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Roma, triente anonimo della prua
29.10.2022
Gent.mo sig. De Florio,
Le trasmetto 2 foto della moneta in oggetto con preghiera di volerla esaminare per una completa e precisa identificazione.
Di seguito Le riporto i dati fisici della stessa:
METALLO: AG. senza elementi ferrosi;
PESO: 9,0g;
DIAMETRO: 25,1mm;
SPESSORE: 3,1mm;
ASSE di CONIO: h6;
DESCRIZIONE:
D/ testa elmata di Minerva a d. sopra 4 globetti
R/ prua di nave a d. sotto 4 globetti, sopra ROMA.
Resto in attesa del Suo gradito riscontro e con l'occasione cordiali saluti.
fig. 1
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Roma, 30.10.2022
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Triente1, Roma, dopo il 211 a. C.2, numismatica-classica R-B7/4, Crawford 56/4 (pag. 159), Sydenham 143b (pag. 15), indice di rarità "(4)"3.

D. Testa di Minerva elmata4 a destra, sopra quattro globetti5.
R. Prua di nave rostrata a destra. Sopra ROMA6; sotto quattro globetti.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=322897 385, Lot: 405. Estimate $150. Sold for $200. Anonymous. After 211 BC. Æ Quadrans (22mm, 7.32g, 6h). Second Punic War half-weight, overstrike series. Mint in Sardinia. Helmeted head of Minerva right; •••• (mark of value) above / Prow of galley right; •••• (mark of value) below. Crawford 56/4 var. (full weight, not overstruck); Sydenham –; Type as RBW 207; McCabe Group H1. VF, dark brown surfaces with touches of green. Well struck. From the Andrew McCabe Collection. Cr. 56/4 variety, half-weight anonymous triens. McCabe (Essays Russo, 2013) pp. 175-180, type H1, very similar die style to coin H1.Tr.7, which shows clear overstrike evidence, thus this coin is most likely a Sardinian or Sicilian Second Punic War overstrike. [A. McCabe].
  2. cngcoins Anonymous. After 211 BC. Æ Triens (18.5mm, 4.82g, 6h). Uncertain mint. Electronic Auction 479. Lot: 100. Estimated: $150. Roman Republican, Bronze. Sold For $ 180. Anonymous. After 211 BC. Æ Triens (18.5mm, 4.82 g, 6h). Uncertain mint. Helmeted head of Minerva right: •••• (mark of value) above / Prow of galley right; •••• (mark of value) below. Cf. Crawford 56/4; cf. Sydenham 143b; RBW 207-8. Dark green to black patina, minor roughness, struck on a compact flan. Good VF. From the El Medina Collection. Closing Date and Time: 21 October 2020 at 10:33:00 ET.
  3. cngcoins Anonymous. After 211 BC. AE Triens (22mm, 12.04g, 11h). Uncertain mint. Electronic Auction 480. Lot: 459. Estimated: $100. Roman Republican, Bronze. Sold For $ 80. Anonymous. After 211 BC. AE Triens (22mm, 12.04g, 11h). Uncertain mint. Helmeted head of Minerva right; •••• (mark of value) above / Prow of galley right; •••• (mark of value) below. Crawford 56/4; Sydenham 143b; RBW 205. Green patina. Near VF. Closing Date and Time: 11 November 2020 at 12:32:40 ET.
  4. cngcoins Anonymous. After 211 BC. Æ Triens (19mm, 3.55g, 7h). Uncertain mint. Electronic Auction 480. Lot: 460. Estimated: $ 100. Roman Republican, Bronze. Sold For $ 60. Anonymous. After 211 BC. Æ Triens (19mm, 3.55g, 7h). Uncertain mint. Helmeted head of Minerva right; four pellets above / Prow right; four pellets below. Cf. Crawford 56/4; Sydenham 143b; RBW 208. Brown patina. VF. From the Raintree Collection. Closing Date and Time: 11 November 2020 at 12:33:00 ET.
  5. vcoins €135.66 Rates for: 10/29/22 Roman Republic, AE triens, Rome(?) mint, after 211 BC. Minerva / Prow. Ancient Coins - Roman Republic, AE triens, Rome(?) mint, after 211 BC. Minerva / Roman Republic AE triens Anonymous Rome(?) mint, after 211 BC. Helmeted head of Minerva right; four pellets above / ROMA above, prow of galley right; four pellets below. 8.22g, 22-23mm, bronze, green patina. Crawford 56/4; Sydenham 143b.
  6. vcoins €58.06 Rates for: 10/29/22 Anonymous, Sardinia, after 211 BC. Æ Triens (24mm, 8.80g, 11h). Helmeted head of Minerva r. R/ Prow of galley r. Crawford 56/4; RBW 207-8. Scratch on obv., Good Fine.
  7. vcoins. €58.06 Rates for: 10/29/22. Anonymous, Rome, after 211 BC. Æ Triens (24mm, 11.28g, 7h). Helmeted head of Minerva r. R/ Prow of galley r. Crawford 56/4; RBW 206. Near VF.
  8. vcoins €58.06 Rates for: 10/29/22. Anonymous, Sardinia, after 211 BC. Æ Triens (21mm, 5.69g, 1h). Helmeted head of Minerva r. R/ Prow of galley r. Crawford 56/4; RBW 207-8. About VF.
  9. vcoins € 58.06 Rates for: 10/29/22 Anonymous, Sardinia, after 211 BC. Æ Triens (21mm, 6.04g, 3h). Helmeted head of Minerva r. R/ Prow of galley r. Crawford 56/4; RBW 207-8. Green patina, VF.
  10. vcoins €58.06 Rates for: 10/29/22 Anonymous, Sardinia, after 211 BC. Æ Triens (24mm, 8.76g, 11h). Helmeted head of Minerva r. R/ Prow of galley r. Crawford 56/4; RBW 207-8. Good Fine - near VF.
Venendo alle conclusioni, per quanto consentito da una valutazione a distanza, la moneta presenta caratteristiche fisiche, generali e di stile non difformi da quelle delle monete autentiche di pari tipologia reperite nel web. Il valore venale del campione in esame nel presente stato di conservazione si attesta, a mio avviso, sui 20€.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) AE Triente. Il peso standard di questa emissione è basato, secondo Crawford (pag. 159), su un asse di c. 54 grammi. Pertanto il triente, pesando un terzo dell'asse, dev'essere di c. 18 g. Il peso standard tuttavia risulta progressivamente degradante. Secondo numismatica classica il peso è compreso tra 3,56g e 17,37g mentre il diametro tra 20mm e 26mm. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei trienti della tipologia di figura reperiti nel web:

Riferimenti Peso(g) Asse di conio (ore) Diametro(mm)
Link1 7,32 6 22
Link2 4,82 6 18,5
Link3 12,04 11 22
Link4 3,55 7 19
Link5 8,22 - 22-23
Link6 8,80 11 24
Link7 11,28 7 24
Link8 5,69 17 21
Link9 6,04 3 21
Link10 8,76 11 24
Dunque il triente in esame ha caratteristiche fisiche (9,0g, 25,1mm) che rientrano nei margini di variabilità delle monete dello stesso tipo reperite nel web.
(2) 211 a. C. (o dopo) è la data di emissione indicata dal Crawford, data che discende dal ritrovamento, sotto lo strato di distruzione della città siciliana di Morgantina, di un denario anonimo mai circolato. Attorno a questa data è associata l'emissione dei primi denari romani, nonché la riforma sestantale dell'asse. In realtà non c'è unanimità tra gli studiosi sulla datazione, come riassumono Roberto Salati e Lorenzo Bassi nel loro articolo di sintesi dal titolo "Riflessioni sulla cronologia delle prime emissioni romane repubblicane" (v. link). Secondo gli autori, quattro sono le teorie che nel corso del tempo sono state formulate per la datazione del primo denario romano e la contemporanea riduzione sestantale dell'asse:
  • la prima (teoria tradizionale), sviluppata dal Mommsen a fine ottocento, poi perfezionata da Haberlein e da Grueber ai primi del novecento, basata sulle fonti latine (Plinio e Livio), colloca la prima emissione del denario nel 269 a. C.;
  • la seconda (teoria ribassista), sviluppata da Mattingly e dalla scuola inglese negli anni '30 del novecento, proponeva, come data di emissione del denario, il 187;
  • la terza (teoria media), prendendo spunto dal ritrovamento del denario di Morgantina sotto lo strato di distruzione della città, collocava la prima emissione del denario nel 217-211;
  • la quarta (teoria tradizionale rivista), apparentemente preferita dagli autori, riprende la "teoria tradizionale" con alcune modifiche dettate dall’analisi storica e colloca la prima emissione del denario nel 269 a. C.
(3) L'indice di rarità del triente in esame è "4", secondo Sydenham, equivalente a "scarce". "Very common", invece, secondo https://andrewmccabe.ancients.info/RomanRepublicBronzeRarities.html.
(4) Nel merito della scelta di Giano come tipo del dritto dell'asse, traggo le note che seguono da "Immagini divine. Devozioni e divinità nella quotidiana dei Romani, testimonianze archeologiche dall'Emilia Romagna di Jacopo Ortalli e Diana Neri, 01 nov 2007" (v. link):
"Nel quadro della prima monetazione romana appare emblematica la scelta dell'effigie dì Giano che caratterizza il nominale maggiore, l'asse, già nelle serie fuse della prua e che viene poi mantenuto nelle numerose emissioni successive di età repubblicana, coniate fino al 46 a.C. Questa amplissima produzione vede l'utilizzo reiterato della iconografìa caratteristica, e pressoché immutata, della testa del dio bifronte, una delle più antiche divinità della religione romana, tipica della protostoria italica e senza equivalenti nel mondo greco; un dio autoctono, considerato il primo re del Lazio, che aveva regnato in una mitica età dell'oro, quando uomini e dei vivevano fianco a fianco felicemente. Giano era considerato il patrono di tutti gli inizi, oltre che dei passaggi, connotato dall'aspetto della duplicità, tanto cara all'ideologia repubblicana, capace di esprimere la coesistenza di due elementi di natura differente o addirittura opposta. Questa polivalenza, evidente nella duplice connotazione di dio della pace e della guerra, ma in genere delle trasformazioni e quindi del tempo, favoriva la rappresentazione di significati religiosi e politici insieme, che potevano assumere valenze diverse a seconda delle circostanze. La testa di Giano, come quella delle altre divinità che connotano i differenti nominali del sistema, era abbinata, sull'altro lato, al tipo fisso della prua di nave rostrata; malgrado la forte semplificazione simbolica, condizionata innanzi tutto dalle dimensioni dell'oggetto, le due facce della moneta esprimevano, nella loro stretta correlazione, un chiaro intento narrativo. In quest'ottica, secondo alcuni studiosi, le due immagini sarebbero infatti da collegare ad uno specifico evento, cioè alla costruzione del tempio di Giano nel Foro Olitorio, da parte del vincitore della battaglia navale di Mylae, C. Duilio, nel corso della prima guerra punica, probabilmente con i proventi dell'enorme bottino raccolto. L'immagine della prua di nave, se da un lato, può apparire quasi in contrapposizione rispetto alla scelta della ruota che aveva connotato serie precedenti, dall'altro può riflettere anche la precisa volontà di collegare l'adozione del tipo con l'acquisizione del potere sul mare da parte dei Romani nel corso della prima guerra punica.
(5) Il segno del valore per il triente (nominale del valore e del peso di 1/3 di asse) è indicato da 4 globetti. L'emissione completa comprendeva i seguenti nominali:
  • dupondio - Cr. 56/1 (testa elmata di Minerva a destra/ Prua di nave a destra, sopra segno del valore "II; sotto "ROMA");
  • asse - Cr. 56/2 (testa laureata di Giano, sopra I/Prua di nave, sopra I, sotto "ROMA");
  • semisse - Cr. 56/3 (testa laureata di Saturno a destra; dietro "S"/ Prua di nave a destra, sopra "S", sotto "ROMA");
  • triente - Cr. 56/4 (testa elmata di Minerva a destra, sopra "oooo"/ Prua di nave a destra, sopra "ROMA", sotto "oooo");
  • quadrante - Cr. 56/5 (testa di Ercole a destra; dietro " "/  Prua di nave a destra, sopra "ROMA", sotto "ooo");
  • sestante - Cr. 56/6 testa di Mercurio a destra; sopra "oo"/ Prua di nave a destra, sopra "ROMA", sotto "oo");
  • oncia - Cr. 56/7 (testa di Roma a destra; dietro "o"/ Prua di nave a destra, sopra "ROMA", sotto "o");
  • semuncia - Cr, 56/8 (testa di Mercurio a destra/ Prua di nave a destra, sopra "ROMA").
  • (6) ROMA è l'etnico, cioè lo stato nel nome del quale la moneta è stata battuta.
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