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Siscia, centenionalis, la nuova Roma e la lupa con i gemelli
13.1.2023
Buongiorno Sig. Giulio De Florio,
autorizzandola sin d’ora all'uso incondizionato delle foto o delle immagini che invio Le chiedo gentilmente una sua consulenza/valutazione relativa alla moneta che allego.
In particolare:
peso della moneta: 2,2g
diametro: 17mm
spessore: 1
colore: marrone scuro
asse di conio: 6
tipologia della lega metallica: non saprei
valutazione della presenza di materiale ferroso nel tondello, da accertare per mezzo di una calamita: con la calamita non si sente alcuna attrazione.
La ringrazio e la saluto cordialmente.
fig. 1
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Roma, 15.1.2023
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Centenionalis1, zecca di Siscia, 334 ÷ 335 d. C. , RIC VII 240 (pag. 456), indice di rarità "r2".

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. VRBS - ROMA2. Busto elmato di Roma a sinistra, con mantello imperiale.
R. Lupa, stante a sinistra, allatta i gemelli3. Sopra due stelle4. Segno di zecca •ΔSIS•5.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. http://numismatics.org/collection/1944.100.7939?lang=it Bronze AE3 of Constantine I, Siscia, AD 334 - AD 335. 1944.100.7939 Data 334 - 335 Nominale AE2, AE3, AE2, AE3 Zecca Siscia. Dritto VRBS - ROMA: Bust helmeted diademed left wearing imperial mantle- Rovescio She wolf left with twins, above two stars. Diametro 18.5. Peso 2.29 Riferimento RIC VII Siscia 240 Provenienza Bequest of E.T. Newell.
  2. http://numismatics.org/collection/1944.100.7938 Bronze AE3 of Constantine I, Siscia, AD 334 - AD 335. 1944.100.7939 Data 334 - 335 Nominale AE2, AE3, AE2, AE3 Zecca Siscia Dritto VRBS - ROMA: Bust helmeted diademed left wearing imperial mantle - Rovescio She wolf left with twins, above two stars. Diametro 17.5. Peso 2.47 Riferimento RIC VII Siscia 240 Provenienza Bequest of E.T. Newell.
  3. https://www.acsearch.info/search.html?id=61930 CGB.fr http://www.cgbfr.com/ Description ROME (330-348) Centenionalis ou nummus 334-335 N° brm_181887 Date: 334-335 Nom de l'atelier: Siscia Métal: cuivre Diamètre: 18mm Axe des coins: 6h. Poids: 2,30g. Degré de rareté: R1. Etat de conservation: TTB. Commentaires sur l'état de conservation: Joli droit bien centré. Revers bien venu à la frappe. Patine vert foncé. Prix: 25,00€ N° dans les ouvrages de référence: RIC.240 (R2) - C.17 var. - LRBC.758. Titulature avers: VRBS - ROMA. Description avers: Buste casqué et cuirassé de Rome à gauche, vu de trois quarts en avant (C*1). Traduction avers: “Urbs Roma”, (Ville de Rome). Titulature revers: Anépigraphe// .(delta)SIS.. Description revers: La Louve à gauche allaitant Rémus et Romulus ; au-dessus, les deux étoiles des Dioscures (les Gémeaux, Castor et Pollux). Historique: Rome avait été fondée le 21 avril 753 avant J.-C. selon Varron (Ab Urbe Condita). La ville, dont la population a oscillé entre 400.000 et un million d'habitants au Haut Empire, perd de son importance à partir de la seconde moitié du IIIe siècle. Le choix par Constantin d'une nouvelle capitale, à partir de 326, lui porte un coup fatal dont l'Urbs ne se relèvera pas avant la Renaissance. La ville va encore se survivre pendant près de cent cinquante ans, malgré deux sacs: ceux de 410 et de 455. Rome n'est plus dans Rome.
  4. https://www.romanumismatics.com/217-lot-1238-city-commemorative-a-nummus?auction_id=71&view=lot_detail E-Sale 69, 16-04-2020, Lot 1234 City Commemorative Æ Nummus. Description City Commemorative Æ Nummus. Struck under Constantine I. Siscia, AD 334-335. VRBS ROMA, helmeted bust of Roma left, wearing imperial mantle / She-wolf standing left, suckling Romulus and Remus; two stars above, •ASIS• in exergue. RIC 240. 3.20g, 18mm, 8h. Extremely Fine. From the inventory of a UK dealer. Hammered For: £100.
  5. coins.ha Constantinople Commemorative (ca. AD 330-340). AE3 or BI nummus (18mm, 1h). NGC MS. Siscia, 4th officina, AD 334-335, struck under Constantine I to commemorate the moving of the Roman capitol from Rome to Constantinople. VRBS-ROMA, helmeted, bust of Constantinopolis left, wearing imperial cloak / She-wolf standing left, looking back, suckling twins Romulus and Remus; two stars above; •ΔSIS• in exergue. RIC VII 240.
Concludo osservando che le caratteristiche fisiche, generali e di stile della moneta di figura, non si discostano da quelle delle monete d'epoca di pari tipologia. Il valore venale del campione in esame nelle presenti condizioni è stimabile, a mio avviso, in pochi spiccioli.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:


(1) Traggo dai link di cui sopra le caratteristiche fisiche dei centenionalis della tipologia di figura reperiti nel web:
Fonte Peso
(g) 
Diametro
(mm)
Asse di conio
(h)
Link1 2,29 18,5 -
Link2 2,47 17,5 -
Link3 2,30 18 6
Link4 3,20 18 8
Link5 - 18 1
Dalla tabella si evince che le caratteristiche fisiche della moneta in esame (2,2g, 17mm, 1h) rientrano nei margini di variabilità delle monete d'epoca dello stesso tipo.
(2) VRBS - ROMA (la città di Roma). Le considerazioni che seguono sono tratte dall'opera di Salvatore Calderone dal titolo Costantinopoli: "la seconda Roma", capitolo della "Storia di Roma", ed. Giulio Einaudi 1993. Il 25 luglio del 326, al termine di un viaggio in Italia, Costantino I aveva sostato a Roma  per la chiusura dei festeggiamenti relativi al suo ventesimo anno di regno (si ricorderà che Costanzo I, suo padre, sul letto di morte, nello stesso giorno di venti anni prima, alla presenza dei notabili del regno, gli aveva conferito l'imperium). E lì nella capitale, con grave scandalo dei circoli pagani conservatori e grande risentimento del popolo, aveva rifiutato di compiere, insieme con l'esercito, il tradizionale sacrificio nel tempio di Giove Capitolino. Poi aveva voltato le spalle alla città eterna per non farvi più ritorno. L'oltraggio non era stato casuale. Il disegno costantiniano aveva come obiettivo la rinascita religiosa e politica dell'intero mondo romano, la creazione di un ponte tra l'Occidente e l'Oriente di recente politicamente unificato dopo la sconfitta di Licinio. Ed il luogo simbolico della rinascita non poteva essere l'Urbe dei senatori ormai decrepita, ma doveva essere una città nuova e grande da costruire ad hoc in posizione baricentrica rispetto ad un impero che si estendeva dall'Oceano Atlantico all'Eufrate, dal Danubio all'Egitto. Ad indicargli il luogo della città ideale era stato, pochi mesi prima, Dio in persona che gli era apparso in sogno e gli aveva indicato Bisanzio, l'antica città greca sul Bosforo. Sicché Costantino, in aderenza al diritto sacrale romano, nelle vesti di magistrato dotato di "imperium", accompagnato dal Pontifex  e dall'Augure (i pagani Praetextatus e Sopratus rispettivamente), con la lancia in pugno, aveva tracciato il perimetro della nuova città, otto volte più grande della vecchia Bisanzio. Le forme del diritto romano non erano per Costantino inconciliabili con quelle della religione cristiana se il segno augurale atteso all'atto della fondazione era rappresentato dalla volontà divina che aveva preceduto e accompagnato l'evento! L'11 maggio del 330 era stato giorno di grandi festeggiamenti per l'inaugurazione ("consecratio") della città che era stata munita di una poderosa cinta di mura e che, già qualche tempo prima, aveva assunto il nome di Costantinopoli, se è vero che da lì, non da Bisanzio, sono datate alcune delle costituzioni che ci sono pervenute. Un paio di anni più tardi, in una data imprecisata tra il 332 e il 333, era stata varata una legge che conferiva alla città lo stato giuridico di "seconda Roma", seconda beninteso solo in senso temporale, ma nuova, rigenerata rispetto alla prima, in grado di dare avvio ad un ciclo storico di rinnovamento, alla rinascita del mondo romano, secondo l'ideologia cristiana assunta al rango di ideologia politica. Il nuovo status della città comportava anche delle conseguenze pratiche, come la distribuzione gratuita del pane ai cittadini (attestata per la prima volta il 18.5.332, come riferisce il Chronicon Paschale), a somiglianza di quanto per secoli era accaduto nell'Urbe, oppure la concessione di privilegi fiscali e civili ai marinai d'Oriente in cambio del trasporto del frumento destinato alla città.
(3) Per commemorare l'evento della consacrazione della città di Costantinopoli (la nuova Roma) furono battuti:
  1. il tipo "Costantinopoli, testa elmata a sinistra, leggenda CONSTAN-TINOPOLI //Vittoria, armata di scudo e lancia, stante a sinistra su una prua; anepigrafa" (v., ad es., Siscia, •BSIS•, RIC VII 241).
  2. il tipo "Roma, busto elmato a sinistra, leggenda VRBS - ROMA//Lupa che allatta i gemelli; anepigrafa" (v., ad es., Siscia, •ΓSIS•, RIC VII 240).
(4) Le due stelle sopra la lupa simboleggiano i Dioscuri (i gemelli Castore e Polluce).
(5) Il segno di zecca della moneta in esame è dato dalle lettere •ΔSIS•, ove Δ è l'officina che ha battuto la moneta (la quinta di cinque operanti nel periodo), SIS è l'indicativo di zecca (=breve per Siscia), • - • sono segni distintivi dell'emissione.
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