/2; Sydenham 143; Kestner 508-592; BMCRR Rome 217-228. EF, green patina. Very rare. ($1000).
  4. http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=127313 Sale: CNG 79, Lot: 802. Estimate $300. Closing Date: Wednesday, 17 September 2008. Sold For $300. Anonymous. After 211 BC. Æ As (35.42g, 3h). Sextantal standard. Uncertain mint. Laureate head of bearded Janus; I (mark of value) above / Prow of galley right; I (mark of value) above. Crawford 56/2 (citing 88 specimens in Paris); Sydenham 143. VF, green patina, traces of earthen deposits. Simplistic style. From Collection V.C. The style on this example is more simplistic than usual, resembling other bronze issues attributed to mints in central Italy.
  5. https://auctions.bertolamifinearts.com/it/lot/68483/anonymous-rome-after-211-bc-as-37mm-/ LOTTO 481 - E-LIVE AUCTION 80 Anonymous, Rome, after 211 BC. Æ Aggiudicazione: 126,00 GBP. Numero offerte: 5. Anonymous, Rome, after 211 BC. Æ As (37mm, 44.76g, 6h). Laureate head of Janus. R/ Prow of galley r. Crawford 56/2; RBW 200-2. Green patina, near VF.
  6. https://www.artemideaste.com/auction/view/563/72 Lot 72: Anonymous sextantal series. AE As, after 211 BC. Obv. Laureate head of Janus; above, mark of value I. Rev. Prow right; above, mark of value I; below, ROMA. Cr. 56/2. AE. 57.50g. 37.00mm. A heavy and superb example, of magnificent style. Nice brown patina. Good VF/VF. Base d'asta 300€ Prezzo attuale 300€ Bids: 1 LOTTO NON IN VENDITA.
  7. https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=2971&lot=310 Lot 310 Starting Price: 50€. Price realized: 50€. Anonymous sextantal series. AE As, 211 BC. D/ Head of Janus, laureate. R/ Prow of galley right. Cr. 56/2. AE. 40.26g. 35.00mm. Good F.
  8. http://64.60.141.198/cgi-bin/lot_auc.php?site=1&sale=84&lot=3119 Lot 3119 Anonymous. Æ As (19.46g), after 211 BC. Uncertain mint. Laureate head of Janus; above, I. Reverse: [ROMA] in exergue, prow of galley right; above, I. Crawford 56/2; Sydenham 143; BMCRR 217-28. NGC grade F; Strike: 5/5, Surface: 3/5. Estimated Value $100 - 125. Unsold.
  9. https://auctions.bertolamifinearts.com/it/lot/74891/anonymous-rome-after-211-bc-as-34mm-/ LOTTO 732 - E-LIVE AUCTION 83 Anonymous, Rome, after 211 BC. Æ Aggiudicazione: 60,00 GBP. Numero offerte: 4. Anonymous, Rome, after 211 BC. Æ As (34mm, 36.91g, 7h). Laureate head of Janus. R/ Prow of galley r. Crawford 56/2; RBW 200-2. Green patina, near VF.
  10. http://www.coincommunity.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=235384 Anonymous. After 211 B.C. Æ as (36mm, 40.74g, 12h). Rome mint. Laureate head of Janus; above, I / ROMA in exergue, prow of galley right; above, I. Crawford 56/2; Sydenham 143; BMCRR 217. aVF, brown patina. Ex RBW Collection of Roman Republican Coins (Triskeles 2, 25 April 2013), 113; UBS 59 (20 January 2004), 6121 (part).
Venendo alle conclusioni, per quanto consentito da una valutazione a distanza, la moneta non si discosta per caratteristiche fisiche, generali e di stile dalle monete di pari tipologia reperite nel web. Il suo valore venale, nel presente stato di conservazione, si attesta, a mio avviso, sui 20,00€.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:
(1) Asse sestantale. Quello di figura è un asse "anonimo", perché privo dei segni aggiuntivi di identificazione che si ritrovano nella monetazione in bronzo successiva. La cosiddetta "riforma sestantaria" aveva ridotto il peso dell'asse (inizialmente pari ad una libbra romana di 327,168g) a soli 54g, quanto il sestante primigenio (un sesto di libbra romana). Col tempo, il peso dell'asse era destinato a decrescere ulteriormente per effetto della svalutazione della moneta. Le monete della tipologia in esame, classificate Cr 56/2, hanno pesi molto variabili perché dai 54g iniziali possono scendere anche sotto ai 30g, per poi calare, con la riforma unciale, a 27,3g (legge Flaminia o Fabia del 217 a. C.). A testimoniare la variabilità del peso di questa tipologia sestantale, tutta raccolta, in assenza di segni distintivi, sotto il categorico, Cr56/2, ho riportato in tabella le caratteristiche fisiche delle monete della tipologia di figura reperite nel web:

Riferimenti Peso(g.  Asse di conio (h) Diametro(mm)
Link1 41,67 - 35,20
Link2 36,40 - 36
Link3 31,31 5 -
Link4 35,42 3 -
Link5 44,76 6 37
Link6 57,50 - 37
Link7 40,26 - 35
Link8 19,46 - -
Link9 36,91 7 34
Link10 40,74 12 36
Si desume dalla tabella che le caratteristiche fisiche della moneta in esame (28,6g, 34,2mm, 9h) rientrano nei margini di variazione dei valori tabulati.
(2) 211 a. C. (o dopo) è la data di emissione indicata dal Crawford, data che discende dal ritrovamento, sotto lo strato di distruzione della città siciliana di Morgantina, di un denario anonimo mai circolato. Attorno a questa data è associata l'emissione dei primi denari romani, nonché la riforma sestantale dell'asse. In realtà non c'è unanimità tra gli studiosi sulla datazione, come riassumono Roberto Salati e Lorenzo Bassi nel loro articolo di sintesi dal titolo "Riflessioni sulla cronologia delle prime emissioni romane repubblicane". Secondo gli autori, quattro sono le teorie che nel corso del tempo sono state formulate sulla datazione del primo denario romano e sulla contemporanea riduzione sestantale dell'asse:
  • la prima (teoria tradizionale), sviluppata dal Mommsen a fine ottocento, poi perfezionata da Haberlein e da Grueber ai primi del novecento, basata sulle fonti latine (Plinio e Livio), colloca la prima emissione del denario nel 269 a. C.;
  • la seconda (teoria ribassista), sviluppata da Mattingly e dalla scuola inglese negli anni trenta del novecento, proponeva, come data di emissione del denario, il 187;
  • la terza (teoria media), prendendo spunto dal ritrovamento del denario di Morgantina sotto lo strato di distruzione della città, collocava la prima emissione del denario nel 217-211;
  • la quarta (teoria tradizionale rivista), apparentemente preferita dagli autori, riprende la "teoria tradizionale" con alcune modifiche dettate dall’analisi storica e colloca la prima emissione del denario nel 269 a. C.
(3) Nel merito della scelta di Giano come tipo del dritto dell'asse, traggo le note che seguono da "Immagini divine. Devozioni e divinità nella quotidiana dei Romani, testimonianze archeologiche dall'Emilia Romagna di Jacopo Ortalli e Diana Neri, 01 nov 2007" (v. link):
"Nel quadro della prima monetazione romana appare emblematica la scelta dell'effigie dì Giano che caratterizza il nominale maggiore, l'asse, già nelle serie fuse della prua e che viene poi mantenuto nelle numerose emissioni successive di età repubblicana, coniate fino al 46 a.C. Questa amplissima produzione vede l'utilizzo reiterato della iconografìa caratteristica, e pressoché immutata, della testa del dio bifronte, una delle più antiche divinità della religione romana, tipica della protostoria italica e senza equivalenti nel mondo greco; un dio autoctono, considerato il primo re del Lazio, che aveva regnato in una mitica età dell'oro, quando uomini e dei vivevano fianco a fianco felicemente. Giano era considerato il patrono di tutti gli inizi, oltre che dei passaggi, connotato dall'aspetto della duplicità, tanto cara all'ideologia repubblicana, capace di esprimere la coesistenza di due elementi di natura differente o addirittura opposta. Questa polivalenza, evidente nella duplice connotazione di dio della pace e della guerra, ma in genere delle trasformazioni e quindi del tempo, favoriva la rappresentazione di significati religiosi e politici insieme, che potevano assumere valenze diverse a seconda delle circostanze. La testa di Giano, come quella delle altre divinità che connotano i differenti nominali del sistema, era abbinata, sull'altro lato, al tipo fisso della prua di nave rostrata; malgrado la forte semplificazione simbolica, condizionata innanzi tutto dalle dimensioni dell'oggetto, le due facce della moneta esprimevano, nella loro stretta correlazione, un chiaro intento narrativo. In quest'ottica, secondo alcuni studiosi, le due immagini sarebbero infatti da collegare ad uno specifico evento, cioè alla costruzione del tempio di Giano nel Foro Olitorio, da parte del vincitore della battaglia navale di Mylae, C. Duilio (260 a. C., v. link), nel corso della prima guerra punica, probabilmente con i proventi dell'enorme bottino raccolto. L'immagine della prua di nave, se da un lato, può apparire quasi in contrapposizione rispetto alla scelta della ruota che aveva connotato serie precedenti, dall'altro può riflettere anche la precisa volontà di collegare l'adozione del tipo con l'acquisizione del potere sul mare da parte dei Romani nel corso della prima guerra punica."
(4) "I", segno del valore, sta per 1 (I=un asse). L'asse di figura faceva parte di un'emissione monetale che comprendeva i seguenti nominali:
  • dupondio - Cr 56/1 (testa elmata di Minerva a destra/ Prua di nave a destra, sopra segno del valore "II; sotto "ROMA");
  • asse - Cr 56/2 (testa laureata di Giano, sopra I/Prua di nave, sopra I);
  • semisse - Cr 56/3 (testa laureata di Saturno a destra; dietro "S"/ Prua di nave a destra, sopra "S");
  • triente - Cr 56/4 (testa elmata di Minerva a destra, sopra "oooo"/ Prua di nave a destra, sopra "ROMA", sotto "oooo");
  • quadrante - Cr 56/5 (testa di Ercole a destra; dietro "   "/  Prua di nave a destra, sotto "ooo");
  • sestante - Cr 56/6 (testa di Mercurio a destra; sopra "oo"/ Prua di nave a destra, sotto "oo");
  • oncia - Cr 56/7 (testa di Roma a destra; dietro "o"/ Prua di nave a destra, sotto "o");
  • semuncia - Cr 56/8 (testa di Mercurio a destra/ Prua di nave a destra).
(5) ROMA è l'etnico (di difficile lettura nelle immagini ricevute), cioè lo stato nel nome del quale la moneta è stata battuta.
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