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Roma, denario, Caracalla e Marte
3.2.2023
Egregio Sig. De Florio,
vorrei sottoporle una moneta da valutare
peso: 3,0g
diametro: 20mm
ore: 12
colore ARGENTO
Dritto: ........ANTONINVS PIVS AVG BRIT
materiale non ferroso
dovrebbe trattarsi di Caracalla
autorizzo l'uso incondizionato delle foto inviate
La ringrazio e la saluto sentitamente
fig. 1
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Roma, 5.2.2023
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Denario1, zecca di Roma, 206 d. C., RIC IV/I  83b (pag. 225), Cohen IV 424 (pag. 165), indice di rarità "c"

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque illeggibili):
D. ANTONINVS - PIVS AVG2. Caracalla, busto drappeggiato, testa laureata a destra.
R. PONTIF TR P - VIIII COS II3. Marte, stante a sinistra, mano destra su uno scudo, con la sinistra sorregge una lancia verticale puntata a terra4.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
  1. https://en.numista.com/catalogue/pieces273139.html Obverse Bust of Caracalla, laureate, draped, right. Lettering: ANTONINVS PIVS AVG. Translation: Antoninus Pius, Augustus. Antoninus Pius emperor (Augustus). Reverse Mars, helmeted, in military attire, standing left, resting right hand on shield and holding spear in left hand. Lettering: PONTIF TR P VIIII COS II. Translation: Pontifex [Maximus], Tribunicia Potestate Nona, Consul Secundum. [High] priest, holder of tribunician power for the ninth time, consul for the second time. Mint Rome (ancient), Italy. Comments Mass varies: 2.75–3.59g; Diameter varies: 19–20 mm. Roman Empire (Rome) Caracalla (198-217) Standard circulation coin. 206. Denarius, Reform of Augustus (27 BC – AD 215). Silver. 3.2g. 19.5mm. Round (irregular). Hammered Yes. N# 273139. RIC IV.1# 83b, OCRE# ric.4.crl.83b.
  2. vcoins Caracalla Silver Denarius Mars Holding Shield & Spear Rome 206AD RIC 83 VF. Caracalla AR Denarius. Rome Mint 206 AD. Obverse: ANTONINVS PIVS AVG, laureate bust right. Reverse: PONTIF TR P VIIII COS II, Mars, in military dress standing left, resting right hand on shield, holding spear. RIC IV: 83. Size: 20mm, 2.95g. Numismatic Notes: Good VF and more attractive in hand! PriceSKU: RC0035d € 114.29. Rates for: 02/04/23.
  3. https://www.beastcoins.com/RomanImperial/IV-I/Caracalla/C0977.jpg Caracalla, AR Denarius, 206, Rome. ANTONINVS-PIVS AVG Laureate, draped bust right, seen from behind. PONTIF TR P-VIIII COS II. Mars, in military dress, standing left, right hand resting on large oval shield, reversed vertical spear in left. 17mm x 20mm, 3.02g. RIC IV, Part I, 83 (C).
  4. https://auctions.bertolamifinearts.com/it/lot/94377/caracalla-198-217-ar-denarius-19mm-/ LOTTO 1003 - WEB AUCTION 96 Caracalla (198-217). AR Denarius. Aggiudicazione: 30,00 GBP Numero offerte: 4. Caracalla (198-217). AR Denarius (19mm, 3.03g, 12h). Rome, AD 206. Laureate head r. R/ Mars standing slightly l., holding shield set on ground and reversed spear. RIC IV 83; RSC 424. Toned, VF - Good VF.
  5. https://www.worthpoint.com/worthopedia/caracalla-silver-denarius-206-ad-mars-1839586116 CARACALLA SILVER DENARIUS. 206 AD. MARS IN MILITARY DRESS STANDING SHIELD SPEAR. Caracalla Silver Denarius. 206 AD. ANTONINVS PIVS AVG, laureate head right PONTIF TRP VIIII COS II, Mars in military dress standing right, leaning on shield holding reversed spear. RIC IV-1, 83; RSC 424. 19mm, 3.31grams.
  6. https://www.deamoneta.com/auctions/view/364/198 Caracalla (198-217). AR Denarius (18mm, 3.18g, 6h). Rome, 206. Laureate and draped bust r. R/ Mars standing l., leaning on shield and holding reversed spear. RIC IV 83; RSC 424a. VF. Starting price: £ 30. Number of bids: -.
  7. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=116386 178, Lot: 145. Estimate $100. Sold for $190. Caracalla. AD 198-217. AR Denarius (19mm, 3.70g). Rome mint. Struck AD 206. Laureate and draped bust right, seen from behind / Mars standing left, leaning on shield and holding reversed spear. RIC IV 83; BMCRE 497; RSC 424a. EF, well struck and nicely centered.
  8. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=211515 279, Lot: 534. Estimate $100. Sold for $110. Caracalla. AD 198-217. AR Denarius (20mm, 3.45g, 12h). Rome mint. Struck AD 206. Laureate and draped bust right / Mars standing left, leaning on shield and holding reversed spear. RIC IV 83; RSC 424a. Good VF, toned, light porosity. From the Bruce R. Brace Collection.
  9. https://leunumismatik.com/source/images/auction/23/01304q00.jpg Starting price: 25 CHF. Hammer price: 40 CHF. Number of bids: 4 Bids. Closing time: 16-Aug-20, 15:58:30 CEST. Caracalla, 198-217. Denarius (Silver, 20 mm, 3.71g, 11 h), Rome, 206. ANTONINVS PIVS AVG Laureate and draped bust of Caracalla to right, seen from behind. Rev. PONTIF TR P VIIII COS II Mars standing front, head to left, placing his right hand on shield set on ground and holding inverted spear in his left. Cohen -. RIC 83. Very fine.
  10. cngcoins eAuction electronic Auction 514 Lot nuber 525 Caracalla. AD 198-217. AR Denarius (19mm, 3.72g, 5h). Rome mint. Struck AD 205. Electronic Auction 514. Lot: 525. Estimated: $100. Roman Imperial, Silver. Sold For $160. Caracalla. AD 198-217.Laureate and draped bust right / Mars standing left, holding shield and inverted spear. RIC IV 81; RSC 421. Lustrous, minor metal flaws. Near EF. Closing Date and Time: 20 April 2022 at 12:54:40 ET.
Concludo osservando che, nei limiti di una valutazione a distanza, la moneta non si discosta, nello stile e nelle caratteristiche fisiche, dai campioni autentici del periodo. Nel presente stato di conservazione il suo valore venale potrebbe aggirarsi, a mio avviso, sui 20,00€.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio


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Note:
(1) Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei denari della tipologia di figura presenti nei link di cui sopra:
Riferimenti Peso(g) Asse di conio (ore) Diametro(mm)
Link1 3,2 - 19,5
Link2 2,95 - 20
Link3 3,02 - 17-20
Link4 3,03 12 19
Link5 3,31 - 19
Link6 3,18 6 18
Link7 3,70 - 19
Link8 3,45 12 20
Link9 3,71 11 20
Link10 3,72 5 19
Si evince dalla tabella che le caratteristiche fisiche del denario in esame (3,0g, 20mm, 12h) rientrano nei margini di variazione delle monete autentiche reperite nel web.
(2) ANTONINVS - PIVS AVG (ANTONINVS PIVS AVGustus). Alla nascita Caracalla si chiamava Julius Bassianus, nome mutuato dal nonno materno. Figlio maggiore di Settimio Severo e Giulia Domna, era nato a Lugdunum (Lione) in Gallia nel 188 d. C., al tempo in cui il padre ricopriva l'incarico di governatore della provincia. Il soprannome di Caracalla con cui è passato alla storia gli era stato dato per via di una lunga tunica con maniche di foggia gallica che usava indossare e che aveva quel nome. Per capire perché il giovane Bassiano mutasse successivamente il proprio nome in Antonino è necessario rifarsi alla situazione politica di Roma quando, nella notte tra il 31 dicembre del 192 e il primo gennaio del 193, l'imperatore Commodo (per esteso Marcus Aurelius Commodus Antoninus), figlio di Marco Aurelio, era stato assassinato in una congiura di palazzo a cui avevano preso parte i pretoriani, oltre che Marcia che di Commodo era l'amante. Come successore di Commodo gli insorti avevano designato il senatore Publio Elvio Pertinace, uomo capace, che tentò di porre in essere una politica di rigore finanziario e di freno al potere dei pretoriani. Il neo imperatore durò in carica solo 87 giorni prima di essere a sua volta assassinato dalla guardia pretoriana nuovamente insorta. Coloro che lo avevano ucciso non avevano un proprio candidato alla successione e, visto che la rivolta era solo funzionale ad ottenere  una paga più alta, si pensò bene di conferire il titolo di Augusto al migliore offerente sulla piazza. Il ricco senatore Marco Didio Giuliano fu così proclamato imperatore. La crisi del potere centrale non poteva lasciare indifferenti le province nelle quali era concentrato l'esercito. Le legioni dislocate a presidio della Britannia, della Siria e dell'Illiria/Pannonia, alla notizia della nomina di Didio  Giuliano, insorsero proclamando ciascuna, come imperatore, il proprio comandante e quindi, rispettivamente, Clodio Albino, Pescennio Nigro e Settimio Severo. Fu quest'ultimo tuttavia che aveva proprie truppe acquartierate in località prossima a Roma, a prendere l'iniziativa. Dopo aver stipulato un accordo di non belligeranza con Clodio Albino, nell'occasione gratificato con il titolo di Cesare (Augusto in pectore), Settimio Severo calò a Roma e la occupò. I pretoriani non opposero resistenza, anzi gli consegnarono Didio Giuliano che fu presto condannato a morte da un Senato terrorizzato e giustiziato il primo giugno del 193, dopo appena 60 giorni di regno. A questo punto Settimio Severo mosse in Oriente contro Pescennio Nigro. La campagna si protrasse per tre anni e si concluse con la sconfitta del rivale orientale e l'esecuzione in massa e la confisca dei beni dei suoi partigiani. Nel contempo una rivolta dei Parti tenne Settimio impegnato lontano da Roma sino al 196, quando giunse notizia che Clodio Albino si era autopromosso imperatore. Ora c'è da osservare che Albino godeva di un certo prestigio a Roma, specie presso il Senato, tant'è che Settimio nel 193, per rafforzare la propria posizione, aveva deificato il defunto Pertinace e  aggiunto il nome PERT alla propria titolatura. Ma la mossa non era stata sufficiente ad assicurare a Settimio il credito di cui aveva bisogno negli ambienti romani perché Pertinace non era sufficientemente popolare nell'esercito. E allora la trovata: Settimio si autoproclamò figlio del divino Marco (Marco Aurelio - per esteso Marcus Aurelius Antoninus) e fratello di Commodo, entrando così a far parte della grande famiglia degli Antonini sicché quando, nel 195, decise di elevare Caracalla alla dignità di Cesare (designandolo quindi come suo successore), gli mutò il nome in Antonino. Da quel momento in poi Caracalla fece rapida carriera vista la ferma volontà paterna  di assicurare all'impero una successione dinastica e così, Cesare a soli 7 anni, fu nominato Pontefice Massimo a 9, co-Augusto a 10, console a 14. Dal 198 fu anche tribuno, potere che, da quel momento, gli fu rinnovato dal Senato ogni anno. Nel 210 Caracalla, insieme al padre in Britannia per la campagna di Caledonia (l'odierna Scozia), aggiunse al proprio nome quello di Britannicus, anche se la campagna si rivelò un successo molto parziale a causa della resistenza opposta dagli indigeni e delle difficoltà del terreno. La campagna ebbe fine nel 211 quando Settimio morì ad Eburacum (l'odierna York). Alla morte di S. Severo, nel 211, Caracalla regnò congiuntamente a suo fratello Geta, come S. Severo aveva deciso. Tuttavia, nel 212 Geta fu assassinato per ordine di Caracalla, il quale mandò a morte anche molti importanti e preminenti romani, al fine di consolidare la propria posizione di capo unico. Il suo regno fu contraddistinto dall’eccessiva prodigalità e crudeltà e nelle sue guerre adoperò più il tradimento che non la forza dell'esercito. L'unica azione degna di nota che può essere attribuita a Caracalla è di aver dato a tutti gli abitanti liberi dell'impero il nome ed i privilegi dei cittadini romani (provvedimento noto come constitutio antoniniana). Fu alla fine ucciso per ordine di Macrino, il prefetto dei pretoriani, l'8 aprile 217, mentre stava viaggiando tra Edessa e Carrahe.
(3) PONTIF TR P - VIIII COS II (PONTIFex TRibunicia Potestate VIIII COnSul II). La moneta è esattamente datata perché Caracalla, durante il regno congiunto con Settimio Severo, fu investito per la nona volta dei poteri di tribuno (TRP VIIII) nel 206 d. C..
(4) Marte in divisa militare, postura rilassata e la lancia puntata a terra;  il Ric non attribuisce un significato particolare a questa moneta nel periodo.
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