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Moneta di fantasia, Crotone, il tripode delfico e il toro
14.10.2019
..da messenger
CIAO GIULIO..MI POTRESTI fare una RICERCA di questa MONETA...io non la trovo...statere...che non mi risulta tra le MONETE di CROTONE nemmeno come alleanza con THURI.MUSEO DI FIRENZE.
fig. 1
Cliccare sulle figure per ingrandire
Roma, 16.10.2019
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Nominale (?)1, Crotone2

Descrizione sommaria:
D. Tripode delfico con tre manici con piedi a zampe di leone3. A sinistra, ramo d'ulivo. A destra, nel campo ϘΡΟ4 (retrogrado).
R. Toro gradiente a destra, sopra ΔVHΔV5.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura non ha dato luogo ad alcun risultato.

Concludo osservando che la moneta di figura, alla quale non è possibile associare alcun tipo di nominale per mancanza di informazioni da parte del possessore, è un fake dal momento che il toro rappresentato nel rovescio non è associabile al tripode del dritto. Lo stile e l'aspetto generale della moneta hanno molto poco di antico.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:
(1) In assenza di elementi sulle caratteristiche fisiche non sarà possibile determinare il tipo di nominale a cui la moneta di figura è associabile.
(2) Traggo da Wikipedia le brevi note che seguono sulla Crotone greca: a fondare la città, all’incirca nel 710 a.C., fu Miscello da Rhypes dell’Achea nel Peloponneso settentrionale. La città divenne presto una delle più fiorenti della Magna Grecia con una popolazione che, attorno al 500 a.C., raggiunse i cinquanta-ottantamila abitanti. Dal 558 in avanti Crotone produsse generazioni di vincitori delle Olimpiadi e dei Giochi Panellenici, il nome più famoso fu quello di Milone da Crotone. Il grande Milone vinse (v. pag. 45) nella lotta, da prima, come ragazzo nel 540, poi da  adulto vinse in tutte e cinque le Olimpiadi dal 532 al 516 e fu sconfitto, alla fine, nel 512 da un altro Crotoniate.. La scuola medica di Crotone è citata da Erodoto. Pitagora fondò a Crotone la sua scuola e i Pitagorici ebbero grande influenza politica nel governo della città. Rivale di Crotone fu Sibari, collocata circa 110Km più a nord e distrutta dai Crotoniati condotti dal sopra citato Milone nel 510 a.C. Nel 480 a.C. Crotone prese parte con una nave alla battaglia di Salamina a fianco dei Greci ma, a segnare l’inizio del suo declino, fu la sconfitta subita nella guerra contro Locri e Rhegium nello stesso anno. A partire dal 379 fu occupata per dodici anni da Dioniso, il tiranno di Siracusa e successivamente dai Bruttii che la assediarono e costrinsero poi alla resa i suoi abitanti ai quali fu consentito di ritirarsi a Locri. Nel 295 a.C. Crotone cadde sotto il controllo di Agatocle, altro tiranno di Siracusa. Quando Pirro invase l’Italia (280-278, 275 a.C.) Crotone era ancora una città di considerevoli dimensioni con una cinta muraria di 19Km ma dopo la guerra pirrica fu per metà abbandonata. Nel 277 si sottomise a Roma e dopo la battaglia di Canne della seconda guerra punica fu ceduta con l’inganno ai Bruttii dal leader democratico Aristomaco passato dalla parte dei Romani. Annibale vi trasferì il suo quartier generale per tre anni e non fu riconquistata fino al 205-204. Nel 194 divenne colonia romana. Non si parlò più di lei durante la Repubblica e l’Impero, sebbene significativi frammenti del Satyricon di Petronio siano stati ambientati proprio a Crotone.
(3) Come molte città della Magna Grecia, Crotone fu fondata da coloni della Grecia continentale. Miscello di Ripe (Μύσκελλος o Μύσκελος in greco) ebbe dall'oracolo di Apollo di Delfi l'ordine di fondare una nuova città nella Locride. Così egli fece attorno al 710 a.C. Il tripode dell'oracolo, distintivo civico di Crotone, presente anche nella moneta in esame, rappresenta simbolicamente l'ordine divino.
(4) ϘΡΟ, ove Ϙ (la "Koppa", lettera greca in disuso, sostituisce la classica K). Dunque ϘΡΟ è l'etnico, breve per KPOτωνiαtϖν (dei Crotoniati).
(5) ΔVHΔV leggenda di fantasia.
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