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Roma, dupondio, Tito Cesare e Roma sugli scudi
26.9.2022
..da Monete Imperiali Romane di Michele Monti.
Buonasera qualcuno sa dirmi di che imperatore si tratta?
Grazie per chi mi risponderà!

fig. 1
cliccare sulle immagini per ingrandire
Napoli, 13.10.2022
Gentile Signora,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta in esame:

Dupondio1, zecca di Roma, 73 d.C.2 , RIC II (Vecchia ed.) 649 (pag. 91), RIC II (Nuova ed.) 617 (pag. 103), BMC II 671 (pag. 154), Cohen I 185 (pag. 445), indice di frequenza "R"3

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda non più leggibili:
D. T CAES IMP PON TR P COS II CENS4. Tito Cesare, testa radiata a destra.
R. ROMA5 in esergo. S C6 a sinistra e a destra nel campo. Roma elmata, assisa a sinistra su una corazza, sorregge con il braccio destro proteso una vittoria e con il sinistro una lancia; dietro scudi7.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato i seguenti risultati:

  1. http://numismatics.org/ocre/results?q=Titus+ric+617 RIC II, Part 1 (second edition) Vespasian 617 objects: 3 Nominale Dupondio Zecca Roma Dritto T CAES IMP PON TR P COS II CENS: Head of Titus, radiate, right. Rovescio ROMA S C: Roma seated left on cuirass, holding Victory and spear. [Monnaie. Dupondius, Vespasien, Rome] Collezione Bibliothèque nationale de France Peso 12.60.
  2. https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_R-10594 British Museum: Museum number R.10594. Denomination dupondius. Description Copper alloy coin. Head of Titus, radiate, right. Roma seated left on cuirass, holding Victory in right hand and spear in left hand; behind, shields. State Associated with: Roman Empire. Authority Ruler: Vespasian Production date 73. Minted in: Rome (city) Materials copper alloy. Dimensions Die-axis: 6 o'clock. Weight: 13.31 grammes. Inscriptions obverse T CAES IMP PON TR P COS II CENS. reverse exergue Inscription content: ROMA Inscription content: S C. Inscription note: in field. Bibliographic references E2 / Coins of the Roman Empire in the British Museum, vol.II: Vespasian to Domitian (671, p.154). RIC2.1 / The Roman Imperial Coinage, vol.2 part 1: From AD 69 to AD 96: Vespasian to Domitian (617, p.103). Registration number R.10594. Ric 649.
Veniamo alle conclusioni. La moneta, piuttosto rara, ha subito un trauma ricostruttivo che ha riguardato il rovescio, nella parte sovrastante la lettera M in esergo e cancellato la successiva lettera A.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:
(1) Dupondio (oricalco). Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei dupondi della tipologia di figura tratte dai link di cui sopra:
Riferimenti Peso(g) Diametro(mm) Asse di conio(ore)
Link1 12,60 - -
Link2 13,31 - 6
In assenza delle caratteristiche fisiche del campione in esame non sarà possibile svolgere un esame comparativo con le monete autentiche del periodo.
(2) Tito fu investito dell'incarico di Censore nel 73, di qui la datazione della moneta, battuta sotto Vespasiano quando Tito era ancora Cesare.
(3)  La nuova edizione del Ric attribuisce il valore "R" (Raro) all'indice di frequenza del tipo in esame, invece la vecchia edizione del Ric dava un valore "C" (Comune).
(4) T CAES IMP PON TR P COS II CENS (Titus CAESar IMPerator PONtifex TRibunicia Potestate COnSul II CENSor). Il titolo di "Imperator" è indicativo del comando militare ed è il segno formale dell'acclamazione ricevuta dalle truppe e riconosciuta dal Senato. Il titolo dinastico di Caesar viene dai Flavi mutuato dalla famiglia Giulio-Claudia. La monetazione di Tito si distingue da quella di Vespasiano per la presenza di una T all'inizio della leggenda e più tardi per l'interposizione della "T" tra "IMP" e "CAES". Traggo dallo Stevenson i seguenti cenni biografici sulla vita di Tito. Tito, nato il 30 dicembre 41, è il figlio maggiore di Vespasiano. Inizia la carriera militare al seguito del padre in Germania, poi lo segue in Britannia, dando prova di abilità e doti di comando, pur mantenendo affabilità di modi e capacità comunicativa. Nerone lo promuove dal rango di tribuno a quello di prefetto, ponendolo al comando di una legione. Partecipa con il padre alla guerra giudaica, conquistando le città di Tarichaea e Gamala, roccaforti della resistenza giudaica. Dopo la morte di Galba e l'elevazione di Vitellio conduce negoziati con Mucio, governatore della Siria, per cercare appoggio al trasferimento della sovranità a Vespasiano, negoziati conclusi positivamente e seguiti dall'acclamazione di Vespasiano da parte delle legioni di stanza in Oriente. Dopo il rientro di Vespasiano a Roma (69), Tito prosegue da solo la guerra giudaica. Riceve dal Senato il titolo di Cesare e di Principe della gioventù, e viene nominato console per il 70 come collega del padre nella carica. L'8 settembre del 70, dopo un lungo assedio e 120.000 morti tra le fila nemiche, conquista Gerusalemme riducendone in schiavitù gli abitanti. Nella conquista viene distrutto, forse contro la volontà di Tito, il tempio che gli Ebrei avevano eretto in onore dell'Onnipotente. Dopo la vittoriosa conquista gli viene tributata la prima acclamazione e il titolo di Imperator. Nel 71 rientra a Roma dove il Senato concede a lui e al padre, l'onore del trionfo e, con la seconda acclamazione, l'autorizzazione al titolo di IMP II. Viene quindi associato dal padre  nell'esercizio del governo e lo sostituisce alla morte nel 79. Nelle vesti di Augusto introduce riforme efficaci. Il suo regno viene funestato da gravi calamità naturali, tra cui l'eruzione del Vesuvio che porta alla distruzione di Pompei ed Ercolano nell'agosto del 79 e l'incendio di Roma nell'80. Avvia anche con fondi del proprio patrimonio personale l'opera di ricostruzione e offre ai Romani il nuovo anfiteatro (noto come Colosseo). Muore il 13 settembre dell'81 tra il compianto generale. Per lui viene coniata la definizione: amor ac deliciae generis humani.
(5) ROMA è lo stato nel nome del quale la moneta è stata battuta.
(6) S C (Senatus Consulto, "per decreto del Senato") era la consueta sigla apposta sui nominali in bronzo romani (sesterzi, dupondi e assi) ad indicare la competenza esclusiva del Senato Romano nelle decisioni attinenti all'emissione di quelle monete (la monetazione in oro e in argento, che non riporta quella sigla, rientrava invece nelle competenze dirette dell'imperatore).
(7) Il tipo del rovescio della moneta, legato alle vittorie giudaiche di Tito, esprime l'onnipotenza della dea  Roma, rappresentata in abito militare, armata di lancia, assisa sulle corazze nemiche, serena e rilassata con le gambe incrociate, nell'atto di porgere la vittoria al vincitore.
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